[Forumlucca] La Banda del buco

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Aihe: [Forumlucca] La Banda del buco
*http://www.giornaledibarga.it/index.html?pg=8&id=1646*
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*Rifondazione Comunista: sul progetto del traforo del Monte Tambura una
santa alleanza PD-PDL

*27 febbraio 2009

Pubblicato in: Cronaca <http://www.giornaledibarga.it/index.html?pg=8&cat=1>

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[image: Rifondazione Comunista: sul progetto del traforo del Monte Tambura
una santa alleanza
PD-PDL]<http://www.giornaledibarga.it/binary_files/articoli/vetta20tambura202_00991.jpg>
*La questione del traforo sotto il Monte Tambura continua a far discutere,
specialmente dopo che a Roma il ministro Altero Matteoli, convinto di questo
progetto, ha convocato un tavolo di confronto con i sindaci dell'alta
Garfagnana: Vagli, Vergemoli, Piazza al Serchio, Minucciano e Camporgiano.
Sugli esiti dell'incontro interviene con un proprio comunivcato stampa il
Partito della Rifondazione Comunista - Circolo della Garfagnana con un
proprio comunivcato stampa dove ribadisce la propria contrarietà al progetto
e spara a zero siu sindaci garfagnini. *
*Ce n'è per tutti, presidente della Provincia, senatore Andrea Marcucci
compresi. *

"I Sindaci di Vagli e Vergemoli (di Forza Italia) e quelli di Piazza al
Serchio, Minucciano e Camporgiano (del PD), si sono incontrati nei giorni
scorsi col capo di gabinetto del Ministero delle Infrastrutture, per
discutere del traforo della Tambura e sostenerne la realizzazione.
Il trivellamento della montagna, è stato benedetto anche dal Senatore del PD
Andrea Marcucci, che ha dichiarato di non aver nessuna pregiudiziale in
proposito.
Si è costituita di fatto* la "banda del buco", *che il 10 marzo si riunirà
di nuovo a Roma per parlare dell'eventuale tracciato del progetto*.
*Questa notizia, dimostra almeno due cose:
Prima di tutto, che in tema di tutela ambientale e di sviluppo della
Garfagnana, non esistono differenze tra PD e PDL.
La "santa alleanza" di oggi, sommata a quella stretta sulla Lucca - Modena
(sponsorizzata sia dal trio di centrodestra Pera, Matteoli, Lunardi, che da
quello di centrosinistra Bonaldi, Pifferi, Guidi), ne sono la conferma più
evidente.
Secondo, che questa gente non ha il senso del ridicolo: se fuori dai nostri
confini (dove ormai si è abituati a digerire qualunque castroneria), si
venisse a sapere di questa intenzione (e, per quel che ci riguarda, faremo
di tutto perché ciò avvenga), i promotori sarebbero ricoperti di risate,
perché tutti penserebbero ad una burla, ad uno scherzo di qualche
bontempone.
Le risate aumenterebbero se, in aggiunta, si scoprisse che la Garfagnana è
servita da una linea ferroviaria non elettrificata, a un solo binario, sul
quale viaggiano treni in condizioni pietose, che rendono un servizio
allucinante agli utenti.
Rispetto a questa questione, gli "amministratori riuniti" fanno come le tre
scimmiette: non vedono, non sentono, non parlano e.. non si spostano
(qualcuno ha notizia di viaggi a Roma per perorare la causa del
potenziamento della Lucca - Aulla?). Lo stesso si può dire per il "podestà"
d! i Barga, con la differenza che lui a Roma c'è già.
Alla "banda del buco", diciamo che farebbero meglio a darsi da fare per
reperire risorse pubbliche da investire nel potenziamento della ferrovia,
per fornire ai cittadini della Garfagnana un servizio degno di un paese
civile e compatibile con l'ambiente.
Da parte nostra, ci opporremo con forza per impedire che il territorio (che
qualcuno – a ragione- propone di far diventare patrimonio dell’Unesco),
venga devastato da opere inutili quanto costose, ma che fanno gola a tutti
coloro che fiutano gli ingenti guadagni che potrebbero derivare da appalti e
sub appalti".
*
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*Da "Il Tirreno" - 5/03/2009*
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*Prevista una galleria di quattro chilometri e mezzo. Ma il primo progetto è
di tredici anni fa
**La “banda del buco” assalta la Tambura
Si torna a parlare di un tunnel per avvicinare la Garfagnana alla costa
*

Matteoli usa la tecnica dello stop and go: si farà senza imposizioni
**


* VAGLI. **Qualcuno, in modo irridente, l’ha chiamata la “banda del buco”.
Del resto l’ironia non è un delitto e se lo fosse, di fronte all’ennesimo
progetto di un traforo sulle nostre montagne, meriterebbe l’attenuante della
legittima difesa. Alcuni sindaci della Garfagnana ci credono: un buco nella
Tambura - 4 chilometri e mezzo di strada - avvicinerebbe sensibilmente la
Versilia a questa parte di Toscana da sempre lontana e dimenticata.
* E ci credono anche per gli incoraggiamenti del governo nazionale, che si è
speso molto, soprattutto nei confronti del sindaco di Vagli Mario Puglia,
esponente di Forza Italia.
D’altra parte, anche se se ne parlava da un secolo, il primo progetto per
una strada che attraverso la Tambura avvicini la Garfagnana alla costa
risale a 13 anni fa, firmatari Altero Matteoli e Gianfranco Fini. Adesso il
primo è ministro delle Infrastrutture e il secondo presidente della Camera.
Ma quasi tre lustri se ne sono andati e di questa strada, per il momento
costata al Comune di Vagli 400mila euro di progettazione, ci sono solo tante
carte e molte promesse. E non è che in quesi anni gli ideatori della strada
della Tambura siano rimasti lontani dai palazzi del potere.
Anche oggi il ministro Matteoli usa la tecnica dello stop and go: «La
strada della Tambura si farà, ma certamente non la imporremo alla Regione».
Un giusto riconoscimento delle autonomie locali, ma anche un bel mettere le
mani avanti: il governo questa opera la vuole, ma se i garfagnini non
l’avranno la colpa sarà del centrosinistra che amministra la Toscana. Fatto
è che in materia di “buchi” sulle montagne, appennini e apuane che siano, i
progetti finora sono rimasti sulla carta perché alla fine si è detto che la
spesa non valeva l’impresa. Basti ricordare la Fivizzano-Mare o il sogno più
recente della Lucca-Modena, per la quale oltre a Matteoli c’era anche
l’allore presidente del Senato Marcello Pera. Una grande opera pubblica, fra
quelle disegnate da Berlusconi nel salottino di Bruno Vespa, pure inserita
nella legge obiettivo, ma di cui si sono perse le tracce senza neppure
troppi rimpianti.
Torniano alla Tambura. A parte i sindaci garfagnini e gli operatori
balneari apuani il progetto è stato accolto con grande freddezza. Ma, come
conviene in politica, senza neppure preclusioni pregiudiziali, tranne quelle
degli ambientalisti. La Regione, il sindaco di Massa, il presidente della
Provincia di Lucca, si sono attestati su una posizione di attesa e di rinvio
delle responsabilità: «Ne possiamo discutere, ma le priorità sono altre».
L’elenco di queste famose priorità è talmente lungo che la Tambura
probabilmente non rischia di vedersi la pancia sventrata da una galleria: a
Lucca si ricordano gli assi viari della Piana, Viareggio pretende il
raddoppio dell’autostrada, altri il completamento della Pontremolese e il
potenziamento della linea ferroviaria Pistoia-Viareggio.
Tuttavia il sindaco di Vagli, con il beneplacito dei suoi uffici tecnici,
che scartano qualsiasi impatto ambientale, spinge con forza il progetto
della strada “dentro” la Tambura, costo cento milioni di euro per bucare con
un tracciato di quattro chilometri e mezzo quel monte per cui i garfagnini
veder Massa non ponno.
Il progetto dell’ingegner Italo Mocci consiste in una strada larga sette
metri, una galleria a due corsie di quattro chilometri e mezzo, 21 piazzali
di sosta e un cunicolo di sicurezza pedonale. Una striscia di asfalto che
probabilmente taglierebbe anche diverse sorgenti di acqua, tra cui quelle
del Frigido. Ma l’ingegner Mocci non si ferma davanti a questi scenari: «Non
c’è nessun problema, come in un’operazione chirurgica le vene acquifere
possono essere ricollegate alla loro sede naturale bypassando il tunnel».
Insomma, taglia e cuci.
Vene dei fiumi e delle sorgenti a rischio, colate di cemento su una delle
zone paesaggistiche più belle della regione, ma anche la possibilità di
incrementare il turismo, di facilitare la mobilità tra la costa e
l’entroterra toscano, di raggiungere più agevolmente le cave di marmo e il
porto di Marina di Carrara. Sui piatti della bilancia c’è tutto questo, ma
anche la voglia smodata di opere pubbliche faraoniche, di quelle che fanno
passare alla storia. Perché 4 chilometri e mezzo di galleria sono poco meno
della metà del traforo del Monte Bianco (11 chilometri e mezzo), varco
fondamentale tra Italia e Francia. Con tutto il rispetto per la Tambura, per
la Versilia e per la Garfagnana.
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    *«Il momento è arrivato, sedici sindaci vogliono la strada»
Il primo cittadino di Vagli non vede difficoltà. Ma la Provincia di Lucca ha
già detto no
*


E per il Comune di Massa il traforo sarebbe un disastro
**


* VAGLI. **Il sindaco, Mario Puglia, è granitico nelle sue certezze. Come il
marmo delle sue montagne: «La strada si farà». Proprio nessun dubbio,
sindaco? «Nessuno - risponde - è giunto il momento, la Garfagnana sta
muorendo. E del resto la strada la vogliono tutti. Ci sono i pareri
favorevoli di 16 sindaci bipartisan, c’è la volontà del ministro. Quindi...
* *Matteoli veramente ha detto che senza il parere favorevole della Regione
non se ne farà di niente...
*«Ma la Regione come fa a dire di no? E poi, se li convoca il ministro
Matteoli?»
*La Regione avrà pure la sua autonomia. Intanto ha già detto che le scelte
prioritarie sono altre. E poi c’è il no anche della Provincia di Lucca.
*«Intanto nella Regione c’è già il si dei socialisti. Il presidente della
Provincia Baccelli è contrario, ma il progetto non è suo. Noi abbiamo già
speso 400mila euro di progettazione. Il no della Provincia è dettato
dall’invidia politica».
*Per la verità c’è anche l’opposizione del Comune di Massa...
*«Non è affatto vero. C’è un ordine del giorno del Comune di Massa,
favorevole alla realizzazione della strada, già 15 anni fa».
*C’è un ordine del giorno di 15 anni fa, ma ce n’è un altro del 9 febbraio
scorso che boccia il progetto...
*«E cosa vuol dire? L’hanno votato in 14».
*Veramente l’hanno votato in 23, più tre astenuti del Pdl.
*«Non significa niente. Ho parlato con il sindaco Pucci. Quando si deciderà
davvero sarà d’accordo».
*Pucci però ha dichiarato che quel traforo sarebbe un disastro.
*«Un disastro? Ma come farà a perdere un’occasione del genere? E poi la sua
amministrazione è in equilibrio e Matteoli lo convocherà».
*Insomma lei proprio non vede difficoltà...
*«E come le posso vedere. Vengo proprio adesso da Roma, ho parlato con i
ministri Matteoli e Prestigiacomo».
*E le hanno dato assicurazioni?
*«Assicurazioni? Certezze. Noi mica facciamo dell’accademia. E non mi
faccia dire altro».
*Altrimenti?
*«Non voglio passare avanti a nessuno. Ma me l’ha detto anche Berlusconi. A
maggio la strada della Tambura sarà nella legge obiettivo».
*Anche la Lucca-Modena aveva il parere favorevole di tutti. Berlusconi,
Matteoli, il presidente del senato Pera...
*«La Lucca-Modena era molto invasiva, doveva attraversare molte province e
anche due regioni. La strada della Tambura è lunga quattro chilometri e
seicento metri e i tecnici hanno già detto che non c’è alcun pericolo
ambientale».
*G.F. *