xname wrote: > la privacy bho, sta diventando un po' un cavallo di troia,
> meditiamo gente,
> attenzione!!
la privacy sta diventando il cavallo di troia, il capro espiatorio,
quella cosa che tutto sommato, sembra importare a pochi. E' inoltre
sfumata con il mito hollywoodiano del "tanto siamo tutti controllati".
c'e' una riflessione che mi piace fare, si incastra sia con le ronde
padane che con il tecnocontrollo, sia con gli attacchi a
demagistris/genchi che con i decreti-intercettazioni.
il problema sta nel fatto che viene usata la privacy come "cosa
comprensibile dalla massa" e la sicurezza come "motivo per il quale
tutto e' concesso". Senza effettivamente che si sappia cosa da piu'
sicurezza ed a cosa la privacy serve.
Questo avviene nel momento in cui, chi chiede "piu' sicuezza", si sente
investito dal diritto di dire anche come la vuole e cosa vuole.
senza sapere se effettivamente la sua richiesta abbia un'utilita', se
c'e' qualcosa di nuovo, e se e' una soluzione civile. Mostrando che la
sua capacita' di analisi non e' per nulla migiore di quella di un
contadino del 1800.
Pertanto il decreto sicurezza, la proposta della showgirl, le ronde,
tutte queste cose che possono essere comprese da un bambino geloso
vengono anche riproposte all'opinione pubblica, senza che si sappia cosa
effettivamente e' utile, inutile, nocivo, controproducente, abusabile,
ecc... ecc... ma facendo contento il bambino sopracitato.
