Autor: emivic@libero.it Datum: To: pop, precog, csroma, incontrotempo, rekombinant Betreff: [Incontrotempo] Roma::Piano casa pesce d'aprile!
Stamattina alle 12 la Rete Sociale Casalbertone, insieme ai Blocchi Precari
Metropolitani, ha occupato simbolicamente il cantiere della Bross di via
Casalbertone, contro la cementificazione privata che intende saccheggiare il
quartiere, dando priorità alle costruzioni di privati a discapito di quelle
pubbliche concordate nel piano di riqualificazione del quartiere. In
particolare nel cantiere sorgeranno degli appartamenti privati, dei garage
privati e l’ennesima area commerciale. Da una delle impalcature è stato calato
uno striscione con scritto «Piano casa un pesce d'aprile, Basta cemento
privato».
Casalbertone non è in vendita!
Piano casa di Berlusconi? Un pesce d’
aprile!
Oggi, 1 aprile 2009, la Rete Sociale Casalbertone, insieme ai Blocchi
Precari Metropolitani, occupa simbolicamente il cantiere della BROSS a via di
Casal Bertone, per protestare contro il piano casa del governo Berlusconi e
contro la cementificazione selvaggia del quartiere.
Prosegue la campagna
“Casalbertone non è in vendita - Roma è un bene comune”
Da anni Casalbertone
è un cantiere a cielo aperto. Grandi opere utili solo agli affari dei
costruttori, che si preparano a speculare sul grande business della nuova
Stazione Tiburtina.
In questi anni, solo grazie alla lotta delle associazioni,
dei comitati, dei centri sociali e dei movimenti per il diritto alla casa (oggi
riuniti nella Rete sociale), il quartiere è riuscito a strappare spazi alla
speculazione. Una delle imprese costruttrici (la CAM srl) in cambio dei palazzi
che sta costruendo a via De Dominicis ha dovuto trattare con il Comune e con il
Municipio e “concedere” alcune strutture pubbliche nel quartiere (il centro
polifunzionale, il mercato coperto, la ristrutturazione del parchetto).
Oggi
a Casalbertone tante imprese stanno costruendo appartamenti privati, che
venderanno a prezzi completamente fuori mercato rispetto a quelli del
quartiere. A questo si aggiunge la cartolarizzazione dei palazzi del’Enasarco e
la possibile vendita delle case comunali. In pochi mesi gli affitti (sia delle
case che degli esercizi commerciali) saranno insostenibili per tantissime
persone.
Per questo vogliamo che i privati restituiscano i loro profitti ai
cittadini del quartiere.
In questa area che occupiamo simbolicamente oggi
sorgeranno degli appartamenti privati, dei garage privati e l’ennesima area
commerciale.
Noi vogliamo che BROSS ceda una parte delle nuove costruzioni al
quartiere.
Chiediamo che le istituzioni locali (Comune, Provincia, Regione)
acquisiscano una parte (20-30%) delle nuove costruzioni per destinarle all’
emergenza abitativa del quartiere e della città, attraverso forme agevolate di
affitto. Chiediamo anche che vengano destinati degli spazi ad uso pubblico del
quartiere (un cinema, un teatro, una biblioteca).
Rivendichiamo un investimento
pubblico e una «tassa sociale» dei profitti privati
Proprio in questi giorni,
mentre una colata di cemento si abbatte su Casalbertone, il governo Berlusconi
sta cercando di approvare il PIANO CASA,che può solo peggiorare la nostra
situazione.
Un piano casa che non affronta la vera emergenza sociale del paese:
la mancanza di reddito sufficiente per pagare gli affitti o i mutui. Centinaia
di migliaia di persone senza casa o che nei prossimi mesi rischiano di
perderla. Un piano casa che sarà un ghiotto affare per pochi e una beffa per
molti. Un piano casa che aumenterà il CEMENTO PRIVATO e diminuirà le case
pubbliche.
Oggi serve un grande investimento pubblico che recuperi le 270 mila
case sfitte (solo a Roma), che faccia pagare ai “signori del mattone” la crisi
che loro stessi hanno creato.
Oggi serve una moratoria generalizzata su mutui,
sfratti e sgomberi per i prossimi due anni.
Invece questo piano casa è un
enorme "pesce d ´aprile"!
La nostra battaglia non è isolata, ma è comune a
molti quartieri di Roma, dove i signori del mattone continuano a fare affari d’
oro. Per questo l’iniziativa di oggi è collegata alla manifestazione che si
svolgerà giovedì 2 aprile al Campidoglio per la difesa di Roma come bene
comune.
Basta cemento privato – diritto alla casa per tutti
Più spazi
pubblici e più spazi verdi per una città a misura di chi la vive