---
comunicato stampa
IO NON CI STO
Trovo sconcertante che nel consiglio comunale di Lucca di giovedì
prossimo ci sia all'ordine del giorno la "cittadinanza onoraria al
Presidente del consiglio Silvio Berlusconi".
Per una ragioni innanzitutto di buon senso. Silvio Berlusconi non ha
nulla a che fare con Lucca, se non "deliziarci" ogni tanto dei suoi
comizi come hanno fatto, e fanno, tutti i leader politici.
Questo basterebbe, ogni altra riflessione sarebbe superflua.
In più Berlusconi non è un uomo al di sopra delle parti come potrebbe
essere un'artista o uno scienziato, ma uomo violentemente di parte.
Di più ancora: Berlusconi ha pendenze gravi con la Giustizia, di cui
mai, finora, ha dovuto rendere conto ai Tribunali, soltanto perché, come
è noto, ha saputo evitarli facendosi approvare prima leggi ad personam,
poi con il Lodo Alfano usufrendo del diritto, come alta carica dello
Stato, di non essere sottoposto a giudizio.
Infine, come se non bastasse, le vicende sentimentali-sessuali ci danno
il ritratto di un uomo assolutamente non all'altezza del ruolo che
occupa di Premier di una nazione come l'Italia.
Mi stupisce quindi che un Sindaco ragionevole come Mauro Favilla si
presti ad una manovra, che, come ho cercato di dimostrare, è
oggettivamente e soggettivamente provocatoria, perché prevarica il buon
senso, usa la forza e non la ragione. Sarebbe una terribile indecenza
per una città come Lucca.
Io non ci sto. E credo che saranno molti a non starci. Forse più di
quanti si possa pensare.
*
*Gianni Quilici*
*