[Forumlucca] Roma non insegna

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Szerző: Massimiliano Piagentini
Dátum:  
Címzett: forumlucca
Tárgy: [Forumlucca] Roma non insegna
*5 agosto,*
* A Ospedaletto (Pisa), davanti alla sede operativa del portale www.gay.it ,
uno dei più importanti network della comunità gay italiana, ignoti
imbrattano con scritte minacciose i muri: “gli uffici bruceranno e voi
morirete tutti oggi” e “froci a morte”. *
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*16 agosto*
*Una coppia gay è viene insultata e aggredita sul lungomare di Agropoli, nel
Salernitano, mentre passeggiava mano nella mano tra i turisti, da un gruppo
di ragazzi di età compresa tra i 15 e i 20 anni.di et*
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*23 agosto*
*Si Stavano baciando davanti al Gay Village. Un uomo, all'improvviso, li ha
aggrediti colpendone uno con una bottiglia ed accoltellando l'altro. E'
accaduto a Roma. Vittima dell'aggressione due ragazzi gay L'episodio si è
consumato di fronte a numerose persone, ma essuno, ha raccontato un
testimone, è intervenuto per tentare di fermare l'aggressore. "Tutti
guardavano. Guardavano quell’animale, quel matto che dopo avergli dato una
coltellata riempiva il ragazzo di calci e pugni". I due giovani sono stati
accompagnati, dopo l'aggressione, in ospedale. Uno è grave mentre l'altro ha
riportato soltanto delle lievi ferite. L'aggressore, un venditore ambulante
di quarant'anni, è stato rintracciato dalla polizia e denunciato. Non è la
prima volta che nella capitale si verificano casi del genere. L'ultima
aggressione era avvenuta, nello scorso mese di giugno, nei pressi di Campo
de' Fiori, dove due giovani gay erano stati colpiti con calci e pugni da un
gruppo di ragazzià compresa tra i 15 e i 20 anni.*
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*26 agosto*
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*Ignoti tentano di dare fuoco a Roma alla discoteca "Qube", che ospita da
ottobre a giugno "Muccassassina", la più frequentata serata gay e lesbica
della capitale. I vigili del fuoco intervenuti per spegnere il principio
d'incendio, hanno trovato del liquido infiammabile. Le fiamme, secondo la
polizia, hanno interessato soltanto l'ingresso e la biglietteria. Nel locale
non c'era nessuno perché chiuso per lavori di ristrutturazione. "Si tratta
di un attacco che si inserisce nella scia degli altri gravi fatti che
abbiamo registrato in questi giorni a Roma e Rimini", dice Andrea
Berardicurti, segretario politico Circolo Mario Mieli.*



Siamo di fronte a un'escalation di violenza, che però, a quanto pare, lascia
i più indifferenti.

Il mondo politico dell'area di centro-sinistra, per esempio, non va oltre le
rituali dichiarazioni di sdegno e conferma l'inerzia e il menefreghismo
dimostrato, rispetto a questi temi, quand'era al governo.

In questo, paradosslamente (?), non si discosta molto dalle posizioni del
sindaco di Roma, Alemanno, che promette maggiori controlli e sicurezza (è un
uomo di destra, no?), ma afferma che mai e poi mai la sua giunta patrocinerà
iniziative glbt (come il Pride), o adotterà provvedimenti a favore di coppie
dello stesso sesso.

Da tempo immemorabile, quando succedono episodi gravi come l'accoltellamento
del Gay Village, tutti (o quasi: c'è anche chi resta indifferente o in
silenzio) si stracciano le vesti, ma quando poi i riflettori si spengono e
si torna al solito tran tran, nessuno (tra assessori, consiglieri e
simili) pensa a come intervenire concretamente per evitare che si diffonda
una cultura omofoba e violenta di questo genere.

Per essere chiari e fare un esempio che ci riguarda da vicino: quali atti
concreti, contro l'omofobia e a favore delle persone gay, lesbiche
e transessuali, hanno approvato le amministrazioni comunali progressiste
di grandi comuni come Porcari o Capannori? Si differenziano in qualcosa, da
questo punto di vista, dall'amministrazione lucchese di destra ??

C'è un "pensiero unico" che, spesso, unisce esponenti di entrambi gli
schieramenti politici: quello di ritenere gli atti a favore delle persone
glbt, questioni di "serie b", che è meglio evitare di
affrontare sempre, perchè sono impopolari tra il proprio elettorato e "fanno
perdere voti".

Va bene scrivere comunicati indignati quando succedono fattacci (tra
l'altro, fanno sempre fare bella figura), ma guai a impelagarsi con
provvedimenti che costringerebbero tutti ad aprire un confronto e a
rimettere in discussione anche i prorpi personali pregiudizi.

Stando così le cose, non resta altro che sperare che il movimento glbt, la
comunità a cui appartengo, e tutt quelle persone che realmente hanno a cuore
la tutela delle libertà e dei diritti di ciascuno, riescano ad organizzare
presto una risposta forte, che non si esaurisca in un giorno in piazza, ma
prosegua facendo dov'è possibile un lavoro di tipo culturale, a partire
dalle scuole.



massimiliano