Autore: jilt Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] (senza oggetto)
Sigmund Baginov wrote:
Ci sono molte cose degne di essere quotate nella mail di siba, ma direi
che il punto centrale e' il primo.
> Ma non credi che un gruppo di persone che si identificano in qualcosa
> (l'essere donne, gay, lesbiche, neri, atei, ...) sia libero di
> ritrovarsi tra X, per X per parlare di X?
Sarebbe grave che, senza una motivazione raziocinante
si decida di non dare la liberta' a delle persone di discutere un
problema come quello citato da marijuana, che e' un problema grosso e
poco conosciuto come dimostrano le distorsioni che se ne sono fatte in
questa lista, ma come (in maniera molto piu' grave e molto piu' diffusa)
dimostrano avvenimenti come il trattamento che e' stato riservato alla
ragazza straniera violentata a napoli st'estate nell'ospedale dove e'
stata ricoverata, per esempio eh..
Penso che in un hackmeeting dove si voglia puntare su + cultura e -
paura sia giusto alfabetizzare la gente che arriva anche sul valore
della parola stalking, esattamente come sulla praivasi, in maniera che
possano riconoscere una distorsione del concetto stesso quando gli viene
presentata e non seguirla come pecorelle....
> le difficolta' di un gruppo di persone che condivide determinate
> caratteristiche sono simili e spesso e' piu' facile chiedere aiuto e
> confrontarsi tra persone con lo stesso vissuto. Non ci vedo nulla di
> male in questo. E' un momento di separatismo (che non e' necessariamente
> solo femminile) che puo' aiutare le persone ad aprirsi piu' facilmente e
> a confrontarsi con chi determinate esperienze le ha gia' vissute o le
> puo' capire piu' facilmente.