Autor: blanca Datum: To: forumlucca Betreff: [Forumlucca] Da Andrea Onori
Ricevo dal mio amico Andrea e reinoltro con piacere
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> Oggetto: viva caselli,viva il pool antimafia
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> Questa era la notizia che avevo raccolto qualche tempo fa
> raccontando una tragica morte di un ragazzo di Campobello di Licata
> (Agrigento):
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> “(Repubblica) Un ragazzo di 24 anni, Giuseppe Gatì, è morto questo
> pomeriggio a Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, dopo
> essere stato folgorato da una scarica elettrica. L'incidente è
> avvenuto nel caseificio di proprietà del padre della vittima,
> coordinatore cittadino del Pd.
> Il ragazzo, che lavorava con il padre, non si è accorto che c'era un
> filo scoperto, inavvertitamente l'ha toccato ed è morto folgorato. I
> carabinieri hanno aperto un'inchiesta. Nelle settimane scorse
> Giuseppe Gatì si era reso protagonista di una accesa contestazione
> al sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi durante la presentazione
> dell'ultimo libro del critico d'arte ad Agrigento.”
>
>
>
> Giuseppe è morto mentre lavorava: era andato a prendere il latte da
> un pastore ed è morto fulminato mentre apriva il rubinetto della
> vasca refrigerante del latte. E’ morto dentro una bettola di legno.
> Apparentemente il suo caso poteva essere tranquillamente chiuso se
> non fosse per la sua lotta frenetica contro la mafia. Suo padre ha
> detto, distrutto dal dolore, in lacrime: “Sono sempre stato
> orgoglioso di mio figlio, anche se a volte ho dovuto rimproverarlo,
> solo perchè mi preoccupavo per lui. Ma sono orgoglioso di lui per
> tutto quello che ha fatto.”
>
> Leggendo quell’articolo e non sapendo inizialmente della sua
> attività politica, ho visto questa morte come una tragica fatalità
> toccata ad un semplice ragazzo, un mio coetaneo. Poi, non so perché,
> ma mi è cresciuta la curiosità di sapere chi fosse veramente
> Giuseppe Gati ed ho iniziato a documentarmi su di lui nei motori di
> ricerca e sono venuto a conoscenza di molte attività di Giuseppe,
> che moltissime persone che erano accanto a lui sapevano benissimo,
> ma io non venivo a conoscenza di tutto ciò.
> Forse un po’ distratto e con problemi di connessione non ero a
> conoscenza che più di 3.000 persone lo hanno salutato per l’ultima
> volta nel suo gruppo facebook eppure per me era uno sconosciuto e
> non sapevo delle sue attività contro la mafia.
> Un mese prima della sua morte aprì un blog (“la mia terra la
> difendo”) e lanciava le sue lotte contro la mafia e tutte le
> ingiustizie, diceva: "per combattere il servilismo che ogni giorno
> di piu' avvolge il nostro Paese", scegliendo di rimanere in Sicilia,
> "di non andare via anche se vivere qui è duro, durissimo".
> Un ragazzo della mia età, con una grande voglia di cambiare e di non
> tacere, forse per molti era solamente un esaltato che armato di
> telecamera irrompe nel bel mezzo di una presentazione del libro cui
> è presente il sindaco di Salemi e Vittorio Sgarbi, ma per me è un
> semplice ragazzo che viveva di democrazia e voglia di giustizia.
> Giuseppe, inizia a urlare alla legalità: "Viva Caselli, viva il pool
> antimafia! Viva Caselli, viva il pool antimafia!". Una bestemmia,
> quasi.
> In seguito verrà allontanato dalla forza pubblica, sequestrato,
> portato in Questura e rinchiuso in una stanza. Ci rimarrà più di
> un'ora e mezza. Quel video fa il giro della rete, ma io sono venuto
> a conoscenza solamente dopo la sua morte (fatale?). Anche Beppe
> Grillo parla di lui nel suo post definendolo un piccolo Eroe ed ora
> dalla sua morte arrivano i complimenti, troppo tardi, troppo tardi,
> troppo tardi!!! L’informazione ancora una volta è rimasta vittima di
> un potere indifferente e da lunghi sonni profondi mentre lui gridava
> ad alta voce e denunciava la corruzione e la violenza nel suo
> territorio ma nessuno lo ascoltava. Mi fa venire in mente un certo
> peppino che urlava da Radio Aut…
>
> Nel suo blog diceva: “Non mi credo un eroe, mi credo una persona
> normalissima con una voglia di legalita' e giustizia, forse troppo
> per vivere qui...”
>
> “LE SUE IDEE, SONO LE NOSTRE E CONTINUERANNO A CAMMINARE SULLE
> NOSTRE GAMBE”
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