mina scrisse: >
> io mi sento perfettamente sullo stesso piano del genere maschile.
> tu ti senti migliore?
Ma lo è. L'uso che fa della sua appartenenza al genere femminile è
piuttosto conosciuto. Per chi ha pruriti masturbatori: non parliamo di
super prestazioni sessuali o cose simili.
Che una persona così si metta in mezzo ad un seminario di questo genere
mi fa sorridere. Veramente veramente.
Poi pensando bene a quali atteggiamenti sono tollerati nei nostri ambiti
solo perchè arrivano da una donna (dalle accuse infondate ai pianti
isterici, tutte cose automaticamente giustificate quando l'"altro", il
bersaglio, l'antagonista è di genere maschile) mi viene da piangere.
E al di là delle probabili scontate risposte che stravolgeranno il
significato di questa missiva: non sono maschilista; non approvo
atteggiamenti di forza basati sull'appartenenza di genere.
Però è un dato che spesso le stesse falsità, calunnie e infamate che
avrebbero scatenato da tempo l'ostracismo e gli schiaffi se fossero
arrivate da un "appartenente al genere maschile" sono ben tollerate da
quando arrivano da un "appartenente al genere femminile": dai maschietti
perchè ragionano con il loro apparato genitale e quindi hanno l'ormone
come agente decisionale, dalle femminucce perchè prima di tutto
solidarietà, poi forse cervello.
Accodandomi a SiBa: continuiamo a parlare in questi ambiti di questione
di genere in questa maniera? Per i froci facciamo un seminario ad hoc e
per le lesbiche un altro? Come catalogare maschietti e femminucce? Mi
ricorda: "Ciao, sei M o F?"
Nel frattempo che ci si interroga sulla risposta: "Sono P", facciamo i
seminari sul genere! Dai! E tenuti da chi fa leva sul genere per fare la
merda!
