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Auteur: brunoa01
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Sujet: [NuovoLab] Gassificatore a Scarpino, in campo architetti e legali
secoloxix

Gassificatore a Scarpino, in campo architetti e legali
lo smaltimento dei rifiuti
Al via lo studio di impatto ambientale, pool di avvocati "contro" i ricorsi
SEMBRAVA una discussione chiusa per ferie, ma lo sembrava soltanto. In realtà amministratori e tecnici di Amiu hanno lavorato anche ad agosto e hanno spinto sul pedale dell'acceleratore. Risultato: l'iter per costruire l'impianto distruggi-rifiuti a Scarpino viaggia ora con tempi strettissimi e, con l'inizio del prossimo anno, arriverà il via alla gara per la sua realizzazione.
Proprio in queste ore l'Amiu dà all'Università di Genova («pubblici noi, pubblico l'Ateneo - spiegano ora i vertici aziendali - proprio per allontanare qualsiasi sospetto di parte») l'incarico di realizzare lo studio di fattibilità. Si parla, secondo quello che era stato l'orientamento della commissione tecnica nominata dal Comune, di un gassificatore.
Lo studio non dovrà, in questa fase, andare a scrutare quale sarà il posizione di ogni singola valvola o tubazione, ma dare una valutazione di massima sugli ingombri, sulle compatibilità ecologiche, finanziarie e anche estetiche, sull'impatto visivo, sui percorsi di conferimento dei materiali. Per questo lavoreranno fianco a fianco esperti dei dipartimenti di architettura e ingegneria.
I tempi sono stretti. Amiu ha chiesto all'Università di consegnare la relazione con le valutazioni finali entro dicembre. Ma nel frattempo c'è un altro lavoro che marcia parallelo: è quello che dovrà portare alla compilazione del capitolato d'appalto che, per la realizzazione di un impianto di questa complessità e di queste dimensioni, sarà giocoforza molto complesso.
Così si sono già svolte nelle scorse settimane diverse riunioni degli amministratori con gli avvocati dell'azienda. La parte tecnica sarà ovviamente compilata dagli ingegneri; ma Amiu vuole che anche dal punto di vista legale la procedura sia inattaccabile. Per resistere a eventuali obiezioni e per affrontare, con le spalle coperte, la battaglia che i detrattori del progetto dispiegheranno anche con le carte bollate.
Così la scadenza è già fissata: se l'Ateneo darà il suo ok entro i tempi previsti, già all'inizio del 2010 partirà la gara per la costruzione del gassificatore a Scarpino. E a quel punto, a scandire i tempi, saranno solo le procedure di legge.
La scelta del gassificatore a Scarpino era stata annunciata lo scorso 23 luglio. «Ma è vietato parlare di inceneritore - aveva subito puntualizzato l'assessore alla Città sostenibile, Carlo Senesi - l'impianto di trattamento finale scelto per chiudere il ciclo dei rifiuti a Genova rappresenta una soluzione unica in Italia». Un impianto migliore, aveva insistito Senesi, migliore dal punto di vista della sostenibilità ambientale rispetto a quello delineato dalla giunta Pericu».
Durante la precedente amministrazione si era infatti parlato di inceneritore. Nell'ultima fase, invece, di un gassificatore, un dispositivo termico di ultima generazione accompagnato da un secondo impianto per la separazione della parte umida da quella secca della spazzatura portata nella discarica.
Nel dettaglio, quello scelto per Scarpino è un impianto di gassificazione a fusione diretta, una tecnologia molto diffusa in Giappone. L'indicazione tecnica, alla quale la giunta ha dato l'ok, è frutto dei sei mesi di lavoro della speciale commissione di esperti voluta dal sindaco Marta Vincenzi. Subito dopo era stata approvata una delibera che affidava ad Amiu il compito di arrivare alla gara d'appalto.
marco menduni
menduni@???


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