14 maggio 2009. Una data che entrerà nella storia. Votate le leggi
razziali. non è una esagerazione per suscitare l'indignazione dei
"sinceri democratici". È la realtà.
in Italia c'è ufficialmente l'Apartehid. uomini e donne che non potranno
più nemmeno accedere agli uffici pubblici. legittimazione delle
squadracce fasciste con le ronde.
Tra poco verranno a prendere i nostri vicini di casa perchè irregolari,
i compagni di suola dei nostri figli scompariranno dai banchi, le donne
moriranno di parto in casa, e padroni italici ridurranno in schiavitù i
loro lavoratori clandestini con il ricatto della denuncia. Milioni di
persone oggi in italia, clandestini o meno, sono escluse da qualsiasi
forma di diritto e partecipazione politica.
se non succede/facciamo qualcosa finiremo tutti molto male. Tutti.
Migranti e nativi.
la sinistra è ora inadeguata, anzi in molti casi complice di tutto
questo. il movimento anche è inadeguato anche se mai complice
ovviamente!
Speriamo che dalla manifestzione del 23 a milano nasca un percorso serio
che unisca nativi e migranti contro la crisi.
Mi vergogno avanti ai miei amici migranti, mi vergogno avanti al mio
kebabbaro, abbasso lo sguardo ad ogni volto che mi ricorda il 14 maggio
2009. data delle seconde leggi razziali in Italia.
Non perchè sia colpa mia. ma perchè sento che noi, noi che capiamo la
gravità della situazione,non abbiamo fatto abbastanza.
Quando potrò ricominciare a camminare a testa alta?
Starà a noi decidere se la prossima data sarà la data della nascita
delle lotte o se solo il 14 maggio avrà valore nella storia come lo
spartiacque verso una società autoriatria di esclusi, poveri e miseria.
Fabio
L'opposizione protesta: «Norme incostituzionali». Critiche dai vescovi
italiani
Sicurezza, alla Camera il governo incassa una tripla fiducia
Via libera alle ronde e al reato di immigrazione clandestina. Oggi il
voto finale
La Camera ha votato i tre maxiemendamenti del disegno di legge sulla
sicurezza su cui il governo ha posto il voto di fiducia. I voti
favorevoli sono stati 315, i contrari 237. Gli emendamenti in questione
prevedono l'introduzione del reato di immigrazione clandestina e il
prolungamento a sei mesi della permanenza dei clandestini nei Cie,
l'inasprimento delle norme antimafia e antiriciclaggio e l'introduzione
delle cosiddette "ronde". Puntuali le critiche della Cei. Il Pd critica
il presidente della Camera per aver prima contestato alcune norme e poi
difeso la legittimità della richiesta di fiducia. Fini: «La tutela di
diritti fondamentali rilevanti implica la prevalenza della libertà del
Parlamento rispetto al valore della stabilità del Governo».
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leggi razziali»
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sull'immigrazione»
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pattumiera dell'immigrazione clandestina»
La Camera ha confermato la fiducia al governo sui tre maxiemendamenti al
disegno di legge sulla sicurezza.I voti favorevoli sono stati 315, i
contrari 237. La votazione finale sul testo è invece in programma per
questa mattina alle 12,30. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni,
auspica che il "pacchetto sicurezza" venga approvato entro maggio al
Senato.
Subito sono piovute le critiche da parte della Cei, il parlamento dei
vescovi italiani. Secondo il direttore dell'Ufficio per la pastorale
degli immigrati, padre Gianromano Gnesotto, «il grande tema tenuto sotto
silenzio» del ddl sicurezza è «il tema dell'integrazione» mentre i suoi
effetti sono nella direzione contraria a quella di «una società che
vuole essere integrata».
Ancora padre Gnesotto, esprime «forte preoccupazione» per le misure
contenute nel pacchetto e in particolare per quelle che farebbero
emergere, secondo alcune interpretazioni, la possibilità di «bambini
invisibili» per le difficoltà poste al riconoscimento dei figli nati in
Italia da madri clandestine senza passaporto. «Non è vero come si dice
che c'è un permesso automatico dato alla madre clandestina in attesa del
figlio e poi per i primi sei mesi dalla nascita perchè questo va
richiesto e quindi si possono trovare bambini che vengono registrati da
parte dell'ostetrica o dei servizi sociali ma è una modalità prevista
per chi non vuole riconoscere il proprio figlio o intende abbandonarlo
che non è il caso delle donne immigrate». «Tutto questo - osserva con
preoccupazione l'esponente della Cei - porterà conseguenze veramente
difficili, ma già il fatto stesso che la madre del bambino si trovi
nella condizione di non poterlo registrare pone un problema forte». «La
legge Bossi-Fini - spiega - prevede che il permesso per motivi di salute
accordato dietro richiesta della madre irregolare dopo sei mesi decada
per motivi di tutela del minore e quindi al bambino che di per sè non
viene riconosciuto dalla madre non si sa bene che cosa possa succedere».
Come era stato preannunciato nei giorni scorsi, il governo ha blindato
il voto sul ddl sicurezza ponendo la fiducia su tre maxiemendamenti che
riguardano l'immigrazione, la criminalità organizzata e la sicurezza
pubblica. Gli emendamenti in questione prevedono, tra le altre cose,
l'introduzione del reato di immigrazione clandestina e il prolungamento
a sei mesi della permanenza dei clandestini nei Cie, l'inasprimento
delle norme antimafia e antiriciclaggio e l'introduzione delle
cosiddette "ronde". A nulla sono valse le proteste dell'opposizione, che
contesta metodo e merito seguiti dalla maggioranza.
Secondo Antonello Soro, capogruppo Pd a Montecitorio, la fiducia «viola
la logica a scrutinio segreto previsto dal regolamento. Le norme del ddl
- osserva Soro - hanno profili evidenti di incostituzionalità. Con
l'introduzione del reato di clandestinità, medici e presidi saranno
costretti a fare la spia». Il Pd critica anche il presidente della
Camera, Gianfranco Fini, che dopo aver puntato l'indice contro alcune
norme, ha difeso la legittimità della richiesta della fiducia sui
maxiemendamenti. «La tutela di diritti fondamentali rilevanti - ha detto
Fini - implica la prevalenza della libertà del Parlamento rispetto al
valore della stabilità del Governo». La presidenza, ha spiegato Fini,
non può dichiarare inammissibili gli emendamenti su cui il governo ha
chiesto di porre la fiducia. «Il regolamento - ha sottolineato il
presidente della Camera - esclude la questione di fiducia solo sugli
argomenti per i quali è prescritta obbligatoriamente la votazione per
alzata di mano o a scrutinio segreto».
L'Italia dei Valori ha invece deciso di disertare il comitato ristretto
della Commissione Giustizia, convocato di prima mattina, «per ragioni
politiche molto chiare». Federico Palomba, vice presidente della
Commissione Giustizia, ha comunicato la sua decisione in una lettera
aperta alla Presidente della Camera, Giulia Bongiorno: «Considero,
infatti, la riunione totalmente inutile ed offensiva perché volta
semplicemente a far recepire all'opposizione le imposizioni del governo
prodromiche alla questione di fiducia».
Il ddl sicurezza è fortemente contestato da molte associazioni di difesa
dei migranti. Il disegno di legge, tra le altre cose, impone agli
stranieri di mostrare il permesso di soggiorno per accedere agli uffici
pubblici (ad eccezione di scuole dell'obbligo e ospedali) e introduce il
reato di clandestinità. Inoltre, avere la cittadinanza italiana costerà
200 euro, mentre il permesso di soggiorno tra gli 80 e i 200 euro. Se
oggi il provvedimento avrà il via libera della Camera, passerà all'esame
del Senato.