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Autore: brunoa01
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Oggetto: [NuovoLab] Incidente mortale in porto, vittima un marinaio russo di 49 anni
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Incidente mortale in porto, vittima un marinaio russo di 49 anni


Incidente mortale in porto, vittima un marinaio russo di 49 anni Incidente mortale questa mattina nel porto di Genova. Vittima un marinaio russo di 49 anni, Iuri Roshchin, deceduto all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena dopo essere rimasto schiacciato mentre lavorava sulla nave cargo Catharine, battente bandiera belga, ormeggiata a Ponte Etiopia. La dinamica dell’incidente è al vaglio di vigili del Fuoco, Polmare e degli ispettori dell’Asl. Ieri, altro incidente all'interno dello scalo genovese. Un portuale della Culmv è caduto da una scala a bordo di un mercantile fermo a ponte Libia. In quel caso il lavoratore se l'è cavata con qualche frattura al bacino. La tragedia è avvenuta nelle stesse ore in cui i sindacati denunciano la mancanza di fondi per garantire la sicurezza in porto. Sciopero immediato in porto annunciato 24 ore.

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Nuovo incidente in porto, marittimo resta ucciso
Sciopero sino alle 6 di domani
12 marzo 2009| Samuele Cafasso
E.Cap.
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Altro incidente ieri pomeriggio: portuale ferito in modo non grave
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Poco prima delle 9, nuovo, gravissimo incidente nel porto di Genova.

Secondo quanto confermato dalla Guardia Costiera, Iuri Roshchin, un cittadino russo di 49 anni, è deceduto nell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena dopo un incidente sulla nave cargo Catherine, battente bandiera belga e ormeggiata a ponte Etiopia.

La dinamica dell’incidente
La prima ricostruzione dell’infortunio, fatta dalla Polmare, dice che Roshchin sarebbe rimasto schiacciato contro una paratia della stiva: erano in corso le operazioni di scarico dei container dal garage della nave, quando una “ralla” (la motrice utilizzata per movimentare i container) sarebbe finita con una ruota su un cavalletto, che è stato sbalzato e ha schiacciato il marinaio. Immediata la richiesta di soccorso al 118, fatta dai colleghi della vittima, anche se in un primo momento le sue condizioni non erano apparse gravi, tanto che alla centrale operativa era stato segnalato un trauma toracico da “codice giallo”, quello di media gravità.

Sul posto sono intervenuti anche i tecnici della polizia Scientifica, che hanno condotto i rilievi, i militari della capitaneria di Porto, gli ispettori della Asl del porto, competenti per lo sviluppo delle indagini. Il magistrato che coordina l’inchiesta è il pubblico ministero Alberto Lari.

Secondo quanto appurato dal Secolo XIX, l’uomo era marittimo al terminal Rebora: questo lascia pensare che lavorasse sulla nave in “autoproduzione”, ovvero che il cargo Catarina venisse scaricato direttamente dal suo equipaggio. Quella della cosiddetta “autoproduzione” è una procedura da sempre fortemente contestata dai sindacati.

La reazione di sindacati e lavoratori
Appena appresa la notizia, è stato proclamato uno sciopero immediato di tutto il porto sino alle 6 di domani mattina: saranno garantiti solo i servizi passeggeri. Proprio per oggi (dalle 12, ponte Andrea Doria), i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti avevano organizzato una conferenza stampa per denunciare i problemi conseguenti alla mancata applicazione del Protocollo per la Sicurezza in porto, siglato a maggio 2007 dopo la morte del portuale Enrico Formenti.


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