[Sexyshock] OT - Droga e violenza sessuale: il fenomeno somm…

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Auteur: Rhockher
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À: Partecipa al progetto :: Sexyshock ::
Anciens-sujets: [Sexyshock] ultime spiegazioni
Sujet: [Sexyshock] OT - Droga e violenza sessuale: il fenomeno sommerso dell'«abuso invisibile»
Vi giro un'articolo e un video che forse avete già letto/visto in merito
alle possibili relazioni tra droghe e abusi sessuali...a me personalmente
non piace molto, non mi convince del tutto, ma di certo pone al centro
qualcosa che solitamente si mette al margine, qualcosa che nn si considera e
che invece è assolutamente reale concreto e presente. E non credo di essere
troppo "pessimista".
Insomma....giusto per dare un contributo alla discussione...
Per quanto riguarda me, penso che sia argomento su cui ragionare seriamente
e da non sottovalutare affatto. E non c'è alcun bisogno alcun bisogno di
decori, campagne moralizzatrici per dire che alcune droghe, assunte con
alcune modalità rendono più "vulnerabili". E che, in alcune "situazioni",
due domande in croce sarebbero più che necessarie (nn parlo della mayday ma
di tutti i rapporti in cui c'è una dipendenza di qualsiasi tipo).
Rho.



Video "l'abuso invisibile":
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/video/?vxSiteId=bc005c9d-d69f-463a-ae21-a260eceafed0&vxChannel=Ultime%20News&vxClipId=2524_72376&vxBitrate=300

Presentato alla Federico II il progetto internazionale Daphne. Ad
accompagnarlo, uno spot «shock»
NAPOLI - Una donna che vende il suo corpo in cambio di una dose di cocaina:
è lo scioccante spot «L'abuso invisibile» realizzato per il progetto
internazionale «Dipendenza patologica e abuso sessuale», finanziato dalla
Commissione Europea nell'ambito del Programma Daphne II, di contrasto alla
violenza contro i bambini, i giovani e le donne. Il progetto è volto
all'analisi e alla lotta di un fenomeno sommerso: l'abuso e la violenza che
subiscono quotidianamente milioni di donne tossicodipendenti in tutto il
mondo.
Location della conferenza finale e la relativa presentazione della ricerca,
Napoli, dove presso il Centro Congressi della Federico II nella giornata di
martedì, presidenti di associazioni internazionali hanno introdotto il
progetto, che assume rilievo internazionale grazie al coinvolgimento di
cinque differenti paesi europei - Italia, Bulgaria, Grecia, Malta e
Repubblica Ceca - operanti a vari livelli nell'ambito dei servizi di cura e
di prevenzione delle dipendenze. Dalla ricerca, condotta nei vari paesi con
l'ausilio di interviste rivolte ad operatori dei servizi, a donne
tossicodipendenti e ad enti pubblici e privati, è emersa una relazione molto
stretta tra dipendenza patologica e violenza sessuale. «In tutti e cinque i
paesi oggetto di studio, sottolinea Adriana Maestro, project manager del
Progetto Daphne - una delle forme di violenza più comune a cui le donne
tossicodipendenti sono esposte è quella legata alle prestazioni sessuali per
procurarsi sostanze. Tale pratica è considerata spesso «normale», quasi una
implicazione della condizione di dipendenza, che è vissuta dalle donne
stesse non come una forma di violenza subita, bensì come un comportamento
voluto». Di qui la necessità di rinforzare e sensibilizzare le reti sociali
e di ascolto nei confronti di un fenomeno in cui la la donna viene
doppiamente discriminata.


28 aprile 2009