Autor: norma Data: A: controg8, forumgenova@inventati.org Assumpte: [NuovoLab] 376° ora in sielnzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 12 agosto dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
genova, 376° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
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La legge sulla sicurezza calpesta quella sull'uguaglianza
Sabato scorso è entrata in vigore LA LEGGE "SULLA SICUREZZA" che
comprometterà definitivamente i diritti fondamentali dei migranti e in
parte anche i diritti dei cittadini italiani. Le nuove norme introducono
il "REATO DI CLANDESTINITÀ", che comporta l'obbligo a carico dei
pubblici ufficiali di denunciare la persona che commette questo reato:
il migrante colpevole di non possedere, suo malgrado, il permesso di
soggiorno.
Il reato di clandestinità è palesemente incostituzionale perché di fatto
punisce i migranti non per quello che fanno ma per quello che sono.
Secondo questa norma insegnati, magistrati ecc..., in quanto pubblici
ufficiali, dovrebbero procedere alla denuncia del migrante irregolare
che non potrà quindi neppure adire un tribunale come testimone o
denunciare un reato.
Ma non è tutto. La normativa obbliga i migranti al possesso del permesso
di soggiorno per ottenere gli atti di stato civile. Così il migrante
irregolare non potrà contrarre matrimonio, non potrà registrare una
nascita, né riconoscere il proprio figlio, che verrà così dichiarato
adottabile e tolto alla famiglia. Tutto questo configura un'evidente
lesione dei diritti fondamentali della persona, di tutte le persone,
compreso quel 25% di italiani decisi a contrarre un matrimonio "misto"
A questo la norma aggiunge un'altra evidente discriminazione nei
confronti dei cittadini italiani e stranieri, per i quali le istanze di
iscrizione o di variazione della residenza anagrafica potranno
discrezionalmente dar luogo alla verifica da parte del Comune delle
condizioni igienico-sanitarie dell'immobile e, nel caso in cui
l'alloggio venga giudicato inidoneo, la residenza potrebbe essere
negata. La conseguenza potrebbe essere quella dell'impedimento
dell'accesso alle prestazioni di sostegno al reddito, alle graduatorie
per l'assegnazione degli alloggi, di posti agli asili nido o
all'assistenza sanitaria. Controllare la residenza delle persone (tutte)
è un modo per controllare i diritti.
VIENE POI REINTRODOTTO IL REATO DI OLTRAGGIO A PUBBLICO UFFICIALE che
era stato abrogato, in una versione punitiva intensificata rispetto alla
precedente: è prevista la reclusione fino a tre anni. SARÀ UN'ARMA DA
UTILIZZARE FACILMENTE CONTRO CHIUNQUE, ITALIANO O MIGRANTE, ALL'INTERNO
DI CONTESTI DI CONFLITTUALITÀ SOCIALE O DI DISSENSO.
Oltre alle già note ronde, la legge prolunga i tempi di detenzione nei
Centri di identificazione e di espulsione fino a un massimo di 180 giorni
È chiaro che queste disposizioni non riguardano solo i migranti. Viene
infatti messo in discussione e calpestato il principio di uguaglianza
sancito all'articolo 3 della Costituzione che non varrà più per nessuno.
E i diritti fondamentali o sono di tutti e lo Stato si impegna a
tutelarli, o non sono più di nessuno.
OGGI I DIVERSI SONO I MIGRANTI, , O CHI VIVE IN UNA CASA CONSIDERATA
"INIDONEA".
DOMANI, PURTROPPO LA STORIA CI INSEGNA, POTREBBE ANDARE PEGGIO.
O SIAMO TUTTI UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE O NESSUNO PIÙ LO È.
O FORSE LA LEGGE NON È PIÙ DEGNA DI QUESTO NOME..
Patrizia Avellani e Alessandra Ballerini
Patrizia Avellani fa parte della Segreteria della Camera del lavoro di
Genova.
Alessandria Ballerini è avvocato