*IL TIRRENO - Giovedi 10.9.2009*
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LA POLEMICA
Italia Nostra insiste: non fate le case nella pineta
MARLIA. Italia Nostra insiste. Invita il Comune a non realizzare 5
abitazioni di edilizia popolare su un lotto integralmente occupato da una
pineta impiantata oltre 40 anni fa.
«Insistiamo a chiedere - dice il presidente, l’architetto Roberto Mannocci
- che la pineta di Marlia non venga abbattuta e che per la costruzione dei
cinque appartamenti popolari si trovi un’altra zona idonea e degna
nell’ambito dei molti terreni nudi (anche di proprietà pubblica) presenti
nella frazione di Marlia e nel territorio comunale».
A Italia Nostra aveva risposto l’assessore al sociale Luca Menesini,
sostenendo la bontà dell’intervento. Mannocci precisa di non mettere in
discussione la validità dell’operazione, ma ribadisce che il Comune dovrebbe
scegliere un terreno diverso. Non quello della pineta.
«L’assessore ha risposto sostenendo la legittimità della scelta (mai messa
in dubbio da noi), la necessità sociale dell’operazione (da noi non
discussa, ma anzi condivisa e apprezzata), la coerenza con il piano
urbanistico del 2004 frutto di una precedente amministrazione di colore
politico diverso (però per questo aspetto conservato dalla recente variante
generale), ma non ha risposto a ciò che era la nostra considerazione e che
costituiva anche il nostro quesito: è opportuna, saggia e sostenibile una
scelta che comporta l’abbattimento totale di quasi un centinaio di alberi
nella super-inquinata piana lucchese? A questo dovrebbe rispondere l’intera
amministrazione comunale, e non solo l’assessore al sociale. Chiediano a
questa amministrazione di fare passi concreti».
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IL TIRRENO - Venerdì 11.09.2009
* *Abbattuta la pinetina di Marlia
Il Comune ora realizzerà cinque alloggi di edilizia popolare Italia Nostra
protesta: «Gli amministratori hanno rifiutato il confronto»
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* MARLIA. *Il Comune ha fatto abbattere la pineta dove verranno construiti 5
alloggi di edilizia popolare. Un intervento contestato da Italia Nostra:
riconoscendo che era legittimo un intervento a favore dei cittadini,
chiedeva però che venisse trovato un sito alternativo e che venisse
risparmiato quel polmone verde. «Si è voluto così dimostrare da parte
dell’amministrazione di Capannori - dice il presidente Roberto Mannocci - di
possedere grande forza e anche grandi “attributi”, rifiutando il confronto e
l’incontro che Italia Nostra aveva chiesto da oltre un mese».