Inserito, il volantino di primo commento sul rinnovo del
CCNL Regioni
Autonomie Locali, elaborato dal sindacato autorganizzato della
Unione
Sindacale Italiana, come contributo di conoscenza e di
utilizzo per
chi lavora nel comparto per le assemblee di approvazione
di tale
ipotesi (se cgil cisl uil le faranno) e di controinformazione sulla
nuova tendenza per i contratti di lavoro dopo l'accordo nazionale
quadro del
22 gennaio 2009.
Saluti e buona lotta a tutti-e
Unione
Sindacale Italiana
UNIONE SINDACALE ITALIANA – USI AIT SINDACATO
NAZIONALE ENTI LOCALI
MILANO – VIALE ISONZO 10 – 20135 – TEL.
02/54107087 – FAX 02/54107095 –
milano@???
ROMA – LARGO VERATTI
25 – 00146 - TEL. 06/70451981
FAX 06/77201444 – usiait1@???
UDINE - VIA VAL D’AUPA 2 – 33100
- Tel/Fax 0432/050060 –
usiudine@???
Comunicato sindacale – comunicato radio stampa
(per avviso al personale e affissione ex art. 25 L. 300/70)
RINNOVO
BIENNIO 2008-2009 CCNL ENTI LOCALI:
UN ALTRO CONTRATTO AL RIBASSO
…SAREBBE ORA CHE IL PERSONALE SI
AUTORGANIZZASSE, DANDO FORZA ALL’
USI.
E’ stata sottoscritta da ARAN
e le sole OO.SS. CGIL CISL UIL,
l’ipotesi di rinnovo del CCNL per il
Comparto Regioni e Autonomie
Locali per il biennio economico 2008 –
2009.
Questi i punti salienti,
in attesa delle assemblee di
approvazione del contratto e la sua
attuazione definitiva.
SI TRATTA DI UN ALTRO CONTRATTO CON FORTI
CONTRADDIZIONI E AL RIBASSO, GLI AUMENTI MEDI LORDI A REGIME SONO
INFERIORI AL COSTO REALE DELLA VITA.
Infatti, l’aumento medio lordo a
regime è di circa 63 euro.
Gli incrementi per la PRODUTTIVITA’, quindi
la parte rilevante del salario accessorio
sono previsti sono per gli
Enti Locali e le Amministrazioni VIRTUOSE
(quelle a posto con tutti i
parametri e i criteri imposti dalle leggi
finanziarie e di bilancio,
come il rispetto del patto di stabilità).
QUINDI SI ASSISTE AD UNO
SGRETOLAMENTO DEL SISTEMA NAZIONALE, perché si
evidenzia la
separazione tra gli Enti Locali più “forti”
contrattualmente a
raggranellare qualche soldo in più, quindi alcune
REGIONI e i Comuni
delle città più grandi, in cambio di nuove
esternalizzazioni di
servizi e di riduzione del personale dipendente
pubblico rispetto agli
organici necessari a garantire i servizi e le
attività alla
cittadinanza, rispetto alla maggioranza degli Enti Locali
che, non
avendo conti a posto e meno forza contrattuale, non avranno
risorse
sufficienti per erogare la produttività al personale.
Anche su altre
questioni, come la GESTIONE DEL PRECARIATO, si passa dalla
negoziazione di livello nazionale ad una NEGOZIAZIONE TERRITORIALE, su
base regionale, accettando di fatto il progressivo SMANTELLAMENTO DEL
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO e quindi l’accettazione di
trattamenti e scelte diverse da una regione all’altra e di diritti
diversificati.
Si inizia dal precariato, che in molti Enti Locali
gestisce di fatto molte funzioni indispensabili, per preparare il
terreno ad una frantumazione della tutela di diritti validi su tutto
il
territorio italiano, con una gestione separata, con possibili e
sostanziali differenziazioni, salariali e normative anche a parità di
lavoro svolto.
QUINDI, A LIVELLO DI COMPARTO SI ACCETTA IL CONTENUTO
DELL’ACCORDO NAZIONALE DEL 22 GENNAIO 2009 che contiene molti
peggioramenti economici di calcolo delle retribuzioni e di disparità
normative, quello che la CGIL confederale ha respinto ma che la CGIL
DI
CATEGORIA HA ACCETTATO FIRMANDO QUESTO CONTRATTO, ACCODANDOSI A
CISL E
UIL…IN PEGGIO. A questi peggioramenti si aggiunge che su
questioni
sostanziali, si accoglie la proposta governativa di un
RINVIO, COME PER
ESEMPIO PER LA QUESTIONE DELLA REVISIONE DEI PROFILI
PROFESSIONALI.
Anche in termini di RAPPRESENTANZA SINDACALE, QUESTO
RINNOVO
CONTRATTUALE FORNISCE UN BRUTTO SEGNALE, che lavoratori e
lavoratrici
dovranno respingere.
QUESTO CONTRATTO HA VISTO LA
PARTECIPAZIONE ALLA
TRATTATIVA SOLO DI CGIL, CISL, UIL, sempre più
richiesti nella funzione
di complici del governo e delle controparti.
Non sono state ammesse
dopo anni le sigle sindacali del sindacalismo
autonomo, sempre
disponibili a firmare di tutto pur di essere
considerate
“rappresentative” e che dichiaravano di essere alternativi
ai sindacati
confederali concertativi…ORA QUESTE SIGLE NON SERVONO
PIU’ E SONO STATE
“ELIMINATE”, molti dei sindacalisti si sono
“riciclati”, pur di
mantenere le poltrone e gli incarichi, all’interno
dei sindacati
confederali…MA NON E’ QUESTA LA STRADA GIUSTA, forse lo
sarà per coloro
che sono abituati a difendere le loro prerogative
personali, non certo
per il personale del comparto che non ha nulla da
guadagnare da questa
operazione. Specie in tempi di crisi come
questa.
LA FINE DELLA FUNZIONE DEL SINDACALISMO AUTONOMO DI MATRICE
CORPORATIVA E
CONCERTATIVA, LASCIA ORA AMPI SPAZI PER DARE VOCE, FORZA
E SOSTEGNO
ALLE RIVENDICAZIONI DEL PERSONALE PER DIRITTI, DIGNITA’ E
SALARI PARI
AL LAVORO SVOLTO.
NELLE ASSEMBLEE DI APPROVAZIONE IL CCNL
DOVRA’ ESSERE
BOCCIATO DAI LAVORATORI E DALLE LAVORATRICI, ALLA CRISI
NON SI RISPONDE
CON LA SVENDITA, SI RISPONDE RIPRENDENDO LA PAROLA E L’
AZIONE
COLLETTIVA E SOLIDALE.
E’ VENUTO IL MOMENTO DI ORGANIZZARSI
IN FORMA
DIRETTA E SOSTENERE I PERCORSI DEI SINDACATI AUTORGANIZZATI
COME L’
UNIONE SINDACALE ITALIANA.
LASCIA I SINDACATI CLIENTELARI E
COMPLICI,
PASSA E ADERISCI ALL’USI AIT.
Segreteria sindacato
autorganizzato degli
Enti Locali – Unione Sindacale Italiana