Autore: norma Data: To: controg8, forumgenova@inventati.org Oggetto: [NuovoLab] 357° ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 18 marzo dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
Genova, 357° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
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LIBERTA’ PER IL POPOLO TIBETANO
-“Il 10 marzo 2009 è il cinquantesimo anniversario della pacifica
rivolta del popolo tibetano contro la repressione della Cina comunista
in Tibet…….Questi cinquanta anni hanno portato indescrivibili sofferenze
e distruzioni alla terra del popolo tibetano….I tibetani stanno
letteralmente vivendo l’inferno sulla terra” ( dichiarazione del Dalai Lama)
L’invasione cinese risale al 2 ottobre 1950, quando Mao Zedong invia in
Tibet 40 000 soldati che uccidono 8 000 guardie del Dalai Lama. A metà
degli anni cinquanta le milizie comuniste cominciano a svuotare i monasteri.
Nel 1955 avviene la prima insurrezione armata dei tibetani, con armi
fornite dagli USA.
Nel 1956 il governo cinese scatena una sanguinosa offensiva con 50 000
soldati e bombardamenti a tappeto.
Nel 1959 il Dalai Lama fugge in India. La repressione cinese ha già
fatto 65 000 vittime; 70 000 tibetani vengono deportati nei campi di
lavoro; 80 000 fuggono verso i campi profughi indiani e nepalesi. Pochi
dei seimila monasteri censiti prima del 1959 rimangono intatti,
-Nel marzo 2008 il Tibet vengono commesse aggressioni e violenze contro
gli immigrati cinesi ( l’immigrazione esa stata imposta dal governo
cinese per indebolire l’etnia tibetana). Segue una feroce reazione
poliziesca cinese
-Dallo scorso marzo 1200 tibetani risultano “scomparsi”
Il Dalai Lama non chiede l’indipendenza, ma una significativa autonomia
per la regione tibetana. Ma il governo cinese è sordo ad ogni
rivendicazione.
(fonti: La repubblica ed il Manifesto del 10 e 11 marzo 2009)
SOLIDARIETA’ CON LA LOTTA NONVIOLENTA DEL POPOLO TIBETANO