Autor: norma\.b\@libero\.it Data: Para: forumgenova Asunto: [NuovoLab] Fwd:373°ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 22 luglio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova, 373° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
( sono in vacanza ed ho qualche difficoltà con l'indirizzario: prego tutt di inoltrare il più possibile questo messaggio, grazie. Norma)
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Evviva lItalia che sta risalendo nella classifica mondiale dei paesi che destinano grandissime risorse economiche per spese destinate alla guerra sottraendole ad iniziative di pace e di giustizia sociale .
Riportiamo una parte dellarticolo pubblicato da Adista (agenzia di stampa cattolica di sinistra ) il 27/06/2009
« Ogni contribuente italiano, lo scorso anno ha speso quasi 450 EURO IN ARMI ED ESERCITI,facendo balzare il nostro Paese al quarto posto della classifica mondiale pro capite delle spese militari. Lo rivela il Sipri Yearbook 2009, il rapporto dellautorevole Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma
UN CITTADINO ITALIANO spende in armamenti ben di più di uno tedesco(371 euro) ,di un russo (270 euro) preceduto solamente da Stati Uniti (1285 euro) Gran Bretagna (700 euro) Francia (690 euro) .
In aumento anche lesportazione e la produzione globale di armamenti : le cento principali aziende del settore di cui 44 sono statunitensi e 32 europee, hanno venduto armi per 230 miliardi di euro .
Litaliana Finmeccanica con il sostegno del ministero dellEconomia , principale azionista, da diversi anni occupa un posto tra la prime dieci aziende produttrici di armi.
Eppure a fronte di questo grande aumento di spese militari e circolazioni di armi la sicurezza non aumenta, anzi diminuisce
Il 2008 ha visto un incremento delle minacce alla sicurezza alla stabilità e alla pace in qualsiasi nparte del globo.
E poi ci dicono che non ci sono soldi per aumentare gli stipendi e le pensioni e per aiutare concretamente famiglie e persone che sono ormai nella categoria dei poveri!