[cm-Roma] R: Re: R: Re: quando lo scontro verbale aiuta a ca…

Poista viesti

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Aihe: [cm-Roma] R: Re: R: Re: quando lo scontro verbale aiuta a capirsi
Mi sembrava chiaro che quanto citavo sulle nefandezze umane sotto qualsiasi
bandiera non fosse un atto di accusa verso chicchessia, se così non è stato me
ne scuso. Non volevo far passare nessuno per stalinista o altro, semplicemente
dicevo che (appunto, guarda un po'...)la società è complessa e le buone
intenzioni come dici tu non bastano a produrre cambiamenti.Mi prendo tutta la
libertà e la responsabilità di classificare anche l'antifascismo sbandierato
fra le buone intenzioni, in buona compagnia con tutte le ideologie, che,
appunto, hanno lastricato a dovere la strada per l'inferno.
L'antifascismo
praticato forse andrebbe definito.... La mia piccola bussola mi indica sempre
come buona la direzione dove mezzi e fini vanno d'accordo, fermo restando che
se si vuole lottare contro qualcosa assieme bisognerebbe essere sicuri che
questo qualcosa sia la stessa cosa per tutti. Per essere ottimista la vedo
difficile.
Avrei da dire altro in risposta, ma questa lista non è il luogo
opportuno, sennò nun se finisce più.




>----Messaggio originale----
>Da:

marco.zerbino@???
>Data: 18/03/2009 21.26
>A: "lista cm-roma."<cm-

roma@???>
>Ogg: Re: [cm-Roma] R: Re: quando lo scontro verbale aiuta

a capirsi
>
>atalared@??? ha scritto:
>> Potremmo discettare all'infinito

sul generoso tentativo
>> rivoluzionario di ottobre, ma sta di fatto che la

generosità popolare è stata
>> soffocata sul nascere dall'ideologia

(menscevica, bolscevica, trotzkista...fa
>> poca differenza). Non credo

occorra fare l'esame di storia su questa lista, ma
>> Kronstadt e la Spagna

del 36 tanto per fare due esempi fra i più noti, qualcosa
>> dovrebbero

insegnarci. La tessera del Partito Comunista Italiano era in tasca a
>> molti

"combattenti" che sono stati spediti in Spagna non certo a raccogliere
>>

margherite nei prati! Durante la resistenza contro il fascismo la
>>

discriminazione delle brigate partigiane libertarie da parte del C.L.N. e
degli
>> "ortodossi" marxisti - comunisti - leninisti - popolari etc. è

storia. Sul
>> patriottismo, nazionalismo "comunista" al confine fra Italia e

Jugoslavia in
>> quei tempi quanto ha scritto Pasolini sulla morte del

fratello partigiano
>> qualcosina ci dovrebbe suggerire.
>> L'unica equazione

che mi riesce di proporre è
>> ideologia = ideologia, e in questa equazione la

cosiddetta ricchezza dei
>> comunismi e marxismi purtroppo ,quando non

degenera in sopraffazione, rimane
>> uno sterile esercizio retorico.
>>
>>

Smentire il "buon atalared" (che invece è incazzato
>> come na biscia) è

facile, ma con la storia è un po' più difficile.
>>
>
>Si e' vero, potremmo

discettare all'infinito. E non e' il caso. Pero',
>siccome non mi va di

passare per uno stalinista o per un fan della Corea
>del Nord, una risposta a

questo messaggio te la do.
>
>Perche' mi citi la Spagna? perche' pensi che sia

uno che si rivendica la
>criminale condotta del Comintern agli ordini di

Stalin durante la guerra
>civile? Be', sappi che non e' cosi'. E, se non

ricordo male, in Spagna
>c'erano dei marxisti che lottavano fianco a fianco

con gli anarchici.
>
>Sui titini, anche qui, e' un esempio fuori luogo, visto

che nessuno s'e'
>messo a fare l'apologia degli infoibatori.
>
>Su Kronstadt,

il discorso sarebbe piu' lungo e, ripeto, non voglio
>annoiare nessuno.
>Dico

pero' che, quando si mette in moto un processo rivoluzionario, si
>aprono

inevitabilmente delle contraddizioni e si da inevitabilmente la
>possibilita'

di scelte che hanno qualcosa di tragico e doloroso.
>E questo non per colpa di

una minoranza di ideologhi cattivi che,
>fregandosi le mani, non vedono l'ora

di tradire le masse, che sarebbero
>"buone" per natura...Ma per il semplice

fatto che, dall'altra parte,
>c'e' chi non e' tanto disposto ad accettare

cambiamenti epocali quali
>l'abolizione di un sistema di oppressione poilitico

sociale secolare.
>Taluni anarchici spagnoli, se non sbaglio, pressati dagli

eventi e dalla
>reazione dei nacionales, divennero ministri del governo

repubblicano.
>
>La societa' non e' una somma di individui piu' o meno

autoritari, piu'
>o meno assetati di potere, ma un'entita' complessa che nasce

da un
>insieme di rapporti produttivi e sociali: pertanto, non la si cambia

con
>le buone intenzioni o con i comportamenti individuali (o meglio: non


>solo con questi, che pure sono importanti). Ne la si cambia
>riappropriandosi

degli spazi (anche se pure questo va fatto ed e'
>importantissimo). La si

cambia prioritariamente avendo la possibilita'
>di mettere in discussione i

rapporti sociali stessi. Per far questo c'e'
>bisogno di porsi il problema del

potere (oltre che per difendersi dalla
>reazione). Il problema del potere non

sparisce ignorandolo. Se non ce
>l'hai tu, ce l'ha qualcun'altro, magari molto

peggiore di te.
>
>Se questo ti sembra un esercizio di vuota retorica, sei

libero di
>pensarlo, ma a me sembra di aver detto delle cose e di aver posto

dei
>problemi (come hai fatto anche tu del resto).
>Circa il futurista, non so

proprio da dove l'hai tirato fuori.
>Statti bene.


>_______________________________________________
>Cm-roma mailing list
>Cm-

roma@???
>https://www.autistici.org/mailman/listinfo/cm-roma
>