Tra le villette e il centro velico restano le cabine in abbonamento
ARRIVA in Comune la variante urbanistica che prevede la realizzazione di 25 villette all'interno del Lido. Se da Tursi arriverà l'ultimo via libera, allora in autunno lo stabilimento balneare potrebbe trasformarsi in un cantiere. Fra le novità più interessanti cominciano a emergere quelle sulle cabine. Il migliaio di mo -nolocali oggi di cemento, verràsostituito dastrutture di legno e dovrebbe ridursi a circa 800 unità. Di queste, 200 verranno date in concessione a un prezzo che potrebbe oscillare tra i 70 mila e i 100 mila euro. Le 600 restanti continueranno a essere affittate.
MARCOPREVE
CON Mauro Pelaschier ex timoniere di Azzurra alla guida del centro velico, e un pool di banche milanesi a finanziare l'impresa, il progetto "rifondazione Lido" parrebbe marciare con il vento in poppa. In realtà, però, in questi giorni, il percorso imprenditoriale deve doppiare la boa più ardua. In Co -mune, infatti, la commissione e poi la giunta si apprestano a discutere la variante urbanistica che è condìtìo sine qua non per l'intera operazione. Se l'amministrazione e poi l'assemblea consigliare approveranno la realizzazione dei 23-25 appartamenti distribuiti in villette, allora davvero giàin autunno lo stabilimento balneare più noto di Genova potrebbe trasformarsi in un cantiere.
In questi giorni decisivi per l'iniziativa turistico immobiliare da90 milioni di euro, si rincorrono voci e indiscrezioni su dettagli e retroscena del progetto, nonché sul futuro della clientela. Mario Corica, l'imprenditore di
Sampierdarena che dopo un passato nelle multinazionali Philip Morris e British Tobacco e una parentesi istituzionale come vicepresidente dellaFiera, ha presentato il progetto preliminare in Comune, per ora preferisce restare in silenzio, in attesa chel'iter procedurale si sblocchi.
Ma, nel frattempo, qualcosa di più sulla rifondazione del Lido si è saputa.A cominciare dai finanziatori. Nessuna cordata genovese e tantomeno Carige (anche se c'era stato un contatto), bensì un pool di banche milanesi scelte frai molti soggetti che avevano
manifestato interesse - attirati dall'opportunità immobiliare- dall'advisor di Corica, lo studio milanese Caretti & Associati.
Una volta ottenuta la variante l'attuale Value Services srl di Corica (vi ricoprono cariche anche i commercialisti Alessandro Pi-collo e Giovanni Cambiaso, oltre al vicepresidente del Genoa Gianni Blondet) potrebbe dar vita ad una nuova società, all'interno della quale potrebbe anche esserci qualche rappresentante della famiglia Rizzo, gli at-
tuali proprietari del Lido che dopo molte proposte hanno sposato la filosofia di Corica.
Un altro aspetto che oggi è possibile approfondire è il destino delle "cabine". Il migliaio e passa di monolocali oggi di cemento, verrà sostituito da strutture di legno, fibre vegetali e base di sughero progettate dagli architetti di Obr e dagli ingegneri dello studio londinese Buro Happold, e dovrebbero ridursi a circa 800 unità. Di queste, tra le 150 e le 200 verranno vendute (o meglio saranno date in concessione) a un prezzo che potrebbe
oscillare tra i 70 mila e i 100 mila euro. Le circa 600 restanti continueranno invece ad essere affit-tate per la stagione.Anche se l'in-tenzione è quella di un Lido non solo estivo ma sempre più annuale, indirizzato su fitness e benessere, con grande palestra vista mare e talassoterapia da realizzarsi separando in due la maxi piscina prevista.
Quanto al centro velico-dove ci sarà anche l'accesso pubbli-co alla battigia-l'idea di Corica è quella di creare non un club elitario, ma un polo per gli appassionati affidato ad un nome simbolo come Mauro Pelaschier, che ha già stretto alleanze con la Provincia e ha avviato contatti con Comune e Università per siglare convenzioni con le scuole cittadine per corsi base di vela. Il Comune ha anche chiesto che la foresteria (60 posti letto) oltreché i partecipanti alle regate pos -sa eventualmente ospitare anche gli atleti delle gare di nuoto organizzate alle piscine di Albaro.
Ultima questione, la più delicata, quella delle case. Nonostante il crescente movimento di opinione che da Obama al più piccolo dei comitati locali chie-de di ridurre la pressione edilizia, anche questa operazione di qualità, che riaprirà la vista mare da corso Italia, formerà una genera-zione di velisti e alleggerirà il Lido di tonnellate di cemento, nasce e si sviluppa sotto il segno dell'ennesima variante urbanistica e del calcestruzzo. Seppur di lusso, visto che i 25 appartamenti - pezzatura minima 70 metri quadri-avrannouncosto al metro di circa 10 mila euro.