[Forumlucca] I: [ror] ad un passo dalla dittatura.. e forse …

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Autor: aunchb@tin.it
Data:  
A: andreapolcri, spaziautogestiti, corradinadonatelli, danielelombardi11, lelenina83, grazia.fabio, faber.b, forumlucca, francepinti, giorgio.giorgio, giorgio.s4, ecgfuser, l.maluvi, manuel.musetti, straussmarco, marimma, massimiliano.piacentini, mau.mel, dicesaremirko, patti.sirya, rsens, milvareck, stebbo76, stefanocitti, studentilucca, ferri60
Assumpte: [Forumlucca] I: [ror] ad un passo dalla dittatura.. e forse pure di meno


----Messaggio originale----
Da: giorgio.giorgio@???
Data: 6-feb-
2009 9.11 PM
A: <aunchb@???>, <donatellacavagnaro@???>
Ogg:
I: [ror] ad un passo dalla dittatura.. e forse pure di meno






_____

Da: redazioneror-bounces@???
[mailto:redazioneror-
bounces@???] Per conto di Mortimer Gomez
Inviato: venerdì 6
febbraio 2009 18.23
A: mailing list ROR
Oggetto: [ror] ad un passo
dalla dittatura.. e forse pure di meno



Vi inoltro un messaggio che
ho fatto veicolare a titolo personale

tra alcuni attivisti del mio
posto di lavoro, ve lo riporto così come mi è
venuto fuori ieri con
tanta amarezza e sconforto ma con una sincera
determinazione a non
abbassare più la testa di fronte a simili provocazioni.
Seguiranno
comunicati e quanto altro.

ciao    


Ronerto



Parlo del rinvio a
giudizio di gran parte del collettivo PrecariAtesia e di
altri
compagni/e legati all’autorganizzazione e ai COBAS per lo sciopero del
1/6/2006 ad ATESIA. Rinvio a giudizio che vedrà l’8 aprile 2009 il
processo.

L’accusa è di aver manifestato liberamente il proprio
dissenso nei confronti
delle politiche aziendali e aver bloccato con i
nostri corpi e con gli
striscioni, l’accesso a chi voleva entrare a
lavorare.

E’ aggravante il fatto che sugli striscioni c’erano scritte
frasi contro la
precarietà del lavoro e che forse qualcuno ha gridato
frasi lesive della
dignità di una grande azienda come Atesia.

Sembra
una barzelletta ma è un fatto che vede oggi imputate diverse persone
e
solo per aver espresso pubblicamente la propria opinione.

Negli atti
giudiziari otre ai nomi delle persone vengono citati: il
collettivo
PrecariAtesia, la confederazione COBAS, e lo SLAI-COBAS di
Napoli.

Appare evidente che questo non è un attacco ai singoli e alle
organizzazioni
ma a tutta la classe lavoratrice, e quindi che non è un
problema locale ma
quantomeno nazionale. Se una lotta per migliorare le
condizioni di lavoro e
di vita, viene ridotta a un bieco problema di
ordine pubblico, allora è
veramente la fine di ogni fragile speranza di
salvezza. Possiamo anche
incominciare ad aprire le porte di casa ai
militari e prepararci a farci
installare le telecamere fin dentro il
cesso.

Credo sarebbe bene fare uscire non uno ma cento comunicati di
condanna e
preparare una campagna di solidarietà e di accusa contro chi
si pensa di far
naufragare le lotte in un’aula di tribunale.

Saluti e
scusate se sono stato troppo diretto

Roberto



P.S. Considerate solo
una cosa che il primo giugno non è successo niente
solo un semplice
picchetto come da anni vengono fatti. Quindi questa
potrebbe essere l’
inizio di una serie di azioni del genere, e se non ci si
opporrà
saldamente a questa, ne potrebbe derivare un interminabile effetto
domino.





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