Proposta di un'altra campagna per la città di Perugia.
quello che segue è solo una bozza che serve come base di partenza per una discussione più approfondita e partecipata.
Invitiamo tutte e tutti (assoiazioni, comitati, sindacati e singoli) a partecipare all'assemblea che si terrà mercoledì 11, ore 21 al circolo Island di via Magno Magnini Madonna Alta.
A presto
Elisabetta
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!
Sono passati circa 7 mesi dallo scoppio della crisi finanziaria mondiale che partendo dai mutui subprime ha trascinato con se l'economia neoliberista, basata, invece che sul lavoro e la produzione reale, sugli indebitamenti verso finanziamenti facili, offerti come redditizi ma che chiedendo il conto, si impossessano delle nostre vite.
Il sistema si è rivelato fallimentare ma vuole sopravvivere, e vuole far pagare il prezzo della sua sopravvivenza:
-a chi lavora (mancanza di reddito per chi non ha tutele, cassa integrazione per chi ancora ha quello che è rimasto della contrattazione),
-a chi studia attraverso la privatizzazione delle università, i tagli alla scuola e dei docenti,
a tutta la collettività attraverso una maggiore spinta privatistica dei servizi essenziali (acqua, energia, rifiuti, sanità) Infatti i gestori privati, ricorrendo ai finanziamenti facili, costringono noi utenti, attraverso le tariffe, a pagare le finanziarie, esse stesse causa della crisi,
alla società, instillando la competizione alla ricerca del lavoro, la paura del diverso, e trasformando il senso d'insicurezza verso il futuro, in insicurezza fisica;
ai territori con la privatizzazione delle risorse, dei beni comuni e la devastazione in nome dell'innovazione tecnologica che crea solo nuovi sfruttamenti.
Anche nella nostra città si continua a perseguire una politica volta alla salvaguardia del privato a spese della collettività.
Lo vediamo nellesternalizzazione di tutti i servizi, dalle mense scolastiche alle pulizie;
nei servizi sociali affidati al sacrificio degli operatori;
nella privatizzazione dei servizi essenziali, vedi rifiuti e acqua;
nella progettazione di un nuovo inceneritore, investimento che farà arricchire chi lo costruisce a discapito della nostra salute;
nelleventuale esistenza nel bilancio comunale di finanziamenti con i derivati. Di quanto siamo nelle mani della finanza?
In prossimità delle elezioni amministrative ed europee, è tempo di fare unaltra campagna elettorale.
Una campagna che invece di proporre ritratti, proponga i contenuti per la città che vogliamo e cioè la restituzione alla collettività dei beni comuni sociali, materiali e immateriali per una società democratica e partecipata, interculturale, che crei integrazione tra i popoli, tuteli i diritti di tutti e si occupi finalmente dei bisogni.
Molte saranno le iniziative dell'altra campagna:
ripubblicizzazione dell'acqua: raccolta delle firme per inserire nello statuto comunale la modifica che dichiari l'acqua un bene e un servizio privo di rilevanza economica, in modo da uscire dalla logica della legge 133/2008 e ritornare ad una gestione pubblica e partecipata da utenti e lavoratori;
6 marzo: da Belem a Istambul incontro e proiezione del film Agua mi sangre presso il CSA ex mattatoio Ponte San Giovanni contro il consiglio mondiale dell'acqua delle multinazionali e dei governi privatizzatori;
- 7 marzo: diamo un calcio al razzismo, torneo di calcetto presso il Parco di via della Pallotta dalle
ore 12.
e......tutte le altre iniziative che verranno..........