[Forumlucca] Piattaforma manifestazione no vat 2009

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Auteur: aunchb@tin.it
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À: forumlucca, francepinti, lenticchia7, giorgio.s4, ecgfuser, l.maluvi, manuel.musetti, straussmarco, mau.mel, dicesaremirko, patti.sirya, kayokos, milvareck, stebbo76, stefanocitti, studentilucca, ferri60
Sujet: [Forumlucca] Piattaforma manifestazione no vat 2009
A ottant´anni dai Patti lateranensi tra Pio XI e Mussolini (11 febbraio
1929), in piena crisi del sistema neoliberista permangono
le connivenze
tra stato autoritario e Vaticano, vero cuore del Concordato. Decenni di
sdoganamento istituzionale del
fascismo trovano rispondenza nel
revisionismo di Ratzinger su Pio XI e Pio XII, complici del fascismo,
del nazismo e della
deportazione ed eliminazione di donne e uomini
considerati “diversi”.
Stipulati per la difesa dei reciproci privilegi,
i Patti lateranensi e la loro versione aggiornata nel Concordato
dell´84 sono
potenti strumenti di controllo. In loro nome la religione
cattolica e i suoi simboli continuano ad imperversare, alimentando
la
logica dello “scontro di civiltà” e un clima in cui autodeterminazione,
laicità, ateismo e libertà di pensiero sono stigmatizzati
e spesso
puniti come atti di terrorismo culturale.
La manifestazione NO VAT -
rivendicando autodeterminazione, laicità, antifascismo, liberazione e
cittadinanza - ha l´obiettivo
di denunciare il progetto di egemonia del
Vaticano e la sua funzionalità ad un sistema sessista, fascista e
razzista, nonché
il suo ruolo nella gestione delle crisi del sistema
neoliberista.
Come in un gioco delle parti, in tempi di crisi economica
a un welfare differenziale e ridotto all´osso e alla progressiva
distruzione
di uno stato sociale che, almeno sulla carta, offriva
garanzie a tutte e tutti, la chiesa fa eco con “soluzioni” caritatevoli
discriminatorie e familiste.
Intanto i tagli all´istruzione e alla
sanità pubblica continuano a garantire un incessante flusso di denaro
nelle casse di scuole
e università confessionali, di cliniche e
ospedali cattolici.
La distruzione della scuola pubblica, denunciata
dall’“onda studentesca” dell´autunno 2008, ha non solo la finalità di
indirizzare
altrove le risorse, ma anche quella - ben più grave nei
tempi lunghi - di sottrarre alle nuove generazioni gli strumenti
di
conoscenza, di crescita del senso critico e di conseguente lettura dei
meccanismi di potere.
In Italia le associazioni cattoliche ingrassano
il portafogli tra interventi sociali e gestione diretta di alcuni CIE -
Centri di
identificazione ed espulsione - e CARA - Centri d´accoglienza
dei richiedenti asilo. Così facendo avallano la gestione securitaria
del fenomeno dell´immigrazione e controllano un esercito di riserva di
lavoratori e lavoratrici provenienti da altri
paesi. E intanto si
accaparrano la gestione delle emergenze internazionali per moltiplicare
il business: aids, campi profughi,
aiuti umanitari.
Sul piano
ideologico, le gerarchie vaticane difendono e rafforzano la
subordinazione patriarcale di un sesso all´altro, facendo
guerra al
concetto di gender che decostruisce la “naturalità” dei ruoli tra donne
e uomini e portando questa guerra ideologica
nell´ambito della loro
costante intromissione nelle politiche degli organismi nazionali e
internazionali (ONU, Unione
Europea).
Il papato dell´integralista
Ratzinger, attraverso il controllo sulla nascita e sulla morte pretende
di gestire e ridisciplinare i
corpi e le forme di vita; gli anatemi
vaticani contro ogni istanza di autodeterminazione vanno di pari passo
al moltiplicarsi
di ordinanze e divieti di sindaci-sceriffi. La
famigliola da pubblicità televisiva è, così, imposta da stato e chiesa
come modello
unico di rispettabilità e chi non vi corrisponde diventa
indecoroso/a quando non addirittura pericoloso/a.
A ottant’anni dai
Patti lateranensi, stato e gerarchie vaticane mirano a neutralizzare il
conflitto sociale anche producendo
nuove marginalità da stigmatizzare e
nuovi “scarti” da criminalizzare col pretesto della “sicurezza”.
Sappiamo bene cosa si nasconda dietro queste campagne d´odio: la paura
di perdere i privilegi e il potere.
Ma la loro paura non vogliamo
pagarla noi!
Alziamo la testa. Diciamo con determinazione che non
abbiamo paura di far paura.
Denunciamo le connivenze tra stato e chiesa
nella gestione delle politiche securitarie, razziste, transfobiche,
lesbofobe, omofobe
e misogine e torniamo di nuovo in piazza il 14
febbraio 2009, con la manifestazione NO VAT per
· l´autodeterminazione
e la libertà di scelta responsabile in ogni fase della vita;
· l’
istruzione pubblica e laica e l’abolizione dell’ora di religione;
· un
sistema sanitario pubblico e laico;
· uno stato sociale che risponda
alle necessità reali dei diversi soggetti;
· i diritti e la piena
cittadinanza di lesbiche, trans, gay e migranti;
· l´eliminazione delle
leggi ideologiche dettate dal Vaticano e la cancellazione della legge
40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita;
· l’abolizione del
Concordato e dei privilegi derivanti (esenzione ICI, otto per
mille...).
Coordinamento Facciamo Breccia
www. facciamobreccia.org
adesioni@???
Manifestazione nazionale NO VAT 2009
autodeterminazione, laicità, antifascismo, liberazione, cittadinanza
Roma, 14 febbraio `09 - partenza da Piazza della Repubblica, ore 14.00