Autore: Elena Bertoli Data: To: forumlucca, Lista di discussione politica della Valle del Serchio (Garfagnana e Media Valle) Oggetto: [Forumlucca] un ricordo per Giuseppina
Per chi ha conosciuto e amato Giuseppina Nardini, che è morta a Barga
domenica scorsa, trascrivo qui un ritratto della sua persona come
crocevia di relazioni e del suo impegno culturale e politico.
A Giuseppina
Sono qui per dire alcune parole a nome di molti amici che hanno
conosciuto e amato Giuseppina, lavorando insieme a lei in vari gruppi di
impegno culturale e politico, gruppi di critica all’attuale modello
economico e culturale e di ricerca di vie d’uscita da esso.
Ieri, con un amico, abbiamo riascoltato un lungo intervento di
Giuseppina ad un incontro pubblico sull’agricoltutìra contadina che
abbiamo organizzato a Castelnuovo nell’aprile dello scorso anno.
In quell’occasione Giuseppina ci invitava a porre l’attenzione sui danni
provocati dal sistema economico in cui siamo immersi, sull’estendersi
della piaga delle povertà, sulla devastazione ambientale a cui
assistiamo impotenti, sull’aumento di rifiuti (è necessario – ci diceva
– cambiare stile di vita per ridurre a monte i rifiuti). Si fanno guerre
– ci diceva ancora - per mantenere un livello di benessere che è per
pochi a scapito dei molti.
Di tutta questa massa di problemi, Giuseppina sapeva cogliere il centro:
il problema vero sta nella nostra mente, sta in quella sorta di
condizionamento mentale che ci porta a ridurre tutto a merce, a mettere
l’economia al centro di tutto, a mercificare anche le relazioni umane.
Per uscire da tutto questo - ci diceva - è necessario intraprendere una
strada diversa, coltivando la semplicità, la convivialità, il legame con
la madre terra, la spiritualità. Ma è necessario soprattutto rimettere
al centro la relazione personale autentica per costruire una socialità
nuova capace di superare le secche dell’individualismo e delle chiusure
egoistiche soffocanti.
In questo – per Giuseppina – possono indicarci la strada le culture
indigene per conoscere le quali lei ha raggiunto più volte l’America
Latina, coltivando anche lì relazioni fraterne con persone di culture
molto lontane dalla nostra.
Eh si, Giuseppina aveva una sorprendente capacità di tessere relazioni
personali nelle più varie direzioni. Ci testimoniano amici che, andando
in Bolivia o in Messico, Giuseppina stupiva perchè aveva sempre persone
conosciute in Italia da andare a raggiungere...
Nella sua attenzione al legame con l’altro, nel suo modo premuroso e
discreto al tempo stesso di coltivare e custodire l’amicizia, prendeva
effettivamente corpo quella rivoluzione spirituale attraverso la quale
si possono riannodare sempre i fili del tessuto sfilacciato di questo
nostro mondo.
Noi raccogliamo i frutti della sua vita preziosa, vissuta nel dono di
sè, nell’attenzione alla famiglia, all’amicizia, nell’impegno culturale
e politico, nel senso nobile del termine.
Nella Comunione dei Santi percepiamo molto forte il legame che ci unisce.
Il Movimento Radici Future della Valle del Serchio, in collegamento coi
Granchi Kuchenbuch di Lucca, che è il gruppo di lettura ispirato al
pensiero del grande maestro Ivan Illich, due realtà alle quali
Giuseppina ha dato un grandissimo contributo, in collegamento ancora coi
Gruppi ambientalisti di Castelnuovo e col Gruppo di Acquisto Solidale di
Barga, gruppi coi quali ci siamo posti in rete, coi gruppi informali di
amici di Giuseppina della Valle d’Aosta, coi quali Giuseppina ha
condiviso una ricerca spirituale, tutti insieme, sostenuti da questo
forte legame che ancora ci unisce, siamo spinti a continuare e
rafforzare il nostro impegno verso la convivialità, la giustizia e la
pace, ripercorrendo e approfondendo il solco da lei tracciato.
Ciao Giuseppina