Salve. Come sapete, martedì 19 si è svolto un incontro presso la 
comunità di S. Benedetto per discutere della partecipazione da Genova il 
2 giugno alla manifestazione di Novara contro gli f 35 e del prossimo g8
Si è concordato :
    * di rivolgere un appello ai / alle genovesi per una partecipazione
      organizzata alla manifestazione del 2 giugno a Novara.La
      piattaforma politica è l'appello (incollato qui sotto)
      dell'assemblea permanente no f 35, http://www.nof35.org .
      L'appuntamento sarà alle 10.30 alla stazione Principe per
      acquistare un biglietto collettivo. Il treno per Novara partirà
      alle 11.12. Al ritorno il treno partirà da Novara alle 19.09 e
      arriverà a Genova alle 21.35
    * di chiedere di sottoscrivere e diffondere l'appello alla
      manifestazione in ogni modo; in particolare tramite mail, blog,
      facebook et similia
    * "TROVATI I SOLDI PER LA RICOSTRUZIONE DELL'ABRUZZO!" Con questo
      slogan sarà convocata una conferenza stampa presso la comunità di
      S. Benedetto venerdì 29 maggio alle 11. Chiederemo a Don Gallo di
      partecipare
    * Sottoscrivono l'appello e promuovono la partecipazione da Genova:
      Rete contrg8 per la globalizzazione dei diritti; Forum sociale del
      ponente genovese; Pacifisti/e dell'ora in silenzio; Comitato
      Piazza carlo Giuliani onlus; Centro Ligure di documentazione per
      la pace; Forum sinistra europea; Sinistra critica Genova;
      Confederazione Cobas; attendiamo e sollecitiamo altre adesioni
    * Il viaggio a Novara sarà anche un momento di discussione e scambio
      di opinioni sul prossimo g8; in ogni caso la discussione
      sull'argomento continuerà, sempre a S. Benedetto ( se disponibile)
      martedì 9 giugno alle 18.
Rita Lavaggi, Fernanda La Camera, Graziella Gaggero, Ugo Beiso, Giuseppe 
Gonella, Haidi Giuliani, Marco Scanavini, Aurelio Macciò, Bruno 
Demartinis, Graziella Bevilacqua, Norma Bertullacelli
* **MARTEDÌ 02 GIUGNO * * 2009 A NOVARA
* * MANIFESTAZIONE NAZIONALE
CONTRO GLI F-35*
L’iter parlamentare per l’approvazione dell’insediamento, a Cameri (NO), 
della fabbrica della morte per l’assemblaggio degli F-35 è ormai 
definito. A partire dal 2010 inizierà la costruzione del capannone da 
cui usciranno delle macchine che verranno consegnate a diversi stati che 
li utilizzeranno per bombardare ed uccidere.
Tale impresa industriale-militare viene condotta, con ampio dispendio di 
denaro pubblico, dalla multinazionale statunitense Lockheed Martin in 
associazione all'italiana Alenia Aeronautica (del gruppo Finmeccanica) e 
coinvolgerà una serie numerosa di fabbriche di armi e di morte collocate 
qua e là sul nostro territorio. Insomma, il riarmo come via d’uscita 
dalla crisi economica, come con la Grande Crisi degli anni ‘30 e con la 
Grande Depressione di fine ‘800. Peccato che in entrambi i casi questa 
strada abbia condotto a guerre mondiali. Di certo, l’impiego dei nuovi 
bombardieri nelle missioni “di pace” produrrà distruzione, morte e 
sofferenza.
Di sicuro gli F-35 sono i perfetti strumenti operativi di una sorta di 
gendarmeria mondiale in via di perfezionamento: una volta costruiti non 
faranno certo la ruggine in qualche hangar italiano o olandese, bensì 
saranno presto adoperati per uccidere e distruggere in svariate guerre, 
sia attuali sia future.
Gli F-35 ci costeranno un sacco di soldi: circa 600 milioni di euro per 
costruire e attivare la fabbrica di Cameri, circa 13 miliardi di euro (a 
rate, fino al 2026) per l'acquisto dei 131 aerei che l'Italia vuole 
possedere. Del resto è stato già speso o impegnato quasi un miliardo di 
euro. E ciò risulta ancor più impressionante se si considera la grave 
crisi economica in corso. Nessuno può ignorare che, con una spesa di 
questa entità, si potrebbero senza alcun dubbio creare ben più dei 
miseri 600 posti di lavoro promessi all'interno dello stabilimento di 
Cameri. Si potrebbe altresì intervenire in vario modo per migliorare le 
condizioni di vita di tutti: per esempio ampliando e migliorando la 
qualità della spesa sociale, tutelando davvero territori e città (basti 
pensare agli effetti del terremoto abruzzese), investendo in fonti 
energetiche rinnovabili e ridistribuendo reddito.
E poi vogliono costruire gli F-35 proprio ai confini del parco naturale 
del Ticino, che dovrebbe quindi sopportare l'impatto dei collaudi di 
centinaia e centinaia di aerei rumorosissimi e certamente inquinanti, 
con le relative gravi conseguenze per la salute e la qualità della vita 
degli abitanti della zona, mentre si potrebbe riconvertire il sito 
militare ad uso civile.
In definitiva, siamo contro gli F-35 perché ci ostiniamo a pensare che 
sia possibile vivere in un altro modo: senza aggredire gli altri popoli, 
senza militarizzare il territorio ed i rapporti sociali, operando perché 
cessi davvero la terribile guerra permanente che l'occidente dei ricchi 
conduce contro i poveri del nord e del sud del mondo.
*Tutti a Novara, quindi, il 02 giugno 2009 alle ore 15.00, davanti alla 
stazione ferroviaria in piazza Garibaldi.* Da lì partiremo per 
percorrere le strade della città e per gridare forte la nostra 
opposizione all'ennesima impresa di morte.
* Contro la militarizzazione dei territori, contro le fabbriche della 
morte, contro tutte le guerre, per la riconversione dei siti militari ad 
uso civile, per un diverso modello economico.*
* Per adesioni: * adesione@??? <
mailto:adesione@nof35.org> - *Per 
informazioni: * * info*@??? <
mailto:info@nof35.org>