LA RICOGNIZIONE E IL MONITORAGGIO COMPLESSIVO DELL'INTERO SISTEMA DELL'EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE PUBBLICA HA PERMESSO DI RECUPERARE E RIPROGRAMMARE INGENTI RISORSE IMMOBILIZZATE E DI LOCALIZZARE TANTI NUOVI INTERVENTI PER OLTRE 180 MILIONI DI EURO CHE SIGNIFICANO CENTINAIA DI CANTIERI DIFFUSI OVUNQUE SUL TERRITORIO REGIONALE PER RECUPERARE, RIQUALIFICARE E INCREMENTARE IL PATRIMONIO ERP.
A BREVE MISURE STRAORDINARIE URGENTI PER ALTRI 130 MILIONI
A breve la Giunta varerà delle misure straordinarie ed urgenti per il contenimento dell'emergenza abitativa per un ammontare complessivo di 130 milioni di euro e sempre a breve il Consiglio Regionale sarà chiamato ad assumere una delibera in merito alla sospensione del Piano delle vendite per dare il via ai procedimenti di alienazione che riguardano solo ed esclusivamente i diritti acquisiti in attesa dell'approvazione della nuova Legge sulla casa già passata in Giunta che prevede nuove regole, modalità e criteri di vendita.
Sarebbe però estremamente riduttivo vedere solo questa misura ed ignorare tutto ciò che è avvenuto in questo ultimo anno in seguito alla sospensione delle vendite degli alloggi popolari. Questo atto di buon senso amministrativo, interpretato dall'opposizione come una scelta ideologica, ci ha permesso invece di svolgere un enorme lavoro di ricognizione sullo stato di attuazione del piano di vendita degli alloggi vecchio di 15 anni (1994), ci ha permesso di avere finalmente una rendicontazione quasi completa sul numero degli alloggi venduti (12.128) e sulla reale quantità di risorse disponibili derivanti dalle vendite da impegnare in nuovi Piani di reinvestimento destinati al recupero, riqualificazione e incremento del patrimonio di alloggi pubblici, ci ha permesso infine di fare una verifica a tutto campo per individuare anche tutte le risorse immobilizzate dietro a vecchi programmi e piani mai partiti, attraverso una verifica puntuale e dettagliata fatta in tutte le LODE con incontri diretti con tutte le 11 società di gestione. Una mole di lavoro enorme che ha impegnato a fondo l'ufficio del settore a cui va tutta la mia gratitudine. Grazie a questo monitoraggio complessivo dell'intero sistema siamo riusciti finalmente a localizzare e riassegnare una quantità ingente di risorse qualcosa come 180 milioni di euro.
Negli ultimi 18 mesi sono stati localizzati e deliberati dalla Giunta regionale progetti per lavori già avviati, in corso d'opera o in procinto di partire: LODE LUCCA - ? 5.674.777; LODE GROSSETO - ? 13.744.855; LODE EMPOLI - P.O.R. Risorse 2003 - ?. 1.105.296,00; LODE AREZZO - ? 5.062.358 ; LODE FIRENZE - ? 12.881.841,00 .
In fase di avvio ci sono invece interventi per ? 5.445.493 che riguardano la LODE LIVORNO.
Gli interventi deliberati fra il 2008 e il 2009, sono: LODE GROSSETO - ? 17.795.486,44; LODE SIENA - 18.869.876,60; LODE FIRENZE - due delibere per ? 3.247.625,00 e ;? 14.400.000; LODE AREZZO ? 7.271.981,69; LODE PISA ? 7.387.598.
Altre risorse in via di riassegnazione riguardano: LODE PISTOIA per ? 16.033.189 e LODE MASSA per ? 18.596.306. Infine la LODE di PRATO, per la quale si attende a breve il completamento della rendicontazione.
Sempre grazie alla ricognizione complessiva dell'intero sistema, è stato possibile finanziare altri interventi minori e anticipare la copertura finanziaria completa del piano straordinario da 31 milioni di euro, già stanziato dal Governo Prodi e successivamente ridotto dall'attuale Governo Berlusconi.
Questo significa che sono già stati aperti, e nelle prossime settimane e mesi apriranno, una moltitudine di cantieri per eseguire lavori di recupero, riqualificazione e nuova costruzione di alloggi popolari dando anche una boccata di ossigeno ad un settore coinvolto a pieno nella
crisi economica e finanziaria globale.
Il fatto che queste localizzazioni di risorse disponibili da diversi anni avvengono solo oggi con un forte ritardo e contestualmente dalla ricognizione emergono 680 alloggi popolari vuoti in tutta la toscana non assegnati e non assegnabili in forte stato di degrado dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, l'inefficacia e spesso l'inefficienza dell'attuale sistema di gestione dell'ERP non in grado di dare risposte in tempi ragionevoli ai bisogni e alle emergenze sociali.
Sarebbe però ingeneroso individuare nel sistema di gestione il capro espiatorio, l'unico responsabile della situazione di crisi, ci sono responsabilità diffuse a tutti i livelli, c'è stata soprattutto a partire dagli anni novanta, una rimozione del problema casa dalla scala delle priorità della politica e delle amministrazioni di ogni ordine e grado. Una scarsa sensibilità e responsabilità sociale che ha prodotto una cancellazione generalizzata dagli strumenti della programmazione urbanistica di spazi e progetti di edilizia residenziale sociale pubblica creando l'attuale difficoltà a spendere le risorse disponibili.
Oggi l'edilizia residenziale sociale pubblica si trova nella condizione di essere cancellata nell'ambito del nuovo Piano Nazionale casa di questo governo e dunque privata di nuovi fondi nazionali, ma si trova anche nella situazione di essere stata quasi completamente cancellata dalla programmazione urbanistica dei comuni.
Questa situazione dovrebbe spingere tutti ad accelerare i tempi per attuare una riforma radicale del sistema i cui indirizzi sono contenuti nella proposta di Legge sulla casa passata dalla Giunta e inviata al consiglio, una legge che contiene elementi di forte semplificazione dei procedimenti, che modifica il sistema di assegnazione delle risorse impedendo la loro immobilizzazione, che responsabilizza maggiormente tutti i soggetti del sistema, riduce a 3 il numero dei gestori, costruisce un sistema rigoroso di controlli per recuperare equità e maggiore giustizia e soprattutto efficacia e efficienza. I danni che derivano dal ritardo già accumulato nel percorso ad ostacoli
di questa proposta di Legge, non ricadono direttamente sulla testa di noi amministratori ma su migliaia di famiglie che attendono da anni una casa, diritto sociale primario fondamentale e sono costretti a vivere ogni giorno in condizioni di forte disagio. Per queste situazioni e per questi cittadini anche un solo mese di ritardo è un tempo interminabile e insopportabile.
Eugenio Baronti
Assessore alla casa e all'edilizia sostenibile
della Regione Toscana