12 febbraio 2009
Tratto da:
http://www.pflp.ps/english/
Il
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina si complimenta con
gli studenti Britannici per l’ondata di occupazioni in solidarietà al
popolo Palestinese e lo stesso Fronte, in un comunicato del 12
febbraio, ha chiesto di continuare ed allargare il movimento.
L’Fplp
si è complimentato con gli studenti della Manchester University e con
oltre 20 università britanniche che hanno accolto l’appello del popolo
palestinese per il sostegno e la solidarietà di fronte ai massacri e
alle aggressioni contro la nostra gente a Gaza e la complicità e il
coinvolgimento del governo e degli ufficiali Britannici, Statunitensi e
dell’intera Unione Europea nell’assedio del nostro popolo e nel
tentativo di sottomettere e sopprimere i nostri diritti.
Piuttosto
che rendersi complici, questi studenti sono passati in prima linea,
occupando le università e richiedendo che le università prendano
posizione per interrompere l’assedio contro il nostro popolo a Gaza,
come elencato di seguito (dalle richieste degli studenti della
University of Manchester):
1) La University of Manchester deve
pubblicare un comunicato che condanni le azioni di Israele nella
striscia di Gaza, riconoscendo in particolare gli effetti sulle
istituzioni scolastiche, come il bombardamento dell’università islamica
di Gaza, e che esprima preoccupazione sulle accuse di crimini di guerra
2) Sostenere una giornata di raccolta di fondi per il campus il cui
ricavato vada all’appello Disasters Emergency Committee (DEC) per Gaza
3)
L’Università deve diffondere l’appello del DEC in qualsiasi modo
possibile (anche con un banner sul sito web) e deve mettere pressione
alla BBC e a Sky affinché trasmettano la promozione di quest’appello.
4)
Tutte gli attrezzi e le provviste in più degli edifici che sono state
rinnovate devono essere mandate a Gaza sul convoglio Viva Palestina.
5)
L’Università deve partecipare alla campagna BDS fermando la vendita di
prodotti di merci Israeliane, nei locali dell’università e deve
smettere di comprare qualsiasi di attrezzo per il campus da compagnie
israeliane.
6) L’Università deve disinvestire da tutte le
compagnie direttamente coinvolte nella produzione di armi. Chiediamo
anche che l’Università prenda seriamente in considerazione la questione
della trasparenza negli investiventi
7) L’Università deve
pubblicamente sostenere il diritto di protesta dei suoi studenti, come
le occupazioni. Su questa linea l’università deve facilitare lo
svolgimento della conferenza “Students for Palestine”, che si terrà la
seconda settimana di aprile.
8) L’Università deve mandare un
messaggio pubblico in solidarietà con l’Università Islamica di Gaza, il
cui campus è stato praticamente distrutto, e pubblicarlo sul sito web
dell’università e diffonderlo agli indirizzi e-mail dell’università.
9)
L’Università deve emettere almeno cinque borse di studio per gli
studenti Palestinesi e cinque borse di studio per gli studenti
israeliani che rifiutano di prestare servizio nelle FDI.
10)
L’Università deve creare un modulo sulla storia palestinese disponibile
come modulo opzionale per qualsiasi studente della University of
Manchester.
11) L’università deve applicare tasse pari a quelle
che pagherebbero in patria agli studenti palestinesi che vogliono
frequentare la University of Manchester
12) L’Università non deve
vittimizzare coloro che partecipano all’occupazione e si deve essere
possibile un movimento libero sia dentro che fuori lo spazio occupato.
La
lotta del popolo palestinese per la liberazione è un confronto con
l’imperialismo e il sionismo a livello palestinese, arabo e
internazionale e queste azioni dirette di solidarietà sono una parte
critica della nostra lotta per raggiungere i nostri diritti nazionali
di auto determinazioni, sovranità e di rompere la stretta mortale
dell’imperialismo e del sionismo intorno alla nostra gente.
Inoltre
nel momento in cui il livello di coinvolgimento della NATO e
dell’Unione Europea è aumentata per prolungare l’assedio contro la
nostra gente e sopprimere i nostri diritti nazionali, la lotta di
questi studenti per porre fine all’assedio a Gaza e per isolare
internazionalmente Israele è stata particolarmente importante.
Particolarmente
ci complimentiamo con gli studenti della University of Manchester per
aver preso la risoluzione di boicottare Israele al suo meeting
generale, coinvolgendo più di mille studenti e per aver mandato
messaggi di solidarietà e di sostegno a tutti gli studenti e le altre
persone in Gran Bretagna e intorno al mondo che stanno lottando per la
liberazione della Palestina.
Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli
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