Fatti di Nettuno: razzismo e guerra tra poveri sono la risposta di Vaticano e borghesia alla crisi.
Nella notte tra sabato 2 e domenica 3 Febbraio a Nettuno una banda di balordi ha aggredito, cosparso di benzina e dato fuoco ad un immigrato indiano senza tetto che dormiva sulle panchine della stazione ferroviaria. E'sotto gli occhi di tutti come media, politicanti e forze dell'ordine si vanno affannando nel coprire le reali ragioni dell'accaduto: tante lacrime di coccodrillo e solida unità nel sostenere la tesi della "bravata" e dell' "efferata violenza da parte di giovani alla ricerca di emozioni" (per riportare le dichiarazioni degli sbirri che seguono il caso).
La realtà dei fatti ci dice però chiaramente che i fatti di Nettuno sono un episodio covato e partorito nel clima d'odio razziale, caccia all'immigrato e di guerra tra poveri innescato dai fascisti, razzisti e mafiosi della banda Berlusconi con le spalle coperte dalla nuova destra PD e con la benedizione del Vaticano. Le lacrime di coccodrillo dei politicanti e la manipolazione dell'opinione pubblica (nascondendo la radice razzista di certi fatti e disquisendo di fantasiose "crisi di valori" dei giovani), il filantropismo del mafioso Schifani prodigo di "aiuti" verso l'immigrato aggredito e la solita "indignazione" di Napolitano servono a nascondere tutto questo e a proseguire imperterriti nel dare corpo alla mobilitazione reazionaria delle masse popolari. Servono a nascondere che fatti come quello di Nettuno sono la naturale prosecuzione delle martellanti campagne d'odio razziale costruite dal teatrino della politica, aizzate dalle Autorità e messe in pratica da manovalanza fascista, balordi di varia specie e dalle stesse forze dell'ordine (giusto una settimana fa a Civitavechia un ispettore di polizia ha aggredito e ucciso a colpi di pistola un immigrato senegalese). Servono a creare un terreno favorevole alla prosecuzione della mobilitazione reazionaria come dimostrato dalle dichiarazioni di Maroni che senza batter ciglio a seguito dei fatti di Nettuno ha sostenuto che contro gli immigrati ci vuole cattiveria.
Borghesia e Vaticano di fronte alla crisi del loro sistema ogni giorno di più soffiano sul fuoco della mobilitazione reazionaria per impedire che avanzi il movimento di resistenza popolare e si sviluppi la rinascita di un nuovo e forte movimento comunista che li spazzi definitivamente via.
A questo fine non esitano i politicanti al loro servizio ad aizzare gli istinti più arretrati e bassi delle masse popolari, il razzismo e l'odio per il diverso in genere: hanno bisogno di bersagli contro cui direzionare il malcontento delle masse popolari, di una mobilitazione reazionaria da contrapporre alla mobilitazione rivoluzionaria per il superamento del capitalismo in putrefazione e la costruzione di un nuovo mondo possibile e necessario, il socialismo.
L'immediata mobilitazione con cui gli immigrati e la base rossa della città di Nettuno hanno risposto a questo episodio di violenza razzista e fascista è un esempio da seguire e generalizzare. Al clima reazionario che la banda Berlusconi sta innescando nel paese bisogna rispondere con la lotta e la mobilitazione antifascista e antirazzista, ai tentativi di scatenare una "guerra tra poveri" bisogna rispondere promuovendo l'unità di classe tra proletari italiani e immigrati contro il comune nemico sfruttatore ed aguzzino: la classe di parassiti, finanzieri, mafiosi e tonache vaticane responsabile del marasma attuale.
Lottiamo senza tregua contro fascismo e razzismo, saldiamo la lotta contro questo cancro delle masse popolari alla lotta per cacciare la banda Berlusconi e per far pagare a padroni, banchieri e Vaticano il prezzo della loro crisi, per un Governo di Blocco Popolare che poggi sulle organizzazioni popolari ed operaie e che applichi le 5 misure per far fronte alla crisi:
1- assegnare a ogni azienda compiti produttivi utili e adatti alla sua natura secondo un piano (nessuna azienda deve essere chiusa)
2- distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi;
3- assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli in cambio le condizioni necessarie per una vita dignitosa e la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato);
4- avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva;
5- stabilire relazioni di collaborazione o di scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con il governo di BP.
ESTIRPIAMO IL CANCRO: LOTTA SENZA TREGUA CONTRO FASCISMO E RAZZISMO!
LA CRISI LA PAGHINO I RESPONSABILI: CACCIAMO LA BANDA BERLUSCONI, COSTRURIAMO UN GOVERNO DI BLOCCO POPOLARE!