著者: ANDREA AGOSTINI 日付: To: forumgenova 題目: [NuovoLab] legambiente : nervi cantieri per box fermi disastro
ambientale avanti tutta
metto in rete un articolo apparso ieri sul secoloxix e un testo messo in rete nell'ottobre scorso in cui si parla degli stessi argomenti
andrea agostini
A Nervi rallenta il cantiere per l'autosilo da 300 posti
Il parcheggio di San Siro procede a rilento
per problemi legati
al vecchio cimitero.
Prenotazioni in calo
19/02/2009
TUTTO FERMO nel cantiere del parcheggio di San Siro, l'autosilo da 300 posti auto progettato tra via Somma e via Franchini. Una boccata d'ossigeno per risolvere il problema dei posti auto in un quartiere congestionato come Nervi. Nonostante i box siano già in vendita con tanto di pubblicità, i lavori sono fermi. A dir poco a rilento per due diverse ragioni.
La prima è legata alla distanza - non sufficiente - del cantiere dal piccolo cimitero di Nervi (detto il vecchio cimitero). La seconda è una questione assai più profana. A Nervi si stanno costruendo quasi mille box auto, tutti privati e tutti concentrati tra la via Aurelia e le strade del centro: troppi in un momento di crisi immobiliare. Dunque i posti auto non si vendono e i lavori vanno a rilento.
«Effettivamente c'è il problema del cimitero, dove tra l'altro si trovano tombe perpetue, che non possono assolutamente essere spostate - dice Francesco Carleo, presidente del municipio levante - Si deve trovare un modo per superare quest'impasse, anche perché i parcheggi servono e comunque una volta aperto un cantiere tanto imponente e invasivo, non si può pensare di lasciare tutto nelle attuali condizioni».
Quanto alla mancata vendita, si tratta di una circostanza ormai nota, che coinvolge anche gli altri cantieri attualmente aperti, come quello di Capolungo o quello che da via Somma interessa la collina di Sant'Ilario. «I lavori sono iniziati in un periodo di vacche grasse, quando tutti i costruttori investivano in box auto - dice Gianni Calisi, capogruppo del Pd in municipio - Oggi, in pochi mesi, tutti i progetti di vendite facili e a prezzi remunerativi hanno subito un drastico stop e le conseguenze si vedono».
Via Somma è una palestra per i costruttori di box: cinque i progetti approvati e in fase di attuazione, che prevedono la creazione di posti auto privati e pubblici. Ma allargando la prospettiva alle strade limitrofe (via Casotti e viale Franchini), si arriva al numero record di sette interventi per la costruzione di altrettanti silos interrati. Del resto basta passare, a piedi o in auto, lungo la via per rendersi conto della situazione.
Tenendo conto che la strada è lunga mille e 500 metri, è aperto un cantiere ogni duecento metri. Ovviamente non tutti gli interventi sono uguali: si va dall'enorme sbancamento della collina tra via Somma e San Rocco, al piccolo intervento in un giardino privato per costruire quattro box auto e una piscina. Ma di operai e di mezzi in movimento, da un mese a questa parte, se ne vedono pochi.
Edoardo Meoli
Urbanistica spianificata: la parcheggite acuta. Malattia immor(t)ale della amministrazione e della sua burocrazia.
La parcheggite e una malattia molto diffusa fra gli spianificatori pubblici genovesi e ci si potrebbe scrivere un libro.
Per comodita di narrazione mi limitero a descrivere un caso circoscritto seppur pregnante. La parcheggite acuta nel quartiere di nervi.
Nervi e un quartiere cittadino dell estremo levante cittadinom gia comune autonomo con acune miiaia di residenti ed unanutritissimapresenza di nostagici dell autonomia perduta.
Per l argomento che ci interessa, a viabiita ha una situazione moto sempice: due strade una la vecchia aurelia che l attraversa da ovest ad est per buona parte in senso unico. Un atra a nuova aurelia che piu a nord la circunaviga.
Orgoglio e sofferenza dei residenti sono i parchi un po maridotti ma soprattutto raggiungibii in auto solo percorrrendo la strettissima via aurelia vecchia per raggiungere l unico park a rotazione nei pressi dea stazione.
Per questa ragione ogni fine settimana centro di nervi e ammorbato dai gas di sarico e da rumore generati da una inesauribile lunghissima codadi auto e puman in vana attesa del posto libero al parcheggio.
Da un punto di vista dell urbanista il discorso e sempicissimo. Servono parcheggi pubblici a rotazione anche per i pullman che portano turisti al polo museale interno ai parchi.
Servono, servirebbero ma non ci sono e non ci saranno.
Negli ultimi dieci anni i pianificatori affetti da parcheggite ne hanno previsti tre lungo l asse della vecchia via aurelia. Il primo all altezza dello svincolo di corso europa e un parcheggio privato per xxxx auto grande profitto per i privati grave danno per il pubblico oberato per anni da un cantiere infinito e compensato con qualche vascone cementato con arbusti vari e una piccolissima area per il capolinea di due minibus.
Il secondo parcheggio autorizzato dagli spianificatori pubblici sta all angolo tra via marco sala ( un pezzo della via aurelia vecchia ) e via santilario. Anche qui parcheggi privati ma parecchi invenduti. E si perche ogni volta che piove forte si allagano e dopo le disavventure dei primi imprudenti proprietari la voce e girata e i nerviesi si sono tenuti alla larga. Ovviamente i progetto e stato analizzato approvato e collaudato magari in agosto qiando non piove. Poverini i collaudatori. Nessuno gli ha detto degli allagamenti in zona.
Ovviamente il comune interviene a nostre spese per asciugare tutto e il contop non lo presenta ai privati, meno che meno agli spianificatori o ai collaudatori idrociechi.
Poco piu in la in via casotti ( altro pezzo della via aurelia vecchia. Un altro parcheggio, anche qui solo per privati ( il piu redditizio ) e qui l acqua c e anzi c e un rio che vien giu a vaanga dai monti e si scarica con una cascata sulla passeggiata a mare.
Ora tutte le regole della pianificazione urbana in europa recitano che le aree esondabii vanno rinaturalizzate.
Ma qui siamo a genova i piaificatori sono affitti da parcheggite e ovviamente hanno autorizzato la costruzione direttamente sul rio con l accortezza di un be tubone in cemento che nessuno cura coi risutati facimente prevedibii alle prime forti piogge e anche qui dopo i primi sfortunati gli acquirenti latitano.
Oneri a favore del pubblico un giardinetto e qualche panchina che essendo limitrofi ai parchi ne subiscono la concorrenza restando ( prevedibimente per noi non per gli spianificatori che hanno approvato ilprogetto ).
I biancio per i pubblico e sconfortante solo costi e disagi nessuna souzione ai probemi della viabiita.
Ma per nulla ammansiti dai risutati di dieci anni di assiduo lavoro gi spianificatori ne hanno autorizzati altri 4.
Uno nelle aree della parrocchia ( la carita si sa costa ma anche con la speculazione ? ) xxxx posti , tutti privati in via donato somma ( aurelia nuova )
Nella stessa via altri 250 ( ? ) nell area nota come le streghe, con lo sventramento di un uliveto ( tre? Fasce ) un ascensore privato e 90 posti macchina a rotazione ma solo per 5 ( ? ) anni e poi il proprietario e' libero di venderli tutti a privati. Otretutto il posto e isolato e non servito da mezzi per raggiungere parchi musei e passeggiata a mare e quindi sono posti a rotazione che resteranno vuoti anche in assenza di ipotesi di pedonalizzazione delle aree centrali del quartiere.
Il terzo parcheggio sempre in via somma all angolo con via dei floricultori ha visto l autorizzazione all abbattimento di numerosi aberi di alto fusto e in area esondabile ( stesso rio di via casotti ).
Il quarto nella stessa via all altezza di capolungo per xxxx parcheggi privati e 27( ? ) pubbici vede una splendida area a serre verde, produttiva e storicamente significativa per l' identita storica del quartiere. Ovviamente questa autorizzazione da parte dei nostri spianificatori e stata possibie grazie ad una inopportuna veriazione da area verde agricola inedificablie ad area a servizi. Anche in questo caso nessuna utiita pubbica significativa e molti danni ambientali certi.
In sostanza nessuna programmazione su territorio nessuna utilita pubblica il costante scarico sulle finanze pubbiche dei danni di gestione e costruzione dei singoli e dei privati, il facile profitto per la speculazione fondiaria ed immobiliare basato su una stesura delle regole urbanistiche su linee privatistiche.
Questa e una storia vera che vale per nervi ma che e pari pari identica in tutta la citta.
E ora di farla finita. I cittadini l hanno capito, i giudici anche. Il mondo politico e le amministrazioni no. Altro che discontinuita: cemento cemento cemento anche il verde tutto in orridi vasconi quello pubblico tutto sventrabile e cementoasfaltabile per far soldi.
Ma puo continuare cosi?