[NuovoLab] notizie dall'honduras

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Autor: brunoa01
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"MESSAGGIO DI UN COMPAGNO HONDURENO, OPERATORE AUDIOVISIVO DELLA SCUOLA DI CINEMA (EICTV)"

mercoledì 29 luglio, ore 19.49


      grazie per essere partecipi di quello che sta succedendo in Honduras.
      questo breve racconto di fatti l'ho mandato alla EICTV e lo inoltro anche a voi.



le cose sono molto difficili qui. ci sono segni evidenti del fatto che stiano sviluppando in forma sistematica e molto aggressiva il manuale della dottrina della sicurezza nazionale, che ha funzionato così bene in passato. ci sono stati molti sequestri e sparizioni di dirigenti di organizzazioni popolari. e lo fanno impunemente: alle 3 del mattino tagliano l'elettricità in tutta la città e quindi agiscono i gruppi che entrano nelle case e si portano via le proprie vittime. in altri casi è successa la stessa cosa alla luce del giorno.

ieri un sindacalista è morto travolto dai militari, mentre si opponeva all'occupazione dell'impresa di Telecomunicazioni.
nel pomeriggio è stata grottescamente repressa la manifestazione pacifica in corso di fronte al palazzo presidenziale. dei franchitiratori hanno lanciato gas lacrimogeno e poi hanno sparato dal tetto di un hotel vicino. poi truppe di terra, aiutate da due elicotteri, hanno rincorso i manifestanti per un chilometro in una strada molto transitata, spingendoli fino allo stadio nazionale, proprio in pasto a un altro gruppo di soldati che li stava aspettando. lì è scoppiato il caos e nella confusione gruppi di persone col volto coperto hanno sequestrato a loro volta vari dirigenti del movimento. secondo dati non ufficiali, ci sono stati quattro morti, ma dozzine di feriti hanno riempito l'ospedale più vicino, dove in seguito è arrivata la polizia per schedarli.

allo stesso tempo è stata presa a mitragliate una carovana di pullman che arrivata nella capitale dalle zone interne carica di manifestanti che si dirigevano verso la casa presidenziale. riguardo questo fatto non abbiamo ulteriori dettagli a causa della frammentazione dell'informazione che dilaga in questi giorni.

sull'inviato della EICTV Angel Palacios si è avventato un gruppo di soldati che gli volevano strappare la macchina fotografica. lui è riuscito a divincolarsi e scappare. visto che ci eravamo persi di vista nel caos e temevamo che lo avessero preso, i colleghi registi Ramon Hernandez e Manuel Villa, sono usciti a cercarlo, però i soldati li hanno fatti tornare sui propri passi a colpi di fucile. per fortuna Angel è riapparso dopo circa un'ora sano, salvo e con la macchina fotografica.

mentre accade tutto questo, il cerchio mediatico funziona alla perfezione: in notiziari e giornali tutto continua nella più totale normalità e calma, come in qualsiasi giornata comune. e ancora, qui molta gente non si rende conto di nulla, anche se tutto ciò sta succedendo da qualche parte, anche solo a qualche isolato di distanza.

e non è tutto. l'ultima rete di comunicazione che stava trasmettendo informazioni riguardanti i fatti di questi giorni, è stata messa a tacere e i suoi responsabili costretti a trasmettere dall'estero.

la dittatura pretende che si ignori quello che succede e non le importa che la stiano isolando completamente dal resto del mondo, che sia stata condannata e delegittimata da tutti i vertici mondiali, che tutti i paesi europei e americani stiano ritirando i propri ambasciatori da Tegucigalpa, che Guatemala, Nicaragua e El Salvador abbiano chiuso le frontiere terrestri con l'Honduras, che BID, FMI e BM stiano congelando i fondi internazionali hondureni.

ma nonostante tutto questo, dicono che resteranno inamovibili durante i sette mesi che mancano al governo di zelaya. a costo di quanta repressione all'interno e bugie verso l'esterno?

è noto che alcuni battaglioni si stanno organizzando e il presidente destituito ha annunciato la sua intenzione di rientrare nel paese il prossimo giovedì [nel frattempo questo si è verificato], nonostante si sappia che i golpisti hanno nei suoi confronti ordini di cattura. e quindi cosa succederà?

il nostro amico operatore Manuel Villa è già stato raggiunto telefonicamente da minacce di rapimento e morte e per questo abbiamo deciso tutti quanti di lavorare in sordina. qualsiasi cosa capiti a lui o a qualsiasi altro operatore audiovisivo non sarà una pura casualità.

quello che veramente terrorizza è aspettare le prime ore del nuovo giorno, quando tagliano l'elettricità, e non sai se verrà qualcuno a bussare alla tua porta.

mi auguro che il mondo si stia rendendo conto di quello che stanno facendo questi barbari.

fate girare l'informazione.

un abbraccio.


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