[Lecce-sf] I: (senza oggetto)

>----Messaggio originale----
>Da: gaetanobucci@???
>Data: 16/05/2009 16.12
>A: <forumlecce@???>
>Ogg: [Lecce-sf] (senza oggetto)
>
>
>"Saremo a Lecce per riflettere e contestare, convinti che la
partecipazione
>diretta dei cittadini alle scelte politiche sia un diritto fondamentale che
va
>esercitato sempre".
>
>Leggo incredulo queste frasi tratte dal documento elaborato dagli anti G-8
>leccesi L'altra sera Minicio De Mito affermava, in un deteriore spettacolo
>televisivo, che la sinistra ha governato egregiamente la Provincia, che
>l'amministrazione è stata trasparente e progressista e che il turismo è
>aumentato. Neppure una parola sulle speculazioni "fondiarie-ecologiche"
che
>riguardano i massimi amministratori provinciali, i quali per difendersi
dagli
>attacchi dell'opposizione sono costretti a ripetere, sui media, "mia
moglie",
>"mio figlio" il "mio studio privato". Si è arrivati anche a dire: "cosa
>pretendono...dobbiamo forse votarci all'ascetismo gandiano"?. Si tace
sulla
>corruzione universitaria di destra e di sinistra. I dirigentucoli locali
dei
>partiti "comunisti" si scoprono vocati alla ricerca universitaria e i
segretari
>locali della CGIL ricevono corsi di insegnamento universitari in "diritto
del
>lavoro". Si tace sulle decine di milioni date ai gestori clericali dei CPT
>condannati dalla magistratura. Non viene mai organizzato uno sciopero, una
>lotta, un conflitto. Si accettano finanziamenti regionali per drogare il
>conflitto e riportarlo nel solco della perpetuazione dei poteri di sempre.
Poi
>all'improvviso ci si scopre no-global, si costruiscono vetrine mediatiche
per
>posare da "avvocati", da "professori" che riflettono criticamente sui mali
del
>mondo mentre, quotidianamente, si avalla e si legittima il peggiore dei
mondi
>possibili. In questa terra pare non esistere lo sruttamento delle aziende
che
>lavorano al nero, il precariato, la disoccupazione, la schiavitù immigrata.
Si
>elevano candidati, espressione della grettezza familistica piccolo borghese,
a
>timonieri di un futuro governato dai soliti poteri e dalle solite classi.
Non
>si riflette, non si contesta, non si partecipa ai problemi vicini e si
pretende,
>poi, ad un tratto, di avere voce in capitolo su quelli lontani che,
tuttavia,
>non possono essere aggrediti se non partendo dal conflitto nel territorio.
Ma
>questo, si sa , non è conveniente, ci si rimettono posti, finanziamenti,
>carriere, privilegi, ecc. ecc.
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