[Nogelminispbo] Rondisti: la Guardia nazionale di Saya

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Arrivano le ronde nere

Verranno presentate il 13 giugno a Milano. Si chiamano 'Guardia Nazionale
Italiana'. Intervista al loro fondatore, Gaetano Saya
Quest'estate, salvo imprevisti, i volontari della Guardia Nazionale Italiana
(Gni) dovrebbero iniziare a pattugliare le strade delle città italiane in
applicazione del disegno di legge sulla sicurezza del governo Berlusconi
(approvato dalla Camera lo scorso 14 maggio, ora all'esame del Senato) che
all'articolo 3 (commi 40-44) prevede il concorso di "associazioni di
cittadini non armati" al presidio del territorio (le cosiddette ronde).
Sono ex appartenenti alle forze armate e alle forze dell'ordine e normali
cittadini "patrioti e nazionalisti" pronti a "servire la nostra terra e il
popolo italiano" svolgendo attività di vigilanza "per potenziare la
sicurezza nei centri urbani" ma anche di "protezione civile" e di
"promozione e divulgazione della storia, delle lingue e delle tradizioni
Italiane con particolare riferimento all'Impero Romano".
Hanno un Comandante Generale, il colonnello dei carabinieri in congedo
Augusto Calzetta, di Massa Carrara, e un Presidente Nazionale, il giovane ex
alpino Maurizio Correnti, di Torino (città in cui si trova anche la loro
sede nazionale: le sedi operative sono, per ora, a Sarzana, Reggio Calabria
e Siracusa).
Indossano una divisa: camicia grigia (inizialmente era prevista kaki) con
cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera
laterale nera, basco o kepì grigio con il simbolo della Gni: l'aquila
imperiale romana.
Il loro equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di
pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero.
Al braccio portano una fascia nera con la "ruota solare", simbolo del
Partito Nazionalista Italiano (Pni): la nascente formazione politica che sta
dietro alla Gni.
Anche i membri del Pni avranno un'uniforme: la stessa della Guardia
Nazionale Italiana. Il programma politico del Pni, di stampo statalista e
collettivista, prevede tra l'altro la pena di morte per "gli usurai, i
profittatori e i politicanti", la lotta "contro il parlamentarismo
corruttore" e la creazione di "un forte potere centrale dello Stato" e di
"camere sindacali e professionali", il diritto di cittadinanza e l'accesso
alle cariche pubbliche "solo per chi sia di sangue italiano", lo stop a
"ogni nuova immigrazione di non-italiani" e l'immediata espulsione forzata
di "tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre
1977", il divieto di pubblicazione di "giornali che contrastano con
l'interesse della comunità" e l'abolizione di tutte le organizzazioni e
istituzioni "che esercitano un influsso disgregatore sulla nostra vita
nazionale".
I paramilitari del colonnello Calzetta e le camicie grigie del Pni
debutteranno ufficialmente il 13 giugno a Milano, al numero 5 di via
Chiaravalle, angolo via Larga, in occasione del congresso nazionale del
Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale di Gaetano Saya, che nella sua
pagina internet personale si dichiara "l'ispiratore politico" della Guardia
Nazionale Italiana".
Estimatore di Berlusconi e acerrimo nemico di Fini, Saya, che dopo il
recente scioglimento di Alleanza Nazionale è rimasto l'unico depositario del
simbolo dell'Msi di Almirante, è il sedicente ex agente segreto della Nato e
del Sismi, ex Ogladiatore'ed ex massone che già nel 2003 provò a creare un
gruppo paramilitare di Ocamice grigie' (i Reparti di Protezione Nazionale) e
che nel 2005 venne arrestato per l'oscura vicenda dei Oservizi paralleli'
(il Dssa, Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo, diretto da Gaetano
Saya e Riccardo Sindoca): una "banda di pataccari" secondo l'allora ministro
degli Interni Pisanu, che però risultò avere rapporti con i vertici degli
apparati di sicurezza dello Stato, in particolare con i servizi segreti
militari.
PeaceReporter ha intervistato Gaetano Saya per capire qualcosa di più sulla
Guardia Nazionale Italiana e sul Partito Nazionalista Italiano. Ecco cosa ci
ha detto.
(l'intervista al link sopra)


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Barbara Mazzotti
Tutor GEMMA - http://www.ugr.es/~gemma/
Master's Degree in Women's and Gender Studies
Bologna University