[NuovoLab] L’assessore di Rifondazione: il patto è che non t…

Delete this message

Reply to this message
Autor: Edoardo Magnone
Data:  
Dla: Mailing list del Forum sociale di Genova
Temat: [NuovoLab] L’assessore di Rifondazione: il patto è che non tornino!!!!!!!
Queste genialate political-correct-strakazzi dovrebbero essere
evidenziate sempre al di la dei puri, duri e tesserati che leveranno
ancora una volta gli scudi anche in questa lista come ad i tempi del
governicchio e test successivi che hanno solo comprovanto una politica
miope se non di, perdonate gli asterischi, m*rd*!

Edoardo Magnone

--------------------------------------

D’accordo Vicenza e gli industriali di Treviso. I dubbi della Caritas

La sinistra di Rovigo paga
gli immigrati che se ne vanno

L’assessore di Rifondazione: il patto è che non tornino

MILANO — Chi rimanda a ca­sa gli immigrati? La Lega? Sba­gliato. Gli
immigrati, quelli in regola, li rimanda a casa il cen­trosinistra.
Almeno nel Veneto, dove gli stranieri regolari sono 450 mila. Ultima,
l’amministra­zione di Rovigo che sta per deli­berare, su proposta
dell’assesso­re all’Immigrazione Giovanna Pineda (Rifondazione
comuni­­sta), «un progetto per incentiva­re i rimpatri definitivi di
cittadi­ni stranieri». Funzionerà così: «Abbiamo un primo budget
limitato, 4.000 euro. Contiamo di spen­dere circa 400 euro per
perso­na ». Già una decina hanno chie­sto informazioni: «Persone
sin­gole, soprattutto uomini maroc­chini in situazioni di forte
disa­gio che in futuro potrebbero an­che diventare dei delinquenti —
spiega l’assessore Pineda —. Un sacrificio oggi per evitare
l’assistenzialismo cronico in fu­turo ». Pineda assicura che il
Co­mune si muove di concerto con le associazioni di volontari,
Ca­ritas in testa: «Le badanti servo­no e le teniamo, queste persone
non servono più e le mandia­mo via? Ma non funziona co­sì! ».

Don Dante Bellinati è il re­sponsabile Caritas di Rovigo e non sembra
così convinto del progetto: «Se questi stranieri se ne vanno, in
futuro non potran­no più tornare. E il Comune, che piange miseria, che
manda da noi la gente per pagare le bol­lette o per un pasto caldo,
dove li trova i soldi? Gli esseri umani non sono merce da spostare a
proprio piacimento». Quel che non convince don Dante è già storia a
Vicenza. Qui l’amministrazione (centro­sinistra), in collaborazione
con la Caritas, cinque anni fa ha av­viato quelli che don Giovanni
Sandonà, responsabile Caritas per il Triveneto, chiama «rimpa­tri
mutuati». Dal 2004 a oggi ne hanno beneficiato in 75. «Da circa un
anno sono sempre più donne con bambini oppure fa­miglie intere a
chiedere un aiu­to per tornare nei Paesi d’origi­ne. La crisi colpisce
prima gli immigrati, perdono il lavoro e capiscono di non avere più un
futuro in Italia». Ogni anno la giunta comunale stanzia 50 mi­la euro
per i rimpatri: «Per il 2009 il budget è già esaurito» dice don
Giovanni.

A Treviso, dove la giunta è di centrodestra, ai rimpatri ci pen­sano i
sindacati (Cgil e Cisl), le aziende, la solita Caritas e le
as­sociazioni di immigrati. «Stia­mo lavorando a diversi proget­ti »
spiega Diop Modou, senega­lese, responsabile del Centro co­ordinamento
immigrati della Marca. «Nel 2005, quando ab­biamo iniziato, i casi
erano una decina l’anno. Nella prima me­tà del 2009 già in cinquanta
hanno chiesto il rientro in pa­tria. Chi ha perso il lavoro, chi ha un
mutuo e non ce la fa più. Qualcuno chiede solo il bigliet­to aereo,
altri portano un pro­getto per un’attività da aprire nel proprio
Paese». Fuori dal Veneto, è sempre il centrosinistra a mandare a casa
lo straniero. In maggio il Comu­ne di Pisa ha stanziato mille eu­ro
per ogni famiglia rom dispo­sta ad andarsene con l’impegno di non
tornare mai più. Per ora, hanno accettato la proposta una decina di
nuclei familiari. E il centrodestra che fa? Nel novembre scorso fece
notizia l’idea del comune di Spresiano (Tv), giunta leghista.
L’assesso­re al Sociale Manola Spolverato propose un bonus di 2.000
eu­ro per ogni immigrato disoccu­pato che avesse lasciato il
terri­torio comunale. Assessore, a ot­to mesi di distanza in quanti se
ne sono andati? «Nessuno. Il bo­nus vale solo per gli extracomu­nitari
e, fino ad oggi, ne hanno fatto richiesta solo cittadini ro­meni ».
Purtroppo per Spresia­no, costretti a rimanere in Ita­lia.

Roberto Rizzo

http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_09/rizzo_sinistra_paga_immigrati_342aa670-6c48-11de-864b-00144f02aabc.shtml