Date: Tue, 14 Apr 2009 19:06:46 +0200
From: elena.biagini@???
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Subject: [FacciamoBreccia] "Reato di solidarietà" in Francia
di Anna Maria Merlo - PARIGI
FRANCIA Le associazioni di difesa degli immigranti contro la legge che confonde chi aiuta i clandestini e i passeurs
Ho aiutato un «sans papier»: cinquemila autodenunce
Oltre 5mila persone si sono autodenunciate, in Francia, per aver aiutato degli immigrati irregolari, sans papiers, dando loro ospitalità, un pasto, qualche soldo. Mercoledì poi in un'ottantina di città ci sono state manifestazioni: come le autodenunce, intendono protestare contro il «reato di solidarietà» istituito dall'articolo L622-1 del codice sull'ingresso e il soggiorno degli stranieri in Francia. Un articolo poco chiaro, che permette la confusione tra chi aiuta i clandestini per ragioni umanitarie e i passeurs che organizzano il traffico umano. L'articolo punisce fino a 5 anni di carcere e 30mila euro di multa «chiunque avrà, attraverso aiuto diretto o indiretto, facilitato o tentato di facilitare l'entrata, la circolazione o il soggiorno irregolare di uno straniero in Francia».
Il ministro dell'immigrazione e dell'identità nazionale, l'ex socialista Eric Besson, sostiene che la legge mira solo a punire chi partecipa alle filiere di immigrazione clandestina: in 65 anni di applicazione della legge, dice, «nessuno è mai stato condannato in Francia soltanto per aver accolto, accompagnato o ospitato uno straniero in situazione illegale». Le associazioni per la difesa degli immigrati lo contraddicono: se è vero che le condanne definitive sono poche, di recente numerosi volontari sono stati fermati dalla polizia. E' successo a operatori di France Terre d'asile, al responsabile di un gruppo di Emmaus di Marsiglia, a una volontaria dei Restos du coeur. Nove persone sono state fermate negli ultimi anni a Calais, dove molti migranti (spesso afghani e iracheni), dopo la chiusura del centro della Croce Rossa di Sangatte (voluta da Sarkozy quando era ministro degli interni), vagano sperando di passare la Manica.
Manifestazioni e autodenuncia non sono state organizzate solo da associazioni più combattive, come il Gisti (aiuto giuridico ai sans papiers) o la Cimade (organizzazione di origine protestante dal glorioso passato, perché salvò molti ebrei durante la seconda guerra mondiale). Sono in prima linea anche il Secours catholique, la Fédération d'entraide protestante o i Petits Frères des pauvres, tutte organizzazioni confessionali.
Besson sostiene che la legge non punisce la fraternità, ma la «tabella di marcia» che ha ottenuto da Sarkozy per il suo ministero prescrive che quest'anno siano essere arrestate almeno 5mila persone per aver favorito l'immigrazione illegale: le associazioni temono che per rispettare l'obiettivo, molti umanitari vengano presi nella rete. La «tabella di marcia» di Sarkozy inoltre fissa a 27mila il numero di espulsioni di clandestini da realizzare entro l'anno. Le associazioni denunciano la «caccia» ai sans papiers, che colpisce intere famiglie con arresti a volte persino davanti alle scuole.
I socialisti hanno annunciato una proposta di legge che depenalizzi l'aiuto ai clandestini da parte di chi agisce per «preservare sia l'integrità fisica dello straniero sia la sua dignità».
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090410/pagina/09/pezzo/247052/
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