[NuovoLab] *SPAM* legambiente e la gronda autostradale a gen…

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Autore: ANDREA AGOSTINI
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To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] *SPAM* legambiente e la gronda autostradale a genova




Comunicato stampa Legambiente Liguria



La posizione dell'Associazione sull'eventuale costruzione della Gronda è negativa in quanto riteniamo siano mancate fino ad ora le condizioni per poter decidere non tanto come costruirla ma semmai se è necessaria.



Questa gigantesca opera si affianca ma non si integra, per l'assenza di un' analisi più globale degli scenari di traffico a partire da considerazioni di tipo macroeconomico, con nessuna delle altre numerose iniziative di carattere infrastrutturale che vengono costantemente calate nel già delicato territorio genovese; dal nuovo Piano Urbanistico Comunale 2010 al grande progetto degli Erzelli, passando attraverso la trasformazione del Porto e la sua necessaria integrazione con la Città, per non parlare delle preziose aree bonificate dell' ILVA di Cornigliano fino alla costellazione degli innumerevoli interventi chirurgici che interessano, da ponente a levante, la città costruita.



Rifiutiamo pertanto di scegliere una delle ipotesi di tracciato di ASPI : non solo perchè non ci convincono e ci vedono contrari, ma perchè sono sbagliate in quanto derivano da una scelta parziale di mobilità , quella su gomma, che era scontato venisse proposta da un operatore delle autostrade come ASPI. Non ci convincono anche per l'inadeguatezza dei dati sinora disponibili sui flussi di traffico che non hanno comunque scoraggiato le Istituzioni pubbliche, che amministrano il territorio, a decidere per la costruzione della Gronda.



È essenziale, invece, che si proceda nella ricerca delle soluzioni dei problemi di traffico delle merci, che innegabilmente soffocano Genova, considerando prima di tutto l'interazione sinergica delle diverse tipologie di mobilità, mettendo al centro il rilancio della ferrovia e del trasporto su ferro integrato da interventi di tipo autostradale, ma limitatamente alle direttrici nord-sud (nodo di San Benigno).

La soluzione , invece, del problema della mobilità delle persone deve partire da un nuovo e più efficiente piano cittadino della mobilità , che abbia come obiettivo principale il potenziamento del trasporto pubblico.



Per questi motivi rilanciamo con vigore un appello a ricominciare il confronto partendo dall'opzione zero, che per noi non vuol dire "zero soluzioni" ma semmai "zero Gronda" .



Abbiamo comunque accettato di partecipare al debat public sulla Gronda perchè rappresentava in ogni caso uno dei pochi strumenti partecipativi che la legislazione ci garantisce.

Riteniamo, però, che tale dibattito finora sia risultato incompleto, non tanto per volontà della Commissione che lo gestisce, quanto per il vuoto politico creato dall'assenza, in un ruolo impegnato a far capire le ragioni della scelta, da parte degli Enti pubblici responsabili.

Ma qualunque sia il giudizio espresso, esso è servito comunque ad evidenziare le contraddizioni dei proponenti; dall'inadeguatezza della documentazione preparata da ASPI quale condizione necessaria per il confronto, all'assenza di una proposta di bilancio ambientale, sociale ed economico, basato sull'analisi costi-benefici, che e' indispensabile anche in questa prima fase pre-progettuale, coerentemente con i criteri di sostenibilità estesa della procedura di valutazione ambientale strategica stabilita dalla direttiva europea e recepita dalla legge italiana.



Auspichiamo pertanto la necessità di riprendere il filo della costruzione di un percorso partecipato che si fondi su un'idea di Città e di pratiche di mobilità più sostenibili: è importante inoltre che questo Dibattito Pubblico diventi Globale , cioè interessare non solo la Gronda ma tutte le opere che in qualche modo sembrano destinate a trasformare radicalmente Genova ed il suo territorio nei prossimi anni. Le Istituzioni pubbliche quindi devono tornare a svolgere un ruolo attivo nel dibattito, dimostrando di saper gestire correttamente il futuro della Città e del suo territorio.



Legambiente sarà come sempre rigorosa nel merito della discussione, schierata senza ambiguità in difesa delle leggi e delle pratiche partecipate, opponendosi ogni qualvolta si intravvedano manovre di politica pasticciata a vantaggio di interessi privati e non della collettività.



Legambiente per questi motivi parteciperà alla manifestazione prevista a Genova il 6 Marzo 2009.



Stefano Sarti Presidente Regionale Legambiente

Franco Montagnani responsabile regionale infrastrutture Legambiente



Genova 1 Marzo 2009