Noriko - una battaglia per il futuro del Giappone
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Si e' svolta nella citta' di Warabi, nella prefettura di Saitama, una
manifestazione di una cinquantina di attivisti neo-nazionalisti per
protestare contro la famiglia filippina Calderon.
I coniugi Calderon erano immigrati illegalmente in Giappone nei primi
anni '90 con un passaporto falso e la loro figlia di 13 anni, Noriko,
e' nata e cresciuta in Giappone. La Corte Suprema giapponese ha deciso
che Arlan e Sarah Calderon devono lasciare il paese mentre l'ufficio
immigrazione ha lasciato a Noriko la scelta di rimanere o seguire i
genitori con il foglio di via. Di fatto la bambina deve decidere tra
la deportazione con la famiglia oppure di finire la scuola in Giappone
mediante una specie di permesso di soggiorno annuale concesso dal
Ministro della Giustizia Eisuke Mori.
Noriko, in accordo con i legali della famiglia, ha deciso di rimanere
per denunciare all'opinione pubblica la separazione, per legge, di una
bambina di 13 anni dalla famiglia “illegale” citando anche la
Convention on the Rights of the Child in quanto rappresenta uno dei
strumenti normativi internazionali piu' importanti e completi in
materia di tutela dei diritti dell'infanzia. Anche la CNN ha
recentemente dedicato un servizio a Noriko (Video) ed alla situazione
di tutte le famiglie in cui i genitori immigrati hanno figli che sono
nati e cresciuti in questo paese.
I manifestanti neo-nazionalisti hanno marciato per la citta' urlando
che gli stranieri sono tutti “criminali” e devono essere arrestati,
deportati e puniti. Il loro leader, Takehiro Tanaka, ha dichiarato “Se
permettiamo a questa ragazza di rimanere in Giappone ne arriveranno
molti altri. E' assolutamente inaccettabile!”
Sono state organizzate delle contro-manifestazioni per protestare
contro la marcia dei neo-nazionalisti giapponesi e portare l'appoggio
alla famiglia di filippini. Quest'ultima manifestazione e' sempre
stata mantenuta a distanza dai neo-nazionalisti dalla polizia e le due
fazioni non sono mai venute a contatto. La polizia in assetto
anti-sommossa ha seguito la manifestazione contro il razzismo ed alla
fine ha arrestato un uomo. Un altro contestatore commentando l'arresto
ha detto “Non hanno mai toccato uno dei nazionalisti, solo noi”
aggiungendo che il padre di Noriko “ha sempre lavorato duramente
pagando regolarmente le tasse! Non importa in che modo è entrato nel
nostro paese. In altre parti del mondo le persone possono vivere
insieme nel reciproco rispetto, perché non possiamo fare lo stesso
anche noi in Giappone?”
Il padre di Noriko da Manila ha detto di sentirsi confortato
dall'appoggio dimostrato dai contro-manifestanti e da tutti i messaggi
di sostegno che arrivano continuamente alla sua famiglia. “Non credo
che i nazionalisti - ha aggiunto Arlan - possano rappresentare il
reale punto di vista dei giapponesi”.
Ryo Hagitani, che si batte da anni per diritto degli immigrati, ha
urlato che la contro-manifestazione organizzata in solidarieta' a
tutti i immigrati e' “una battaglia per il futuro del Giappone”.