Auteur: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO Date: À: autorgstudbo Sujet: [autorgstudbo] Domani presidio per il diritto di sciopero
L'ATTACCO AL DIRITTO DI SCIOPERO
È UN ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA
Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare al presidio
VENERDì 6 MARZO
ALLE ORE 15:00
ALLA CABINA LAME (angolo Via Marconi)
per difendere il diritto di sciopero e la democrazia sindacale
Con le nuove norme previste dal Governo sul diritto di sciopero si sta andando
rapidamente verso un nuovo e pericolosissimo capitolo del più vasto tema della
limitazione delle libertà sindacali e costituzionali, della democrazia nel
mondo del lavoro e nella società.
Dietro un linguaggio formalmente tecnicistico, presentato come un intervento per
il solo settore trasporti, il governo predispone la legislazione per gestire in
modo repressivo la fase di grave crisi economica attuale e futura e le
prevedibili risposte dei lavoratori al tentativo di farne pagare a loro il
costo.
L'attacco al contratto nazionale, le nuove norme che si intendono introdurre
sulla rappresentatività sindacale, la nuova concertazione tra governo,
confindustria e sindacati confederali che si è trasformata in una vera e
propria alleanza neocorporativa, sono elementi finalizzati ad impedire le
rivendicazioni e la difesa dei diritti dei lavoratori.
Ciò avviene proprio quando più grave è la crisi economica, più pesanti le
conseguenze per i lavoratori e maggiore la necessità di risposte determinate.
Lo scopo del governo è quello di imporre per legge la pace sociale, vietando e
criminalizzando il diritto di sciopero:
Ridurre al silenzio i lavoratori mentre si celebrano i misfatti nel settore dei
trasporti - TPL, Fs, Tirrenia, Alitalia - con migliaia di esuberi, di messa in
mobilità, di licenziamenti e il relativo aggravio sulla qualità del servizio e
dei costi.
UN COLPO DI MANO CHE VA SVENTATO SUL NASCERE , INSIEME A TUTTI I TENTATIVI
PROTESI A METTERE AL BANDO LA COSTITUZIONE E I DIRITTI FONDAMENTALI.
Illegittima e autoritaria l'ipotesi di consegnare lo sciopero, che è un diritto
individuale sancito dalla Costituzione, alla disponibilità gestionale di
sindacati che rappresentino il 50% dei lavoratori; assurdo perché in molte
aziende la sindacalizzazione non arriva neanche al 50%.
Nonché il referendum preventivo che tende a dilazionare e snaturare l'azione di
sciopero, già oggi estremamente contrastata dalle limitazioni della
Commissione di Garanzia e dai ripetuti divieti del governo.
Inaccettabile infine la forma di lotta virtuale che di fatto elimina il diritto
di sciopero proponendo lo sciopero finto, con la perdita secca della giornata
per il lavoratore ed una impercettibile riduzione dei profitti per l'azienda.
Contro questo ennesimo tentativo di eliminare il diritto di sciopero rispondiamo
con la mobilitazione immediata contro governo e padroni, cisl, uil cisal e ugl e
finalizzando a questo obbiettivo gli scioperi già programmati a partire da
quello per il trasporto aereo del 4 marzo.