[Sexyshock] Lettera aperta delle coppie lesbiche, gay ed ete…

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Aihe: [Sexyshock] Lettera aperta delle coppie lesbiche, gay ed etero alle donne del PD bolognese
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Lettera aperta delle coppie lesbiche, gay ed etero alle donne del PD
bolognese<http://www.puta.it/blog/2009/06/01/queer/lettera-aperta-delle-coppie-lesbiche-gay-ed-etero-alle-donne-del-pd-bolognese/>
tramite PUTA. A QUEER INVADER <http://www.puta.it/blog> di Maurizio Cecconi
il 01/06/09

*Lettera aperta a Sandra Zampa e Donata
Lenzi<http://www.bolognacittalibera.org/profiles/blogs/monteventi-unisce-la-lettera>
*
Bologna, 01 Giugno 2009
*
*
*
*
*Gentilissime Sandra Zampa e Donata Lenzi,*

siamo le coppie - quasi tutte, alcune sono partite per il loro viaggio di
“nozze” - che si sono unite sabato 30 maggio in Piazza dell’Unità, grazie
all’iniziativa promossa da Bologna Città
Libera<http://www.puta.it/blog/2009/05/30/queer/monteventi-unisce-su-citta-del-capo-radio-metropolitana/>e
celebrata da
*Valerio Monteventi*.

Sabato scorso abbiamo voluto rivendicare un diritto negatoci dallo stato
italiano e dalle maggioranze politiche di destra e di centro-sinistra, come
quella che sostenne il Governo Prodi, che ha miseramente fallito il progetto
prima dei PACS poi dei DiCo poi dei CUS - per inciso ci chiediamo: perché
tutti questi cambi di nome? Avete dei problemi a chiamare le unioni civili
col loro semplice nome? Volete “mascherarle”? - .

Maggioranze di destra e di centro-sinistra unite nell’opportunismo politico
a sostegno della Chiesa invece che dell’uguaglianza di fronte alla legge di
tutti i cittadini. Maggioranze di centro-sinistra che hanno disatteso le
aspettative dei cittadini omosessuali e di tutti i laici di buona volontà,
tradendole a livello nazionale e apprestandosi a tradirle anche nel governo
della città di Bologna. La continuità Prodi-Cofferati-Delbono, da questo
punto di vista, è sotto gli occhi di tutti e non saranno sufficienti
tecniche dilatorie per nasconderla.

Il candidato sindaco Valerio Monteventi ha avuto, per ora lui solo, il
coraggio di rivendicare, in una piazza che è un simbolo della rinascita
democratica del nostro paese grazie alla Resistenza, questo importante
diritto civile. Purtroppo a Bologna nessun altra forza politica si è ancora
unita a questa proposta. Non per questo è meno giusta e meritevole di essere
avanzata con forza.

Invece che sostenere l’uguaglianza, al contrario avete, in rappresentanza
delle donne del Partito Democratico, stigmatizzato con arroganza e pessimo
gusto la manifestazione di sabato. Avete bollato l’iniziativa come “inutile
e folkloristica: una
sparata”<http://www.puta.it/blog/2009/05/31/queer/lenzi-e-zampa-stroncano-le-nozze-gay-la-repubblica-bologna/>
.

*Le vostre offensive dichiarazioni sono identiche nella sostanza e nella
forma a quelle che rilascia periodicamente il Vaticano e rilanciate dai
politici di destra, quando accusano il movimento omosessuale di essere “un
fenomeno da circo”, “una baracconata”, “una volgare esibizione”.*

Alla luce delle dichiarazioni delle donne del PD ci chiediamo: il Vaticano,
la Santanché e il PD hanno lo stesso ufficio stampa?

Come possono delle donne, in quanto tali spesso discriminate, discriminare a
loro volta?

*In Piazza dell’Unità si sono unite 17 coppie (5 gay, 2 lesbiche e 10
etero). Questi numeri sono la miglior risposta a chi afferma che le nostre
richieste sono quelle di una minoranza. No. Sono le richieste della
maggioranza di una società matura, educata e determinata a conquistare ciò
che le spetta, anche se colpevolmente ostacolata da chi dovrebbe
rappresentarla.*

Come coppie partecipanti alla manifestazione di sabato siamo fieri di aver
firmato il simbolico registro delle unioni civili. Siamo coppie lesbiche,
gay ed eterosessuali e ci siamo impegnati di fronte ai cittadini di Bologna,
a sostenerci reciprocamente “in salute e quando si è ammalati, in ricchezza
e in povertà ed ad aver cura dei nostri figli”. Questo è il senso della
nostra pubblica unione. Come potremmo non esserne felici?

*Ed è di questi giorni la notizia dell’ordinanza dei giudici del Tribunale
di Venezia, grazie alla quale la Corte Costituzionale dovrà chiarire se
l’interpretazione delle norme vigenti, secondo la quale due persone dello
stesso sesso non potrebbero sposarsi, sia o meno conforme alla Costituzione
italiana. Come coppie aderiamo
all’appello<http://www.gaynews.it/view.php?ID=81772>lanciato
dall’associazione ‘Avvocatura per i diritti LGBT – Rete Lenford’ e
da GayNet, affinché si dia vita ad un vero movimento di opinione sulla
questione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, non solo ai livelli
più alti del mondo accademico e giudiziario ma soprattutto in tutta la
società.*

***

*Carissime, invece che offenderci avreste potuto partecipare. Era una
manifestazione aperta a tutte e a tutti. Ma avete invece preferito difendere
gli “interessi di bottega” piuttosto che quelli collettivi. Per questo, ve
lo diciamo serenamente, ci auguriamo che sarete colpite nell’unico aspetto
che avete testimoniato di considerare: il voto.*

*
*

*Cordiali saluti,*

Maurizio Cecconi e Tomas Kutinjač
Davide Turrini e Laura Budriesi
Domenica D’Amico e Nicoletta Magenti
Giulia Tonucci e Sara Gradoni
Daniele Bacchini e Federica Naldi
Valerio Cosma e Manuel Baù
Camilla Stabile e Massimiliano Cecconi
Valeria Verlicchi e Marcello Franchini
Omar Casagrande e Grazia Mazzoli
Marzia Mascagni e Renato Lideo
Alfonso Santolero e Silvia Modena
Sonia Cecconi e Stefano Silvagni.




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