Re: [Intergas] produttori e pubblicità

> Il problema più grave a mio avviso è il rischio che questa pagina informativa, che negli intenti è sicuramente trasparente e aperta a tutti, nei fatti, dato lo squilibrio di forze fra i gasisti che cercano di "farsi da sè" con correttezza un piccolo circuito di economia alternativa, e i volponi che imperversano sempre più con le loro "reti" prefabbricate, DES impacchettati e informazioni ad arte, finiscano per prendere il dominio dell'informazione, così come avviene con i liberi e democratici giornali italiani.
>
> Faccio un esempio concreto: qual discrepanza fra i toni trionfali che si leggono in rete sulla questione Tomasoni, e i malumori che singoli gasisti esprimono negli incontri informali!
Quello che non capisco è questo continuo desiderio di farsi del male, di
cominciare, non appena un'iniziativa comune va a buon fine - a meno che
non si consideri che il buon fine era la chiusura di Tomasoni - a
lavorare contro, a mettere tutti contro tutti. A casa mia buttare là
frasi tipo "qual discrepanza fra i toni trionfali che si leggono in rete
sulla questione Tomasoni, e i malumori che singoli gasisti esprimono
negli incontri informali!" vuol dire soltanto seminare zizzania, dare la
stura a pettegolezzi, insinuazioni e chi più ne ha più ne metta. Con il
risultato di mandare in vacca tutto. Fino a prova contraria e fino a che
qualcuno, con nome e cognome, non si alza a esprimere i malumori vale il
riaultato finale: che un numero tot di Gas e Mag 2 insieme hanno portato
a compimento un'operazione nuova in termini di economia solidale.Il
resto non esiste.
E mettersi sulla cattedra dei "noi puri" a dispensare lezioni non porta
da nessuna parte. O meglio porta a chiudersi nella nostra compiaciuta
"diversità".
Giancarlo