Autore: cobas comunege Data: To: genova Forum, liguria ambiente, Genova Pro Palestina Oggetto: [NuovoLab] com st Cobas Il provocatore Brunetta colpisce ancora
Vi giro il Com stampa nazinale della Confederazione Cobas sulle farneticanti dichiarazioni di Brunetta .."gli studenti di Roma sono guerriglieri") dopo la vergognosa carica di mercoledì scors della polizia contro gli studenti dell'università di Roma.
Comunicato stampa
Sappiamo che, parlandone, assecondiamo la megalomania del ministro Brunetta, che usa la provocazione come metodo politico di visibilità personale. Ma che gli studenti dell'Università di Roma, vittime inermi della brutale aggressione poliziesca di ieri, vengano descritti addirittura come "guerriglieri che come tali vanno trattati", supera qualsiasi livello di sopportabilità. Brunetta assai probabilmente non ha mai incontrato guerriglieri e ne ha una ben strana idea: di certo negli ultimi anni gli studenti universitari romani sono stati permanentemente vittime della violenza poliziesca nonchè di quella di squadracce fasciste, mentre non risulta , nel campo delle "forze del disordine" in divisa neanche un ferito negli ultimi anni di repressione all'Università. Va notato che Brunetta faceva le sue farneticanti dichiarazioni insieme alla ministra Gelmini che annunciava un ulteriore taglio di posti per i precari della scuola di 18 mila unità (precari
che non verranno riconfermati il prossimo anno) e del 20% all'Università. Sono queste decisioni, così come il più generale aggravarsi della crisi economica, che spiegano l'allucinante Protocollo liberticida che vorrebbe impedire ogni forma di manifestazione verso le "controparti" dei movimenti, e che è all'origine dei divieti nei confronti degli studenti di Roma. Protocollo che si accompagna al tentativo di vietare gli scioperi nei servizi pubblici, nella speranza di togliere i due strumenti principali della protesta popolare che si annuncia e che si teme, scioperi e manifestazioni di piazza. Protocollo la cui responsabilità, però, ricade anche sulle opposizioni parlamentari (in primis PD e IdV) e sui sindacati concertativi (in primis Cgil) che lo hanno firmato e reso possibile, salvo poi ipocritamente, come fa oggi il segretario della Cgil scuola Pantaleo, esprimere pelosa solidarietà a studenti "mazziati" proprio grazie a quell'infame accordo.
I Cobas, insieme alle altre forze del Patto di Base (Cub e SdL), si sono già rifiutati di accettare i diktat polizieschi in occasione delle manifestazioni dei lavoratori Telecom e di quelli dei Trasporti: e continueranno così, a partire dalla manifestazione nazionale convocata per il 28 marzo, per far saltare l'ignobile Protocollo e riconquistare subito il diritto di manifestare liberamente per tutti/e.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS
19 marzo 2009