[cm-Roma] R: Re: quando lo scontro verbale aiuta a capirsi

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Szerző: atalared@libero.it
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Címzett: cm-roma
Tárgy: [cm-Roma] R: Re: quando lo scontro verbale aiuta a capirsi






>Cosi' come stupisce che
>un'altra persona dotata di raziocinio e certo

non priva di formazione
>politica come Atalared riproponga l'equazione

"fascismo=comunismo".
>
>(Non c'e' veramente tempo per dilungarsi su quanto sia

complessa e
>sfaccettata la storia del comunismo e del movimento operaio, su

quanto
>sia storicamente infondato e sconsiderato mettere insieme cose tanto


>diverse quanto il grandioso e generoso tentativo rivoluzionario degli
>anni

1917-1923 e la sua successiva degenerazione burocratica, su quanta
>e quale

sia stata la varietà e la ricchezza dei "comunismi" e dei
>"marxismi". Va

detto comunque che il buon Atalared si salva in corner
>aggiungendo, dopo la

parola "comunismo", una parentesi contenente due
>paroline magiche:

"socialismo reale").

Potremmo discettare all'infinito sul generoso tentativo
rivoluzionario di ottobre, ma sta di fatto che la generosità popolare è stata
soffocata sul nascere dall'ideologia (menscevica, bolscevica, trotzkista...fa
poca differenza). Non credo occorra fare l'esame di storia su questa lista, ma
Kronstadt e la Spagna del 36 tanto per fare due esempi fra i più noti, qualcosa
dovrebbero insegnarci. La tessera del Partito Comunista Italiano era in tasca a
molti "combattenti" che sono stati spediti in Spagna non certo a raccogliere
margherite nei prati! Durante la resistenza contro il fascismo la
discriminazione delle brigate partigiane libertarie da parte del C.L.N. e degli
"ortodossi" marxisti - comunisti - leninisti - popolari etc. è storia. Sul
patriottismo, nazionalismo "comunista" al confine fra Italia e Jugoslavia in
quei tempi quanto ha scritto Pasolini sulla morte del fratello partigiano
qualcosina ci dovrebbe suggerire.
L'unica equazione che mi riesce di proporre è
ideologia = ideologia, e in questa equazione la cosiddetta ricchezza dei
comunismi e marxismi purtroppo ,quando non degenera in sopraffazione, rimane
uno sterile esercizio retorico.
Il fascismo è solo una delle forme di
organizzazione capitalistica, una delle forme di manipolazione di massa.
Allo
stato attuale, in questa città del pianeta, la bicicletta è un piccolo mezzo di
resistenza umana anticapitalista. L'uso diffuso della bici libera il tempo (no
lavoro vivo o lavoro morto! Il tempo!), può spostare, seppur di poco, l'ago
della bilancia per rendere più equo il rapporto fra la nostra specie malfamata
e il resto delle forme di vita. So per certo che molte delle persone che si
sono ritrovate nella critical mass romana vengono da percorsi di riflessione e
pratica su questi temi. La critical mass ha ampliato la riflessione e
accresciuto la circolazione di queste problematiche, e questo non può che
essere un bene, ma la critical mass rimane la critical mass, esiste perché
esiste la città che intrappola gli abitanti nelle scatole di latta e propone un
mezzo per liberarli. Non è una passeggiata per fare amicizia (ma non lo
preclude), non è un raduno di cicloamatori o una escursione turistica, è una
riappropriazione di spazi negati altrimenti alla vita, credo che ogni giorno
ognuno di noi lo faccia un po' con la propria bici, una volta a l mese si fa
usando l'effetto critico di più bici, e una volta all'anno l'effetto ancora più
critico di ancora più bici che altrettanto fanno in altre città tutti i giorni.
Stiamo di fatto praticando/indicando un'utopia, si prende e si fa, nessuno
comanda e nessuno obbedisce e lo spazio è per tutti senza discriminazioni. Se
tutto questo è l'esatto contrario di quell'ideologia che rappresenta la forma
di organizzazione capitalistica che risponde al nome di fascismo, la cm è
antifascista. Qualcun* sente ora la necessità di riaffermarlo, spero vivamente
lo faccia in questi termini, perché diversamente sarebbe solo una
contrapposizione ideologica che, come la storia ci insegna, produce solo
comportamenti fascisti.
Smentire il "buon atalared" (che invece è incazzato
come na biscia) è facile, ma con la storia è un po' più difficile.