Re: [Intergas] InterGAS e le microeconomie diffuse

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Autore: Ileana
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To: Lista del coordinamento dei GAS milanesi
Oggetto: Re: [Intergas] InterGAS e le microeconomie diffuse
Non ho parole per esprimere il mio entusiasmo su un'idea così!! Non è un
semplice esempio, la trovo una proposta reale e concreta. Anche se
questo non fa parte dei miei "saperi" e quindi avrei prima molto da
imparare se volessi collaborare, ma sono convinta che nei gas ci siano
tante persone che lavorano a maglia e che cercano lane di qualità -
quindi sicuramente più informati su come si lavora la lana per renderla
sferruzzabile e per tingerla e ben contenti di poterla realizzare con le
proprie mani o se no acquistarla da chi la realizza... Meraviglia, se ci
riusciamo la cosa mi farà felice!
Continuate pure sul forum, io purtroppo non ho argomenti per dare un
vero contributo. Si potrebbe dar vita a un quinto gruppo di lavoro (vedi
verbale)
Ciao
Ileana

SchiZo ha scritto:
> e' da un po' di tempo che rimuginando tra me & me su InterGAS
> e riflettendo sulla condizione di noi consumatori
> faccio 2 + 2 e mi vien da dire che,
> una cosa interessante potrebbe essere quella di
> iniziare a vederci non piu' solo come consumatori o coproduttori
> bensi proprio anche come produttori.
>
> sarebbe secondo me interessante, cioe',
> porre l'attenzione sulla possibilita' di intervenire su
> microeconomie diffuse sul territorio,
> con stretti legami tra citta' e campagna.
>
> vediamo se riesco a spiegarmi con un esempio.
>
> tempo fa
> su un sito di sferruzzat[rici|ori] compulsiv[e|i]
> era stata segnalata la notizia
>
>
>> Un tesoro bianco di discarica
>>
>> I pastori dell' Abruzzo per secoli hanno portato la loro lana a Roma
>> tornando con le bisacce piene d' oro. «Adesso» dice Antonio
>> Brignone, tecnico agrario della comunità montana valle Stura «la
>> tosatura di una pecora costa 2,5 euro e la lana che si raccoglie -
>> un chilo e mezzo per animale - in teoria viene pagata 0,35 euro al
>> chilo. In teoria, perché i commercianti non passano quasi più e
>> allora la lana viene messa da parte o buttata via...
>>
>
> <http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/27/addio-al-tesoro-bianco-ora-un-pezzo.html>
>
> nel gruppo di discussione kn.it su ravelry, dove è stato segnalato
> l'articolo apparso su repubblica, il dibattito è proseguito;
> partendo dal sito http://www.vallestura.net/sambucana/
> è stato contattato un pastore che alleva questo tipo di pecore
> (sambucane) e si stanno facendo prove di cardatura e tessitura...
>
> pensando a milano
> a me, ingenuamente, mi vien da immaginare che
> potrebbe essere fattibile e bellissimo mettere su un progetto di
> valorizzazione di questo tipo all'interno di InterGAS
>
> acquisti condivisi tra piu' gas e un piccolo spazio dove tenere la
> lana grezza, lavarla e lavorarla (con relativo diffuso scambio di
> conoscenze/abilita'), magari pure iniziare a tingere con le piante...
>
> 'na figata! :)
>
> piena valorizzazione di tutta la filiera che va dalla bestia al capo
> d'abbigliamento...
>
> ecoequobiosolidalappagantemente rivoluzionario :)
>
> per intenderci, quello che mi immagino io sarebbe
> uno spazio collettivo per corsi, lavorazione e vendita diretta
> (ogni lavorat[ore|rice] vende le sue realizzazioni,
> lana cardata, filato, tessuto, capo d'abbigliamento che sia)
>
>
> e' solo un esempio eh?!
> giusto per cercare di spiegarvi cosa intendo :)
>
> posto anche sul forum
> <http://www.gasmilano.org/forum/viewtopic.php?f=22&t=332>
> in modo tale da aprire una valvola di sfogo
> :)
>
>
> bacetti
>