...compagni meno zerbini dei genovesi!
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Roma - Occupata da Action la sede
della LegaCoop che gestisce il CIE di Lampedusa
*Comunicato stampa*
*/Conclusa l'occupazione della sede della LegaCoop da parte di Action/*
Si è conclusa l'occupazione della sede della Legacoop. In circa 200
abbiamo fatto irruzione per chiedere alla legacoop di prendere posizione
sulla condotta di due sue associate - il consorzio sisifo e la blu coop
- che gestiscono il centro di edintificazione ed esplusione di Lampedusa.
Abbiamo ottenuto un incontro con il Dott. Poletti, presidente nazionale
legacoop e con la dott.ssa Servidoni consigliera delle pari opportunità
del ministero delle politiche sociali. Lampedusa dal 2007 era un centro
di prima accoglienza ed è diventato un centro di espulsione, senza che
questo fosse suffragato da una norma.
Anche i contratti di gestione sono antecedenti. Pertanto, le due
cooperative si sono trasformate da accoglitori a carcerieri. Per noi
questi contratti sono illegittimi giuridicamente e moralmente e vanno
rescissi. NOn è più lo stesso contratto. La legacoop ha iniziato
l'incontro facendo una seria critica alle politiche del Governo e alla
gestione della vicenda di Lampedusa, ritenendo inaccettabile che un
luogo nato per accogliere persone per pochi giorni diventi un carcere
per un anno e mezzo. E a riguardo, si sono impegnati a fare uno
specifico comunicato. Inoltre, incontreranno le cooperative interessate
chiedendo conto della situazione e chiedendo un impegno affinché il
centro possa tornare a svolgere una politica di accoglienza.
Lo stesso contenuto avrà anche una missiva che la dott.ssa Servidori
invierà al Ministro Sacconi e al Ministro Maroni, dove si porrano anche
le questioni relative ad un monitoraggio della condizione strutturale
dello stabile (che ha subito un incendio poche settimane fa) e della
situazione sanitaria.
Non permetteremo che su questa vicenda calino i riflettori! La vera
sicurezza è quella realizzata con serie politiche di accoglienza.
*Vedi anche:*
Comunicato stampa di Action
<
http://www.actiondiritti.com/content/view/346/1/>
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Le pulci sognano di comprarsi un cane,
e i nessuno di smarrire la miseria:
sognano un giorno magico
che piova d'improvviso la fortuna,
che la fortuna piova a catinelle.
Ma la fortuna non piove mai,
né ieri, né oggi, né domani,
nemmeno a goccioline,
per tanto che la invochino i nessuno,
o gli pruda la mano sinistra,
o scendano il letto col piede destro,
o comincino l'anno nuovo rinnovando la scopa.
I nulla: figlio di nulla , padroni di nulla.
I nessuno: i niente, gli annientati, i senza fiato,
morti di vita, fottuti, fottutissimi.
Quelli che ci sono senza essere.
Che non parlano lingue, ma dialetti.
Che non professano religioni, ma superstizioni.
Che non fanno arte, ma artigianato.
Che non fanno cultura, ma un folklore.
Che non sono esseri umani, ma espedienti umani.
Braccia senza volto.
Numeri senza nome,
che non figurano nella storia universale,
ma nella cronaca nera della stampa locale.
I nessuno,
che costano meno della pallottola che li uccide.
"I nessuno" di Eduardo Galeano
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