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elaborare progetti rivolti a giovani
Cooperative e associazioni insieme per i giovani: un nuovo stile di collaborazione per la città di Lucca
Nel corso del 2008 è stato sviluppato grazie al Centro Nazionale per il Volontariato il progetto "L'Integrale", conclusosi con un convegno nel giugno scorso.
Il progetto ha previsto, tra l'altro, una prima ricerca esplorativa sui bisogni dei giovani (15-24 anni) lucchesi, dal quale emerge un bisogno consolidato e non soddisfatto di aggregazione. Tale bisogno sembra associato ad un interesse dei giovani - non adeguatamente sostenuto - a partecipare direttamente alla costruzione di un progetto di aggregazione giovanile per il territorio.
I risultati del progetto, che già aveva visto la partecipazione attiva, attraverso dei focus group, di molte compagini del terzo settore locale, hanno stimolato alcuni di questi soggetti, fin dalla scorsa estate, a sviluppare ulteriormente quelle riflessioni, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro molto variegato che ha condiviso, fin dall'inizio, alcuni aspetti: l'obiettivo di lavorare per proporre alla città un progetto integrato di aggregazione giovanile e il metodo della collaborazione, pur nella diversità, paritaria e multidisciplinare.
Si tratta di un gruppo di cooperative sociali, Giovani e Comunità, Odissea, Zefiro, L'Impronta, del Consorzio So&Co, del Centro Nazionale per il volontariato, delle associazioni di volontariato Ce.I.S. E Kaboom e dell'associazione di promozione sociale Tucam.
Queste realtà recano già in sé un bagaglio di esperienze in un'ampia gamma di settori, dalle attività con i giovani e gli adolescenti, all'intervento sui temi delle dipendenze, dai progetti con i giovani migranti, alla gestione di centri di accoglienza per minori, dai progetti di ricerca/azione, a progetti innovativi come i tutors giovani.
Alcune di esse sono anche "giovani", sia come storia, sia come età anagrafica delle persone che attualmente le amministrano.
Infine, e ci sembra il valore aggiunto più importante, hanno deciso di lavorare con un metodo condiviso di studio e di progettazione in una realtà, come quella di Lucca, nella quale, spesso, anche il privato sociale rimane chiuso ad osservare e a conservare il proprio "orticello" piuttosto che allargare il proprio orizzonte e collaborare con le altre realtà, spesso simili.
Questo metodo di lavoro ha già raggiunto un primo risultato attraverso la progettazione di una manifestazione di interesse all'interno del Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile Lucca Dentro- PIUSS, il progetto "Giovani Manufattori", che prevede la realizzazione di un polo aggregativo giovanile negli spazi della ex Manifattura Tabacchi e che è stato dichiarato ammissibile in occasione dell'ultima conferenza di concertazione.
Il prossimo passo concreto sarà l'elaborazione del progetto relativo al Foro Boario, già deliberato nel luglio scorso dall'amministrazione comunale, e per il quale si attende di conoscere i termini del bando di partecipazione.
Riteniamo infatti che l'esperienza e la rappresentatività del gruppo di lavoro siano in grado di poter elaborare un progetto idoneo alla gestione degli spazi del Foro Boario e di sviluppare percorsi rivolti ai giovani lucchesi.
Ci sembra infine che i tempi siano finalmente maturi per dare risposta all'interesse dei ragazzi nostri concittadini alla costruzione di un progetto di aggregazione giovanile per il territorio, e aspettiamo adesso che i soggetti istituzionali operino in questa direzione.