Re: [Forumlucca] Intervento su acqua nella Piana

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Aihe: Re: [Forumlucca] Intervento su acqua nella Piana


Raccolgo l'invito ad una discusione che Alessio ci fà attraverso il suo comunicato


lo vorei fare entrando nel merito ... quindi sarò lungo... con buona pace di chi pensa che le cose sono semplici..dico subito che non è così..semplificare è un errore imperdonabile..come confondere le idee.

Lo vorrei fare invitando tutte e tutti gli "interessati" ad un confronto reale e di merito : parliamo almeno tra di noi con chiarezza e senza tralasciare nessuno dei corni del problema, diciamoci le cose davvero come stanno perchè solo cosi' potremo risolvere i problemi e sapere se possiamo continuare nella direzione intrapresa o dobbiamo
apportare modifiche e correzioni.

non costruiamo niente di buono nascondendo parte delle verità o peggio ancora se pretendiamo che la realtà sia quella che ci fa' comodo..perchè così non è.


Che ci siano dei problemi nel risolvere il tema della subsidenza nella Piana di Lucca è evidente, occorre prenderne atto e cercare di uscirne, modificare cio' che non funziona per me..almeno..è un obbligo intellettuale e perchè non dirlo, pure Politico.

C'è stato un uso proprietario di acqua da parte delle industrie e del Comune di Lucca , almeno fino a che non è entrato in scena un nuovo quadro normativo nazionale e sopratutto Europeo, c'è anche da dire che sul piano locale è accaduto che ..meglio tardi che mai.. ( guarda caso dopo la morte della DC..)
le amministrazioni comunali di Capannori e di Porcari hanno cominciato a giocare in proprio, sopratutto in relazione con un distretto cartario in crescita esponenziale ed inserito in un contesto privo di programmazione come di un adeguato sostegno delle Amministrazioni Regionali,.

Tutto cio' agevolato dall'accumularsi di risorse economiche e quindi di interessi in grado di spostare le mappe di Potere.

La vendita di acqua da parte di Lucca a Livorno e Pisa è storia come quella dell'uso a costo irrisorio di acqua delle industrie per produrre la carta, il problema non è criminalizzare nessuno ma è regolamentare,progettare usi responsabili, garantire le risorse del bene alle future gnerazioni.

Vespasiano diceva "pecunia non olet",io    credo  ingiusto  che alcuni lucrino dalla gestione e distribuzione dell'acqua.. penso pero' che di gestioni integrate e di ambito sovra comunale ci sia bisogno..


Dico con chiarezza che non penso sia un reato utilizzare acqua per scopi produttivi, carta igenica o motociclette poco importa ;quello che importa è che l'equilibrio quantitativo e la qualità delle riserve non vengano intaccati.

la vita ed il lavoro per migliaia di persone non sono bruscolini, la tutela degli ecosistemi e delle biodiversità ..pure

C'è un punto che và chiarito una volta per tutte ed è quello del rapporto tra amministrazioni locali e gestori del servizio idrico , non farlo sarebbe ingiusto e disonesto intellettualmente : dal momento che i gestori sono delle SPA devono produrre utili e almeno fino a che la loro attività non sarà ( come mi auguro...) definita di non "rilevanza economica" non capisco perchè dovrei fare il tifo per uno invece che per l'altro. Domando a tutte/i se è giusto tifare per Acque o per Geal o Gaia a secondo del comune in cui abbiamo residenza e che amministriamo.

premesso questo vorrei dire ,modestamente, ma con forza... che il primo accordo di programma era nato dalla constatazione dell'inadeguatezza delle risposte precedentemente prefigurate e basate sostanzialmente sul riuso di acque reflue depurate e loro pompaggio a monte ( come era stato concepito a Prato salvo rendersi conto che ripompare in quota e redistribuire era uno spreco energetico e finanziario inaccettabile dal punto di vista ambientale e per le imprese.. tant'è che nacque l'idea intelligente del recupero e del riuso da parte di industrie collegate al cosidetto Macrolotto.. con la costituzione di una impiantistica ad oc ed una rete distributiva dell'acqua.. quando chi aveva deciso di restare fuori ..si rese conto dell'errore fatto .. fu' troppo tardi.

per chi non lo sapesse da Prato ..per poter fare tutto cio' , in mancanza di una legge nazionale in grado di regolare modalità e parametri qualitativi per il recupero delle acqua ( allora non c'era la legge 185 di matteoli .sgarbazzini.. del 2006..) fu' emendata APPOSITAMENMTE la famosa legge 152 ..detta decreto Ronchi.

Erano tempi strani perchè mentre da un lato si pensava ad incenerire i rifiuti cartari di lavorazione con un inceneritore da cui ci salvarono gli etruschi..e le lotte di tante/i di noi.. dall'altro c'era chi pensava a smaltire i fanghi depurati e puzzolenti di un depuratore già vecchio 15 anni fà..con i LOMBRICHI..adesso si parla di "inceneritori al plasma"...se ne è fatta di strada.

.o si ritorna al punto di partenza?? ma questo è un'altro discorso.. che necessiterebbe tempo e voglia di confronto.

Ci furono pulmans di amministratori portati in giro in cerca di lombrichi , a quel tempo il presidente di Acquapur era l'attuale Sindaco di Porcari.

Orbene,c'è stato un tempo in cui esisteva una impiantistica sperimentale   dedicata alle verifiche economiche e tecniche per il riuso delle acque reflue  di casa del Lupo mescolate con le acque superficiali del     "ROGIO" . quello che accadde è presto detto: le industrie ( non le criminalizzo ma dico pane al pane e vino al vino ..)  dissero chiaramente che un'acqua così prodotta costava troppo e pomparla a monte per ridistribuirla era energeticamente ed economicamente una follia.


Cosa sarebbe costato dire la verità? tanto.. perchè nell'ammettere che il distretto aveva bisogno di infrastrutture adeguate a tutto il cicolo produttivo e cioè, filiera per i rifiuti,acqua e infrastrutture per la mobilità delle merci.. si sarebbe dovuto aprire una discussione sui reali costi industriali e sopratutto sui costi sociali.

se così fosse andata sarebbe stato un bene per tutti noi in quanto sarebbero emersi tutti i costi e le voci enrgetiche ,idriche ,ambientali e sociali sarebbero state chiare per amministrazioni e cittadinanza.

Ando' diversamente perchè grazie all'applicazione della legge galli da parte dell'amministrazione Regionale fu' operata una scelta devastante con la divisione in 2 della piana e infischiandosene delle leggi dell'idraulica e della geologia ( vi faccio notare che l'arno non riceve le acque del ns padule..senza opere idrauliche e la falda sotterrane a della piana è una..sola..ancorchè diversa nelle soglie sommerse) si penso' ad un progetto basato su questo accordo tra industrie e gestori baso val d'arno:

Si condivide una presa di acqua superficiale di provenienza dal reticolo degli usi enel del Serchio e grazie ad una apposità condotta , tu usi l'acqua superficiale nelle cartiere man mano che l'acqua secende e io posso potabilizzare il resto per soddisfare l'esigenza di una parte di territorio che ne ha bisogno..non senza far 2 conti su costi e benefici.

Domando a tutti se possiamo usare 2 pesi e 2 misure nei confronti degli interessi economici di lucca e quelli dell'altra parte della piana, a me pare di no.. proprio perchè credo che il diritto di acceso all'acqua sia un diritto per chi vive in val dinievole o a paganico e Lucca e pure produrre carta... è il come si organizzano le cose e.. come si fanno i ocnti che non mi piace.

Poi è accaduto che le modalità con cui si è deciso di trasferire questa'acqua sono risultate fallimentari, il progetto dell'uso ..in un primo tratto del canale nuovo è risultato un fallimento e ci sono voluti anni per una parziale modifica del quadro .. domando a tutte /i come è stato possibile infischiarsene per anni degli interesi di agricoltori e del sistema di canalizzazione preesistente da secoli.. quando si è fatta questa pensata ..

il Professor Nardi dovrebbe dare delle spiegazioni in materia..

la parte finale del percorso ..guarda caso quella interessata agli allacci con le cartiere è stata realizzata intubata .. e la sua proprieta' non mi è ancora dato di sapere di chi sia..in realtà ( colpa mia) ....

ma ricordo bene chi fece l'impiantistica elettromeccanica.. a Camigliano..
e cioè quelli a cui fu detto che ..no!! i lombrichi no.. ando' così:

tu levi di mezzo i tuoi vermi e le tue azioni legali contro acquapur ed i casini politico amministrativi con Porcari ..e ti facciamo fare il lavoro a trattativa privata......con l'intercessione di precisi ambienti indefinibili.

andiamo avanti negli anni ed i vari step di accordi di programma vedevano un quadro confuso perchè da una parte gli interventi impiantistici sulla depurazione e/o riuso
non partivano per mancanza di soldi.. e dall'altro lato tramontava l'idea di un inserimento in falda di acque superficiali proposto dall'autorità dell'arno( ?) il tutto mentre alcune cartiere si allacciavano al tubo e prendevano ( in discesa và la'acqua..) acqua superficiale..quando c'era.

Intanto l'acquedotto intercomunale non avanzava, ricordo lo scontro pubblico tra l'allora Assessore Baronti e l'altro Assessore Pierami.. e mi domando perchè enti di coordinamento sovrateritoriale quali Provincia e Regione ..ma anche i governi non siano stati in grado di obbligare a realizzare questo collegamento..almeno in parte..

E' intervenuta poi la novità del secondo tubone.. idea caldeggiata dall'amministrazione di Porcari per prima e poi fatta propria da Provincia e Regione .. l'idea è semplice:
dal momento che qui di acqua non ne arriva ed i fabbisogni idrici non calano garantiamo una quota di acqua per la potabilizzazione e per la produzione,mettendo in soffitta l'idea dei riusi di acque depurate e smettiamo di danneggiare i poveri agricoltori e chi meritoriamente si fà carico delle bonifiche.

Anche qui manca chiarezza,secondo me. in primo luogo perchè si continua a dire come fà il sindaco di Porcari che esistono " motivi oggettivi e psicologici " alla contrarietà di uso di acque reflue depurate per produrre carta..( affermazione risibile ..se si pensa all'uso..dell'igenica..ed al fatto che tanti gruppi cartari fanno igenica addirittura con carta riciclata) e non si pone il reale problema che è quello del costo e di chi detiene i rubinetti....

Invece di affrontare i problemi dei costi produttivi facendoli diventare "questione sociale e politica pubblica" si preferisce falsare la realtà o nasconderla ed in questo contesto le stesse posizioni dell'amministrazione Comunale di Lucca sarebbero Macchiettistiche..se.. non ci fosse il paradosso che il socio privato della spa
Di cui Il Comune di Lucca detiene le quote di maggioranza ..è lo stesso di cui sono soci il Comune di Capannori ,Porcari ,Altopascio e Montecarlo, domando a tutte/i se questo aspetto non sia rilevante ed il fatto che da questa situazione di polemiche stucchevoli di stampo localistico .. non sia il caso di uscirne alla svelta.

Ultima novità..ma anchessa clamorosamente sottaciuta..anche da chi amministra da "sinistra" dentro Capannori eAmministrazione Provinciale: è quella legata al fatto che in presenza di una nuova legge regionale che toglie ai Comuni ( era l'ora...!!!) la potesta' di affido della gestioni depurative consortili di livello industriale ( acquapur ..per intendersi..sopratutto dopo la cesione del ramo di azienda acquedottistico e fognario ad Acque spa..) e lo passa agli ato.

La tragedia della divisione in 2 della piana è evidente perchè non è maturata la visione di insieme e oltre alle questioni aperte degli acquedotti intercomunale ed il mancato completamento delle reti fognarie e depurative ( la vicenda le fognature dell'oltre serchio che invieranno liquami aPisa grida vendetta!!) c'è la difficoltà di fare avanzare l'unica proposta seria sull'uso di acque superficiali per aiutare il sistema industriale : mettere in sinergia i depuratori di Casa del Lupo e Lucca e realizzare un sistema integrato:

Dovete sapere che l'Italia è indietro nel rispetto dei parametri europei in materia di qualità di acque reflue depurate, recuperare il ritardo vorrà dire "produrre" acque di livello elevato che con pochissimi costi aggiuntivi potrebbero essere recuperate, per di piu' c'è il fatto sottaciuto che in materia di conducibilità le analisi delle acque del serchio e quelle depuratore di Lucca..parlano chiaro..e parlavano chiarissimo anche quelle del rogio.. al momento della sperimentazione andata ..in cavalleria

basterebbe chiedere le analisi al Comune di Porcari ..che al tempo era capofila nel disciolto Consorzio Intercomunale.

Mi fermo qui perchè in queste mie riflessioni non c'è ne ci vuole essere nessuna polemica o asprezza nei confronti di chi è impegnato nel governo o nella politica ..animata da intenti strumentali..voglio confrontarmi davvero e mi batto perchè 15 anni di impegno condiviso con molti/e che mi leggeranno nei movimenti per l'acqua bene comune non vadano dispersi.

E' possibile costruirlo questo confronto? se si facciamolo alla svelta..in caso contrario ad ogniuno le responsabilità che gli competono

Tommaso Panigada




































-----Messaggio Originale-----
Da: Alessio Ciacci
A: forumlucca@??? ; staff@??? ; Tavolo Lucchese Acqua ; mani tese Lucca mani tese Lucca
Data invio: giovedì 30 luglio 2009 9.14
Oggetto: [Forumlucca] Intervento su acqua nella Piana


L’acqua è un bene comune fondamentale per la vita umana e di una comunità. Occorre governare la risorsa idrica senza uno sfruttamento eccessivo che anche nella Piana ha creato molti problemi, ma guardando alla sostenibilità come lo strumento per costruire l’unico futuro possibile. Serve l’impegno responsabile di tutti gli enti per uscire dai soli propri interessi e costruire un utilizzo intelligente della risorsa idrica.
Già da alcuni anni è stato firmato l’Accordo di Programma che mirava a ridurre il prelievo della falda. E’ assurdo che il Comune di Lucca consideri l’acqua del Serchio come propria, ignorando ogni parere della massima autorità in materia, l’Autorità di Bacino, e si appelli al minimo vitale del Fiume Serchio per impedire il proseguo dell’Accordo di Programma. E’ evidente a tutti come il Comune di Lucca accetti di parlare di risorse idriche solo quando guadagna dalla loro vendita come regolarmente avviene verso Pisa e Livorno.
In questi ultimi anni è stato fatto molto per contrastare la Subsidenza, forse Nardi e Pierami non vedono le opere che, con Acqua Spa, abbiamo realizzato a Capannori ma di cui abbiamo più volte parlato anche in riunioni alla loro presenza. Basti pensare agli investimenti per oltre 400.000 euro per il Deposito di San Colombano, poi di oltre 350.000 euro in reti nella progettualità di potenziamento dell’acquedotto intercomunale servito dai Pozzi di San Pietro a Vico e altre opere che saranno terminate entro l’anno.
C’è da chiedersi il perché, quando furono realizzati quei pozzi, di cui erano previsti 3 su Lucca e 3 su Capannori, furono realizzati solo sul territorio del Comune di Lucca e il perché Acque SpA debba pagare al gestore di Luca l’acqua 3 volte tanto rispetto al proprio approvvigionamento. Con questo dato forse si spiega l’irrequietezza di Pierami per potenziare l’acquedotto intercomunale.
Ma oltre al miglior utilizzo di acque superficiali non possiamo abbandonare l’importante tema del riciclo, su quale ci sono stati investimenti importanti e su cui nella Piana dobbiamo continuare a lavorare, coerentemente con il potenziamento del depuratore Casa del Lupo già previsto nel breve periodo.
Mai, nella storia di Capannori, un'Amministrazione aveva lavorato tanto affrontare e risolvere il problema della subsidenza e della sostenibilità della preziosa risorsa idrica. In questi anni abbiamo iniziato a diminuire i prelievi da Paganico (sotto i 50 litri secondo) e a costruire un governo più attento alla scarsità della risorsa e alla tutela ambientale per la nostro comunità e le future generazioni che purtroppo raramente vengono considerate. I dati dell’Autorità di Bacino dell’Arno sono disponibili sul loro sito e mostrano dati incoraggianti di un costante miglioramento della situazione della falda nella Piana di Lucca.
Solo il coraggio di fare scelte importanti può dare soluzione ai problemi che affliggono la Piana di Lucca, non deve vincere la politica della mercificazione dei beni comuni ma quella che guarda al futuro della nostra comunità.

Alessio Ciacci
Assessore all’Ambiente del Comune di Capannori




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