On Tue, May 19, 2009 at 10:36:04PM +0200, Elettrico wrote: > blackman scrisse:
> >
> > Ok ho detto la stronzata, ma mi sentivo un po' regista anche io questa
> > sera :)
> >
>
> scusate se esco dal mio buon silenzio per dire una cosa così: ma a me mi
> sembra la fiera del pressapochismo e della superficialità.
bentornato :)
>
> cioè oggi come oggi hackmeeting = p2p libero e hackmeeting = social
> network?
no, non si voleva fare questa equazione, pero' si si era scelto di provare
a cimentarsi con il linguaggio mainstream. una prova nata per caso, mica
un intento programmatico.
>
> a me sembrano degli argomenti talmente fritti e rifritti che manco wired
> italia ci dedicherebbe un riquadro.
>
> il punto non è mica il p2p o la comunicazione in rete, quelli sono sotto
> attacco e magari ha un senso difenderli, ma se abbiamo qualcosa di
> interessante da dirci sopra. cioè a me può pure fare piacere che un
> tizio possa baccagliare una tipa su msn senza essere spiato o che si
> possa scaricare britney senza essere denunciato, ma forse l'accento è
> più sul come si fanno queste cose, ovvero su una condivisione
> intelligente, su uno scambio alla pari, su una circolazione diversa di
> idee più interessanti (cosa che certo non esclude poi i baccagli e britney).
>
> cioè uno spot che invita alla condivisione per portarti una tipa in
> camera o stupidaggini simili lasciamoli al mainstream, che spero che la
> nostra idea di condivisione del sapere vada oltre.
ma certamente la nostra idea di condivisione va oltre questo.
>
> il tanto denigrato wired italia ha pubblicato poco fa un articolo
> (tradotto ovviamente) dove un tipo metteva online coi suoi telefonini e
> coi superbi strumenti di social/control-networking la sua posizione e i
> suoi pensieri e solo da lì ce ne sarebbero di riflessioni da fare
> (ovviamente non inserite nell'articolo poiché interessanti), piuttosto
> che fare una campagna simil-articolo-di-wired-dove-condividere-tutto-è-ok
>
> ciao
guarda, sta prova di sceneggiatura e' nata da una discussione in un bar,
in cui si ragionava dei loro modi di presentare il termine pirata e il
nostro, la storiella e' nata nel tentativo di rappresentare il loro modello
e cercare di mostrare come sia inapplicabile anche se non si hanno velleita'
rivoluzionarie, ma semplicemente si porta nel digitale questioni quotidiane
come il baccaglio attraverso lo scambio di gusti musicali, per conoscersi.
poi sapevamo anche noi che e' un po' loffio cosi' com'e', ma ci pareva che
condividere lo spunto poteva essere il modo di trovare qualcuno piu' arguto
che lo raddrizzava e magari diventava un video per davvero. poi io non ho
mai fatto queste cose, mi piaceva l'idea di testare un linguaggio non mio
attraverso un media che di solito ho fruito e mai prodotto.
tutto qua. capisco che come e' arrivato in lista non dava molto ad intenderlo
tutto questo, percio' ecco che ti spiego perche' e' cosi'.
poi figuriamoci, se non si prova non si sbaglia e non ho certo la presunzione
di pensare che sia superfigo. :)
spero di aver chiarito un minimo i perche' di questo tentativo.
ciao,
bombo