Szerző: FAI Torino Dátum: Címzett: cerchio Tárgy: [Cerchio] Da Lampedusa a Torino rivolta contro i CIE/lager
Da Lampedusa a Torino rivolta contro i CIE/lager
Lampedusa, luogo dolente dove le frontiere dell'odio e del razzismo elevano i loro muri, è il simbolo concreto della guerra contro i poveri che sta dilaniando l'Europa.
Maroni vuole farne un enorme carcere, ma chi semina vento raccoglie tempesta: nella rivolta degli immigrati tunisini buona parte del lager è andata in fumo, bruciata dalla rabbia sorda di persone ammassate come bestie in attesa della deportazione. Ormai da settimane il fuoco stava covando sotto la cenere delle speranze perdute di chi, per conquistarsi una vita, l'aveva rischiata nel deserto e in mare.
27 ribelli di Lampedusa sono stati portati al CIE di corso Brunelleschi a Torino, ma non è bastato a spegnere la loro rivolta né a smorzare la determinazione a lottare per la libertà. Anzi. Giovedì tutti i reclusi del CIE hanno rifiutato il cibo pieno di psicofarmaci che gli rifilano i secondini della Croce Rossa. Lo sciopero della fame è continuato venerdì 20 coinvolgendo almeno metà dei reclusi, che chiedono la liberazione immediata.
Un gruppo di antirazzisti e anarchici si è dato appuntamento sotto i muri del CIE. Musica, petardi, battiture e grida si sono intervallati con le testimonianze dei reclusi che raccontavano le loro storie al telefono. Storie di violenza, sopraffazione, sfruttamento e storie di resistenza. Molti chiedevano agli antirazzisti di entrare, per vedere la realtà di una prigione per senza carte. Ma le porte di un CIE, come di ogni prigione, sono chiuse.
Gli immigrati hanno buttato per aria i materassi e sparso in giro l'immondizia.
Fuori dal muro "libertà, libertà".
Nuovo appuntamento domani
sabato 21 febbraio alle 16
davanti al CIE
Altri appuntamenti:
La crisi se la paghino i padroni!
Martedì 24 febbraio punto info in via Po 16 dalle 18.
Giovedì 26 febbraio assemblea "La crisi se la paghino i padroni!". Oltre la resistenza per l'azione diretta e l'autogestione.
Introduce Stefano Capello. In corso Palermo 46 dalle 21.