Volevo condividere con voi la storia di una delle due aziende che ci ha fornito le fragole nel primo carico ricevuto.
Claudio
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Sent: Sunday, May 24, 2009 1:34 PM
To: Claudio BUZZONI
Subject: Ricadute positive del progetto
Ciao Claudio,
come ti aveve annunciato ho fatto un paio di chiacchiere con
la Boschi.
Grosso modo la loro storia è questa.
Da quando hanno la terra (ricevuta dai nonni), hanno sempre
fatto bio specializzandosi con non poche spese in meloni,
fragole e secondariamente in pesche da industria.
In questo modo oltre a loro due (Chiara del '77 e la madre),
garantivano il lavoro a svariati operai per un discreto
periodo dell'anno
Poi presto, malgrado gli investimenti economici, i prezzi
dei meloni sono crollati e così da alcuni anni hanno
abbandonato la coltura mantenedo solo le fragole.
Da un paio di anni anche le fragole sono crollate (quelle
che voi nel 2008 avete pagato nei negozi quasi 8 € a loro
sono state pagate, in media 1.6 € al kg). A tali cifre non
si copre i costi fissi.
Così, questo anno, prevedendo un simile andamento dei
prezzi hanno deciso di distruggere il 50% delle fragole
(circa 10.000 mq) per poi abbandonare la coltura a fine
2009.
Il tutto con una evidente perdita di posti di lavoro.
Poi questo anno, beffa delle beffe, in piena raccolta (pochi
giorni prima del primo carico), chi gli aveva garantito il
ritiro di tutta la merce, con un pretesto commerciale gli ha
detto che non le prendeva più.
Insomma, per farla breve, l'azienda era intenzionata a
smettere la coltura e nel 2010 a non assumere più operai.
Dopo questa esperienza della filiera corta ha deciso di
provare a tenere ancora l'ettaro di fragole (sperando di
lavorare anche nel 2010) e meditando anche di rinnovare gli
impianti.
A dimostrazione che è attraverso l'orientamento degli
acquisti che si fa politica.
Ciao e grazie (a nome mio e della Boschi).
Christian