Il 17 marzo 2009 10.02, Accattone <hackattone@???> ha scritto:
> Dunque definirla antifascista non traviserebbe di sicuro la sua natura.
> Al contrario.
Dunque definirla antifascista non aggiungerebbe nulla, in compenso
creerebbe dei problemi collaterali.
> Se e' davvero cosi', lascerei parlare direttamente le "diverse persone"
> qui evocate. Altrimenti si tratta solo di opinioni personali, degne
> ovviamente del massimo rispetto.
Una "diversa persona" sono io, per le altre puoi controllare in lista,
hanno fatto "outing" già in tre o quattro...
> L'antifascismo non e' un cappello, in quanto e' un ideale che non
> appartiene a nessuno in particolare ed e' invece patrimonio di tutt*.
Sbagliato. E' patrimonio di chi l'ha elaborato, un po' meno di chi lo
vive quotidianamente ma non è in grado di riconoscersi nella
definizione.
Per questo ti dico che etichettare la CM finisce con l'essere escludente.
Poi, se vuoi, ragioniamo sulla differenza tra "antifascismo" e
"anti-fascisti", ovvero tra l'avversare l'ideologia piuttosto che le
singole persone. Ovviamente la seconda cosa è molto più semplice della
prima, perché consente di dirottare la propria azione in gesti
concreti senza rimettere in discussione quanto di realmente fascista
c'è in ognuno/a di noi, incluso il rapporto con la violenza e le sue
varie forme espressive.
> Parole pesanti... Direi che ridirci tutti e tutte che siamo antifascist*
> sia utile in questo momento in cui la "normalizzazione" arriva invece da
> altrove, sistematica e programmata.
Si, utile a rinchiuderci in un recinto.
Saluti libertari, e se credi anche antifascisti (ma non sarò io a
dirtelo, dovrai giudicare dalle mie azioni...)
Ciao
--
Marco Pierfranceschi
~~~~~~~~~~~~~~~~
Mammifero Bipede
http://mammiferobipede.splinder.com
~~~~~~~~~~~~~~~~
"Tutti pensano a cambiare il mondo,
ma nessuno pensa a cambiar se stesso"
L. Tolstoj