Autore: rotafixa@movimentofisso.it Data: To: cm-roma Oggetto: [cm-Roma] R: R: Di Bukowski e d'altra carne
sulla ciccia edule non mi esprimo (vexata quaestio)
ma su bukowsky vi mando una salva di vaffa: un genio, un
poeta dolcissimo, un cantore della bellezza.
un uso del linguaggio che non uno di quelli che conosco sa
neanche da dove cominciare a prendere. là dove ad alcuni
il linguaggio ha la consistenza della pietra, per lui è
burro lasciato al sole mezz'ora.
di questi ne conosco pochini: in ordine casuale d'arrigo,
galeano, london, melville, baudelaire, faber, kaniuk,
miéville.
gente che fa giocoleria con le parole, e questo è il meno.
l'arte che esprimono naturalmente usa il linguaggio, loro lo
usano come voi usate la 15 o lo smagliacatene, sono maestri
di umanità lessicale e oltretutto raccontano delle belle
storie, che ci fanno tanto piacere. su questo sì, possiamo
dibattere (mi piace/non mi piace ciò che narra) ma
suggerisco ai detrattori di questi colossi di fare mente
locale e ricordare la propria statura.