> vorrei chiedere chiarimenti sulla scelta di evitare ogni contatto con
> il corteo noG8 (contro la volonta' di molti altri)
a mio avviso (ma questa è una riflessione personale), ci sono due motivi, entrambi importanti e ampiamente discussi dal vivo:
1) motivo di principio: la gente che ha partecipato alla ciemmona si spera abbia letto il comunicato
http://ciemmona.org/2009/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=32&Itemid=58
dove non si parla di manifestazione noG8.
Non lo esclude a priori, ma neanche lo coinvolge direttamente.
Questo NON vuol dire che prende le distanze. vuol dire che se io ti invito a mangiare delle mele ma poi ti offro delle pere, quantomeno potresti rimanere perplesso.
2) motivo pratico: avvicinare due cortei che si muovono con ritmi diversi (io in bici, tu a piedi), rischiava di creare gran confusione e intaccare il piacere di manifestare pedalando.
Personalmente, se devo manifestare a passo d'uomo dentro una marea di altre persone, preferisco non avere la mia bici accanto.... in queste situazioni più un ingombro che altro (con il rischio di "piazzare" un pedale sulla caviglia del vicino.... provare per credere)
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> nessuno voleva confluire in quel corteo (con la cui organizzazione, preciso,
> non ho nulla a che fare): > ma un breve saluto, > magari verso il colosseo dove c'era spazio, un momento di comunicazione
> (nessuno voleva adesione o confusione di cose diverse), , non avrebbe
> arricchito e rafforzato tutti?
Sfiorare l'altro corteo era un virtuosismo logistico alla portata di pochi: immaginatevi due fiumi (i piedaroli e i biciclettari) che cercano un contatto nel traffico di macchine provocato da loro stessi.
C'era il rischio di spegnere l'entusiasmo di chi si è radunato per manifestare il suo dissenso col culo sulla bici.
Scendere e salire dalla bici ripetutamente a causa di ingorghi, restringimenti, etc... potrebbe risultare abbastanza frustante e inibire il piacere di partecipare alla ciemmona: che resta una "manifestazione a pedali".
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> perche', dunque, arrivare ad atteggiamenti tipo "noi siamo la ciemmona, loro
> (quelli che da piazza trilussa sono andati verso piazza navona a salutare
> gli ultimi manifestanti- solo gli ultimi, per via del giro molto lungo, che
> sembra fatto apposta per rendere impossibile il contatto) no"?
Molti dei partecipanti alla Ciemmona avrebbero partecipato volentieri al noG8, ma la Ciemmona è nata prima e ricondurla fisicamente al corteo dei noG8
rischiava di farla implodere (=scendete e spingete).
Evitare il corteo noG8 scegliendo una zona opposta, è stato quindi la conclusione: cerchiamo di percorrere strade dove non subiamo il traffico (congestionato dall'altra manifestazione), ma dove lo creiamo noi.
Lato positivo:
1) abbiamo visto posti che la ciemmona (a mia memoria) non aveva mai raggiunto
2) Roma è stata "stimolata" in due punti diversi contemporaneamente
ma questa è solo la mia opinione
Federico
ps: sabato c'è il Critical Pride: appuntamento alle 16 all'isola pedonale del Pigneto... in BICI